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Pubblicato dal GSE il Rapporto “Energia nel settore dei trasporti” che fotografa i consumi energetici del settore, i cambiamenti avvenuti dal 2005, i dati sui biocarburanti immessi in consumo in Italia e la percentuale di energia rinnovabile nel settore dei trasporti: nel 2017 si è attestata al 6,5%, entro il 2020 dobbiamo arrivare al 10%. I trasporti nel 2017 hanno inciso su poco meno di un terzo dei consumi energetici complessivi del Paese Il GSE ha pubblicato la terza edizione del “Rapporto Energia nel settore dei trasporti – 2018” che presenta i consumi finali di energia nel settore, basati sui bilanci Eurostat aggiornati al 2017, considerando la quota di consumi provenienti da fonti rinnovabili, anche in confronto agli altri paesi dell’Unione. Nel 2017 il totale dei consumi energetici nel settore Trasporti nel nostro Paese è stata di circa 38 Mtep, in calo di 1,2 Mtep rispetto al 2016, si tratta del dato più basso degli ultimi 12 anni. In realtà, si legge nel documento del GSE, nel periodo di riferimento, 2005-2017, è sensibilmente diminuito il solo consumo di prodotti petroliferi (-8,6 Mtep, per una variazione pari a -20%), in particolare il diesel/gasolio registra un calo del -12%, le benzine del -48%; viceversa tutte le altre fonti, nel periodo 2005-2017, mostrano segno +: il consumo di GPL – Gas petrolio liquefatto segna un +62% e il gas naturale + 180%. Si segnala soprattutto la crescita dei biocarburanti, grazie anche alla presenza di meccanismi pubblici di sostegno, pari a un +501%. Nel 2017 i biocarburanti – biodiesel e benzine bio – hanno rappresentato il 3,7% dei consumi complessivi di benzine e gasolio fossili. Nel 2017 i trasporti hanno inciso per un valore pari al 32,9% sui consumi energetici nazionali, poco meno di un terzo. Nel periodo 2005-2017 la diminuzione tendenziale dei consumi finali complessivi di energia dell’intera economia è stata del -16%, quella dei trasporti del -15%. In Italia l’incidenza dei trasporti sui consumi energetici complessivi è più alta che in Germania ma inferiore a quella di Francia, Regno Unito e Spagna. Nel 2017 i prodotti petroliferi hanno pesato per circa il 92% sul totale dei consumi per le varie modalità di trasporto; si fa principalmente riferimento al diesel (60% dei prodotti petroliferi, 55% dei consumi energetici totali nei trasporti). Significativo è anche il contributo del carburante per aviazione (cherosene), circa l’11%. FER nei trasporti Le fonti rinnovabili nel 2017 hanno contato per il 3,7% – più o meno come l’anno precedente al 3,5% – (2,8% i biocarburanti, 0,9% elettricità da FER); il gas naturale per il 2,8% e l’energia elettrica prodotta da fonti fossili per l’1,7%. I consumi energetici nei trasporti dopo gli anni di crisi economica che ne hanno bloccato la crescita, sono ora attestati ai livelli del 1995. Il trasporto su strada fa sempre la parte del leone, con l’83,4% dei consumi; nel periodo di riferimento calano i consumi del solo reparto ferroviario, mentre è aumentato il peso relativo sia dei trasporti aerei sia della navigazione interna. Per quanto riguarda le fonti rinnovabili, la direttiva Direttiva 2009/28 del Parlamento europeo e del Consiglio sulla promozione dell’uso delle fonti rinnovabili di energia ha assegnato all’Italia l’obiettivo vincolante di raggiungere entro il 2020 una quota dei consumi finali lordi di energia nel settore Trasporti coperta da FER almeno pari al 10%. Una successiva Direttiva 2015/1513 del Parlamento europeo e del Consiglio – direttiva ILUC -ha definito norme precise sulla qualità dei carburanti e nuove classificazioni dei biocarburanti che prevedono per esempio che, ai fini del raggiungimento del target, si debbano considerare i i soli biocarburanti sostenibili, che “garantiscono risparmi di emissioni di gas a effetto serra generate dall’intera catena di produzione, crescenti nel tempo, rispetto ai carburanti di origine fossile”. La direttiva inoltre sostiene lo sviluppo di biocarburanti prodotti a partire da rifiuti, residui, materie cellulosiche di origine non alimentare e materie ligno-cellulosiche. Come si vede nel grafico nel 2017 il dato relativo ai consumi di FER nel settore Trasporti (circa 2 Mtep) è in calo rispetto ai due anni precedenti, e più basso del dato di 2,8 Mtep previsto dal PAN. Nel 2017 la percentuale dei Consumi finali lordi complessivi di energia nel settore Trasporti coperta da FER è pari al 6,5%, inferiore di circa 1,5 punti percentuali rispetto alla traiettoria prevista dal PAN, ipotizzata senza considerare le successive modifiche introdotte dalla ILUC, e di circa 1 punto percentuale rispetto al 2016, a causa soprattutto, si legge nel Rapporto del GSE “di un disallineamento tra il sistema nazionale di obbligo di miscelazione di biocarburanti, che per il 2017 ammette il riconoscimento di particolari premialità (double counting) a biocarburanti prodotti da residui quali gli acidi grassi provenienti dalla raffinazione degli oli vegetali, e la normativa europea (Direttiva 2015/1513 – cosiddetta ILUC), che per il medesimo anno non permette il riconoscimento della premialità a tali biocarburanti”. L‘Italia, rispetto agli altri paesi europei, con il 6,5% di quota FER, è al 16° posto. La Svezia in testa con il 38,6%. A dicembre 2018 è stata inoltre pubblicata la nuova direttiva europea (RED II) che definisce i target europei al 2030 sulle fonti rinnovabili e per il settore dei trasporti ha fissato un obiettivo minimo al 2030 di consumi coperti da fonti rinnovabili pari al 14%, che in realtà, si legge nel Rapporto del GSE, “è in capo ai fornitori di prodotti energetici al settore dei trasporti e non appare pertanto esattamente da intendersi come un obiettivo nazionale; e inoltre non è confrontabile con il target del 10% fissato per il 2020, in quanto dovrà essere calcolato con criteri”. L’Italia ha presentato a gennaio 2019 il documento programmatico Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) per il periodo 2021-2030 che si sviluppa su 5 linee di intervento per avviare il nostro paese verso la decarbonizzazione. La Commissione Europea ha però chiesto, a noi come ad altri paesi, una maggiore ambizione per raggiungere i target climatici al 2030. Per quanto riguarda i consumi di energia nel settore dei trasporti, il PNIEC fissa una quota rinnovabile obbligatoria pari al 21,6% al 2030. Il capitolo conclusivo del Rapporto è dedicato a presentare i dati aggiornati sui biocarburanti immessi in consumo in Italia nel 2018, con approfondimenti sulle materie prime utilizzate e sui principali Paesi di produzione. Lo scorso anno in Italia sono stati consumati poco più di 1,4 milioni di tonnellate di biocarburanti, quasi esclusivamente sostenibili (99,9%). Per il 97% si tratta di biodisel. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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