In UE al 2030 dall’eolico il 30% della domanda di energia

L’eolico potrebbe soddisfare nel 2030 il 30% della domanda elettrica europea, garantendo investimenti e posti di lavoro. Italia indietro rispetto agli altri paesi

Potenzialità dell'eolico al 2030 in Europa

 

WindEurope, Associazione europea dell’eolico, ha pubblicato due report “Outlook to 2020” e Scenarios for 2030”, dedicati al settore eolico che mostrano le grandi potenzialità di crescita da qui al 2020 e al 2030 del settore nel Vecchio continente.

Da qui al 2020 a livello europeo ci sarà una forte crescita dell’eolico, con una media di 12,6 GW installati ogni anno, per un totale di più di 50 nuovi GW, che porteranno la capacità cumulata a 204 GW. L’eolico potrebbe soddisfare nel 2020 il 16,5% della domanda elettrica europea diventando la prima fonte rinnovabile.

Il documento dedicato alle previsioni di crescita al 2030, descrive tre possibili scenari.

Scenari possibili di crescita dell'eolico entro il 2030 in europa

Secondo lo scenario centrale entro il 2030 potrebbero essere installati 323 GW di capacità eolica cumulata,253 GW onshore e 70 GW offshore, garantendo la produzione di 888 TWh di elettricità, pari al 30% della domanda di energia dell’Unione. Ciò equivarrebbe a più del doppio della capacità installata alla fine del 2016 (160GW). L’ industria eolica potrebbe investire 239 miliardi di euro, assicurando occupazione a 569.000 persone. Con conseguenze positive sull’ambiente in termini di diminuzione della CO2 e di importazione di combustibili fossili.

Lo scenario più ottimistico presuppone condizioni di mercato e politiche favorevoli, tra cui il raggiungimento di un obiettivo del 35% di energie rinnovabili nell’UE. In questo caso sarebbero installati nell’UE entro il 2030 397 GW di energia eolica, 298,5 GW onshore e 99 GW offshore. Ciò significa  un aumento del 23% rispetto allo scenario centrale e di due volte e mezzo rispetto a quanto installato attualmente.

Nello scenario più basso vi sarebbero 256,4 GW di capacità eolica nel 2030, 207 GW onshore e 49 GW offshore, che coprirebbero il 21,6% della domanda di energia dell’UE nel 2030, ovvero una capacità inferiore del 20% rispetto allo scenario centrale.

L’Anev, l’Associazione Nazionale energia dal vento, commentando i dati sottolinea che l’Italia, rispetto alla media europea è molto indietro, secondo lo studio infatti nel nostro paese non verranno istallati più di 1,6 GW al 2020. WindEurope in particolareassegna all’Italia un “policy outlook” al 2020 negativo, a causa del ritardo nell’adozione della SEN e del Decreto per le nuove aste.

L’ANEV da tempo denuncia i ritardi normativi che hanno penalizzato l’industria eolica nazionale, aumentando le inefficienze dovute all’incertezza e alla mancata programmazione. Tali vuoti normativi contribuiscono al mancato raggiungimento degli obiettivi che il Paese si è posto, sia al 2020 che al 2030.

L’Associazione chiede una veloce emanazione del DM che definisce contingenti e procedure di aggiudicazione per le nuove aste, che il settore attende ormai dalla fine del 2016.

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