Hong Kong ospiterà Aero Hive, il grattacielo che respira

Lo studio di architettura Midori Architects ha vinto il premio Skyhive Skyscraper Challenge con il progetto futuristico Aero Hive. Due grattacieli progettati per adattarsi alle sfide del clima locale e ridurre la CO2 nell’aria.

a cura di Tommaso Tautonico

I due grattacieli di Aero Hive che riducono la CO2

Aero Hive è l’innovativo progetto che reinterpreta i grattacieli verdi. Due torri avvolgenti, giardini pensili ed una struttura porosa che facilita la ventilazione naturale degli spazi interni.

Aero Hive mira a sfidare la convinzione comune secondo cui gli alti edifici contemporanei non possano essere ventilati naturalmente. Il nostro progetto dimostra che è possibile realizzare un grattacielo diverso dai canoni comuni. Un modello di sostenibilità unico nel suo genere”. Sono le parole dell’architetto Suraksha Acharya dello studio Midori Architects, vincitori della competizione Skyhive Skyscraper Challenge. Due grattacieli dal design accattivante destinati a cambiare il modo di pensare quando si tratta di grattacieli verdi.

Aero Hive, il grattacielo che respira

Peculiarità dei due grattacieli è la capacità di “respirare” grazie ai numerosi giardini pensili contenuti all’interno e sui tetti. Questi spazi si comportano come veri e propri polmoni, assumendo ossigeno e rimuovendo anidride carbonica, contribuendo a migliorare il clima locale.

I giardini pensili sopra i grattacieli di Hong Kong Aero Hive

Le forme sinuose delle due torri non sono casuali, l’orientamento dell’edificio, la sua posizione e le variazioni di piano sono stati progettati per auto-ombreggiarsi, il che significa che gli angoli degli edifici sono allineati in modo preciso per consentire loro di ombreggiare l’un l’altro nei diversi momenti della giornata.

Un processo algoritmico in fase di progettazione ha permesso la creazione di una serie differenziata di piastre da pavimento esagonali, che variano in modo scalare in base a criteri ambientali, logiche strutturali e parametri estetici.

Ad Hong Kong verrà realizzato un grattacielo in grado di diminuir le emissioni di C02

Inoltre l’edificio è stato ottimizzato in modo tale che la luce del sole sia attentamente controllata, evitando il calore solare diretto. Ogni atrio su ciascun piano, contiene spazi per uffici green. Le aree verdi non sono solo ricreative, ma proteggono dai forti venti che contraddistinguono la zona. Le finestre con doppi vetri che compongono il rivestimento sono ottimizzate per portare la luce naturale diffusa all’interno, limitando la radiazione solare diretta. Inoltre, il rivestimento poroso che ricopre l’intera struttura consente una circolazione dell’aria ottimale in tutti gli spazi.

Completano il progetto due tetti a campana in cima alle due torri, dove verranno realizzati due giardini pubblici aperti al pubblico. La scelta di ricorrere a così tanto verde è duplice: da un lato, preserva lo spazio verde della città e dall’altro minimizza l’effetto “isola di calore urbana“, comune nel clima tropicale di Hong Kong. I rigogliosi giardini pensili creano un habitat naturale per l’avifauna locale, oltre a filtrare gli inquinanti della metropoli.

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