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La quantità di energia utilizzata dai data center nel mondo è sempre più oggetto di attenzione. Tuttavia, è possibile tagliare la spesa energetica in modo rapido e funzionale senza dover aumentare gli investimenti Di Massimo Ferrari – Vice President Sales Europe Honeywell Building Solutions La crescente dipendenza dai dati andrà ad intensificarsi man mano che emergeranno nuovi utilizzi e applicazioni per i “big data”. Il modo in cui viviamo e lavoriamo è sempre più influenzato dagli sviluppi in Industria 4.0 e Internet of Things (IoT): di conseguenza, la richiesta di data center è in forte espansione. Tuttavia, questa crescita esponenziale potrebbe trasformare i grandi data center in grandi consumatori di energia. Da soli, i data center consumano circa il 3%[1] delle scorte energetiche globali, percentuale che corrisponde a circa il 2% del totale delle emissioni di gas serra. In prospettiva, dunque, i data center hanno lo stesso impatto ambientare di tutto il settore aereo. Inoltre, le ultime analisi di mercato hanno messo in evidenza come il totale dell’energia consumata da tutti i data center del mondo sia destinato a triplicare nel prossimo decennio[2]. Il settore è sotto costante osservazione, vista la sua tendenza a portare i consumi nella direzione opposta all’impegno prevalente che tiene conto dei traguardi ambientali presenti negli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, negli accordi di Parigi sul clima e nel Codice di Condotta Europeo per i data center. Ovviamente, è comunque necessario osservare i consumi energetici dei data center per poter trovare il modo di ridurli in modo significativo. I proprietari dei data center e i facility manager devono quindi risolvere un problema molto complesso, ossia come andare incontro alla crescente domanda per i loro servizi diminuendo allo stesso tempo il consumo energetico. Ogni approccio che si pone di risolvere questo problema ha anche il vantaggio di provvedere alla riduzione delle spese generali, contribuendo al miglioramento delle performance del bilancio in un mercato sempre più votato al risparmio. La buona notizia è che molto di ciò che serve a frenare il consumo di energia o è già sul mercato o può essere implementato senza ricorrere a grandi sconvolgimenti o grossi investimenti. Tuttavia, una pianificazione attenta è sempre necessaria per assicurare i migliori risultati. L’audit energetico prima di tutto Le regole fondamentali per risparmiare energia sono molto semplici: dedicare tempo e fatica dove il guadagno è maggiore, il che implica verificare esattamente come viene utilizzata l’energia tramite audit – in poche parole, bisogna capire per cosa e dove si consuma energia. I risultati dell’audit possono essere utilizzati per creare un’ampia gamma di risorse utili, tra cui: Politiche energetiche aziendali; Responsabili della gestione energetica; Metodi per monitorare e dirigere le performance di medio e lungo periodo; Una lista accertata, quantificata e approvata di tutti i progetti per il risparmio energetico; Un sistema di reporting per mostrare lo status dei progetti; Un sistema di auditing per programmare le azioni e perseguire il miglioramento. Un buon primo passo è controllare la temperatura operativa dei condizionatori nelle sale computer. I facility manager più cauti solitamente impostano la temperatura intorno ai 20°, il che potrebbe sembrare semplice buonsenso. Tuttavia, la maggior parte delle attrezzature – specie se nuove – può tranquillamente operare ad alte temperature, per cui vale la pena ricontrollare le raccomandazioni dei produttori di apparecchiature originali, dato che anche un lieve aumento della temperatura ambiente riduce i costi di raffreddamento. L’aria condizionata dovrebbe anche essere impostata in maniera differente a seconda delle aree da raffreddare, invece di avere una temperatura uniforme in tutto l’edificio. Va anche ricordato che un uso attento delle impostazioni per i condotti può contribuire a raffreddare i punti più caldi senza incorrere in un aumento della spesa. La percezione dell’energia attraverso l’integrazione L’edificio gioca un ruolo molto importante nella gestione dell’energia, che non dovrebbe essere sottovalutato. È dunque consigliabile prendere delle semplici decisioni strutturali che possono aiutare a ridurre il consumo energetico. Per esempio, è utile apportare dei miglioramenti al sistema di ventilazione, alle unità di trattamento dell’aria, ai refrigeratori e alle finestre. Allo stesso modo, potenziare il sistema di illuminazione e impiegare dei semplici accorgimenti, come l’uso di lampadine a basso consumo, contribuisce a ridurre i consumi. Tuttavia, è più probabile che i risultati maggiori provengano dalla modernizzazione dei sistemi di controllo di gestione. Una migliore capacità di monitoraggio e controllo dei servizi dell’edificio permette ai facility manager di usare a proprio vantaggio le più recenti innovazioni nei comandi di illuminazione e riscaldamento. Soprattutto, un impianto data center completo di tutte le funzioni permette di ricevere in una singola centralina informazioni, comunicazioni e analisi dei dati di facile interpretazione, rendendo più affidabile l’automazione e controllo dell’edificio. Grazie ad avanzate capacità di monitoraggio, i sistemi di sicurezza e antincendio sono esaminati più facilmente, in modo da fornire un maggiore controllo delle attrezzature e da permettere di rispondere tempestivamente agli eventi e di proteggere totalmente l’integrità dei dati. In più, i data center più nuovi e moderni usano fonti energetiche rinnovabili, spesso autoprodotte. Raggiungere tale livello di sofisticazione potrebbe sembrare complesso, ma in tutta probabilità molti degli elementi fondamentali, come i sensori di temperatura, saranno già presenti. In questi casi è spesso possibile ammodernare le caratteristiche e le funzioni addizionali per creare un sistema di controllo di gestione ininterrotto senza dover spendere un capitale. È quindi consigliabile creare un audit per l’attrezzatura già presente, in modo da rendere gli aggiornamenti più veloci e facili. È tempo di guardare al futuro Con ogni probabilità, i sistemi di monitoraggio dei data center più datati diventeranno presto obsoleti – saranno in grado di fornire informazioni strutturali, come i dati sul consumo di energia, per permettere ai facility manager di prendere decisioni. Questo processo non solo è lento, ma è anche non efficiente. Tuttavia, i sistemi smart di ultima generazione possono essere aggiornati facilmente e programmati per prendere il controllo sulle decisioni ambientali in modo veloce e proattivo. Questo processo può contribuire a ridurre la spesa energetica e contemporaneamente a potenziare il funzionamento del sito. Tramite i nuovi sistemi è anche possibile l’accesso da remoto, che può essere particolarmente d’aiuto per i facility manager che sono responsabili di più siti o che lavorano fuori orario. Per migliorare l’efficienza energetica, però, non basta aggiornare hardware e sistemi; infatti, bisogna anche responsabilizzare i dipendenti. Formare lo staff e esortarlo a spegnere l’attrezzatura, i processi e i servizi inutilizzati può comportare una riduzione dei consumi. Bisogna anche programmare la manutenzione: una strumentazione adeguatamente controllata, come refrigeratori e pompe, generalmente necessita di minore energia quando funziona correttamente. Preparatevi alla crescita L’industria dei data center continuerà a crescere, ma non è chiaro come sarà in grado di rispondere al suo crescente impatto ambientale, e tuttavia sarà presto necessario prendere delle decisioni fondamentali. Per ottimizzare il processo decisionale, i facility manager dei data center possono scegliere di affiancarsi ad un partner tecnologico con comprovata esperienza nel supporto alle aziende per la riduzione dei consumi energetici. È altrettanto importante che il team sia in possesso della tecnologia e delle competenze necessarie per integrarsi continuamente nell’infrastruttura esistente. I nuovi centri, insieme a quelli ancora in fase di costruzione, saranno progettati per avere una maggiore efficienza energetica rispetto a quelli più vecchi. Ma questo non basta: il più piccolo cambiamento può fare una grande differenza e ogni piccolo centesimo di energia risparmiato oggi è un vantaggio per domani. Già solo i ritorni sull’investimento dovrebbero motivare i data center di tutto il mondo a puntare al risparmio energetico. La tutela dell’ambiente e la conformità agli obiettivi dell’energia pulita non sono nemiche della produttività, ma possono essere usate per incentivare l’efficienza e il profitto. E in un mercato altamente competitivo questa è certamente positivo. [1] https://data-economy.com/data-centres-world-will-consume-1-5-earths-power-2025/ [2] https://datacentrenews.eu/story/interview-vertiv-vp-says-data-centre-energy-usage-triple-next-decade/ Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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