Energia fotovoltaica sul tetto del mondo, una missione italiana

Cobat-Comitato Ev-K2-CNR insieme per sostituire batterie e pannelli fotovoltaici sull’Everest

Partirà oggi da Kathmandu, per concludersi il 14 ottobre, la missione “Cobat EvK2CNR – Top RecynclingMission” promossa da Cobat, Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, e dal Comitato Ev-K2-CNR, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, per sostituire le batterie e i moduli fotovoltaici che alimentano la “Piramide”, il Laboratorio Osservatorio Internazionale di ricerca del Comitato Ev-K2-CNR voluto dal prof. Ardito Desio e realizzato nel 1989 da aziende italiane.

In soli 18 giorni saranno  installati 120 moduli fotovoltaici nuovi, sviluppati su 66 metri quadrati, che forniranno 9 Kw di energia pulita alla Piramide e all’intero campo base. Da Kathmandu il team dovrà trasportare a piedi fino ai 5.050 metri della Piramide i materiali –  moduli fotovoltaici di Vipiemme Solar e gli accumulatori di Fiamm.

I moduli e gli accumulatori, che verranno sostituiti benché ancora funzionanti­ da modelli tecnologicamente più avanzati, saranno donati a due cooperative di Dinboche, nella Khumbu Valley. Nascerà così una “Community Solar Station” che fornirà di elettricità gli abitanti del paese.

Il laboratorio è un centro di ricerca scientifica d’alta quota dotato di avanzate attrezzature, del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico; è fornito di sistemi ecosostenibili per l’approvvigionamento di energia elettrica e lo smaltimento rifiuti, il riscaldamento, oltre che di sistemi per le
telecomunicazioni satellitari e internet.

Già nel 2002, Cobat recuperò oltre 3.500 kg di batterie al piombo esauste, a undici anni di distanza Agostino Da Polenza, presidente dell’Ev-K2-CNR, ha sottoposto al Consorzio l’ipotesi di una nuova collaborazione che prevedesse la sostituzione non solo delle batterie, ma anche dei pannelli fotovoltaici. “Abbiamo accolto la nuova sfida – spiega il presidente di Cobat, Giancarlo Morandi – con l’obiettivo di contribuire alla salvaguardia ambientale di questo paradiso naturale, simbolo di un ecosistema perfetto. La gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti e la tutela del territorio, peraltro, rappresentano due degli elementi cardine dell’azione del Consorzio e della sua rete”.

“Sono passati 25 anni – racconta Agostino Da Polenza – dalla decisione di alimentare con pannelli fotovoltaici il Laboratorio; nel tempo la  necessità di energia è cresciuta e con essa anche il numero di pannelli, la loro quantità e qualità, e solo ora la resa dei moduli fotovoltaici ci consiglia la loro sostituzione. I nuovi moduli garantiranno energia per un nuovo, lungo periodo, e al contempo ci consentiranno di dimostrare che il nostro Paese è all’avanguardia nel campo del rispetto dell’ambiente”.

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