Il fotovoltaico e la rete elettrica: come soddisfare gli obiettivi del 2020

Milano ha ospitato nei giorni scorsi il convegno “Il fotovoltaico e la rete elettrica: prospettive per l’industria e soluzioni per il mercato” organizzato dal GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane) aderente a Confindustria ANIE.
A fare gli onori di casa il Presidente dell’Associazione Energia di Confindustria ANIE Claudio Andrea Gemme ha ricordato il decisivo contributo che il fotovoltaico potrà fornire per perseguire l’obiettivo comunitario posto al 2020, ovvero il raggiungimento di una quota di produzione di energia da fonti rinnovabili nel Paese pari al 17%.
Per Claudio Andrea Gemme – Presidente dell’Associazione Energia di ANIE – “il 2011 rappresenterà un anno molto importante per l’industria fotovoltaica italiana. Il nuovo sistema di incentivazione (in fase di approvazione) dovrà rispecchiare i reali andamenti dei prezzi dei componenti e dei sistemi. Allo stesso tempo le molte aziende italiane che si sono affacciate in questo settore dovranno iniziare ad adottare modelli di business flessibili in modo tale da poter far fronte al consolidamento del mercato ed essere nelle condizioni ottimali per guardare oltre i confini nazionali”.
L’industria fotovoltaica è uno dei pochi comparti dell’industria italiana che ha mantenuto un tasso di crescita sostenuto anche durante la recente crisi economica. Se circa il 78% della quota di potenza fotovoltaica installata nel 2009 nel Mondo proviene dall’Unione Europea, in questo quadro globale l’Italia gioca un ruolo da protagonista e con 1.142 MWp di potenza installata cumulata a fine 2009 si colloca al 5° posto nella graduatoria mondiale. Guardando alla nuova potenza installata in corso d’anno l’Italia è salita dal 4° posto del 2008, con 338 MWp, al 2° posto a livello mondiale nel 2009, con 720 MWp. Il parco impianti è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente e la loro produzione di energia elettrica addirittura triplicata.
“Per quanto attiene il potenziale futuro sviluppo del mercato tutte le prospettive sono ovviamente subordinate all’attesa emanazione del Nuovo Conto Energia – ha spiegato Gert Gremes Presidente GIFI/ANIE – che dovrà definire le nuove regole per l’incentivazione dell’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici. Qualora esso soddisfi le attese degli operatori, introducendo tariffe adeguate all’evoluzione dei prezzi di mercato ed orizzonti temporali estesi, ma soprattutto nel caso venisse eliminato il limite alla potenza incentivabile, il mercato potrebbe aprirsi ad una crescita esponenziale: 15 GWp installati al 2020, ovvero oltre 12 volte la quota raggiunta oggi”.
L’adozione di un corretto regime tariffario avrebbe poi importanti ricadute anche in altri campi; mantenendo un adeguato sostegno al fotovoltaico si garantirebbe la creazione, lungo tutta la filiera, di almeno 90.000 posti di lavoro da qui al 2020. L’incentivazione, inoltre, assicurerebbe entrate nelle casse dello Stato per 521 milioni di € come IVA sugli investimenti dell’industria, da sommare ai 156 milioni di € risparmiati per le emissioni nocive di CO2 evitate, e 1,28 miliardi di € di riduzione delle importazioni energetiche. Lo studio dimostra altresì come l’aumento della quota di elettricità fotovoltaica porterà forti benefici al Sistema Italia garantendo, sempre in prospettiva 2020, la copertura del 5% del fabbisogno elettrico nazionale.
Il fotovoltaico e la sfida tecnologica delle reti intelligenti: le Smart Grid.
L’attenzione degli operatori e del Governo andrebbe focalizzata sul fatto che lo sviluppo della generazione elettrica da fonti rinnovabili, in particolare quella fotovoltaica, non potrà fornire il proprio contributo fintanto che non si attuerà una corretta integrazione di questi impianti nelle reti di trasmissione e distribuzione. Tale integrazione potrà avvenire con la trasformazione delle reti esistenti in apparati ‘intelligenti’, in grado di accogliere l’energia non programmabile e conciliare i sistemi tradizionali di generazione centralizzati con quelli distribuiti, tipici delle fonti rinnovabili.
Importanti investimenti sulla rete sono stati effettati dal 2005 in particolare nel campo delle energie rinnovabili (collegando in rete una potenza pari a 4.601 MW). Una delle più grandi criticità resta il fatto che lo sviluppo di tali fonti, nel caso specifico del solare fotovoltaico, stia avvenendo in Italia prevalentemente in aree già congestionate e con rete di raccolta più debole: al 31 marzo 2010 infatti oltre la metà delle richieste di connessione alla rete valide per impianti di generazioni solari, sia come numero di richieste (55%) che come potenza totale (57%) è giunta dalla Puglia.
Ma come la pensano gli italiani sull’energia solare?
GIFI/ANIE ha commissionato un sondaggio d’opinione all’Istituto di Ricerca ISPO per conoscere il punto di vista degli italiani in merito all’energia solare. La ricerca, presentata dal Presidente ISPO Renato Mannheimer, era volta a verificare il livello di conoscenza e l’apprezzamento relativo all’utilizzo e alla diffusione dei pannelli solari e dell’energia solare presso la popolazione italiana.
Dal sondaggio emerge che ben l’89% degli italiani è consapevole che l’energia solare rispetta l’ambiente e per l’86% il fotovoltaico è un sistema di produzione d’energia molto efficiente. Il 79% reputa i costi di installazione dei pannelli fotovoltaici ancora troppo gravosi per i singoli individui mentre l’85% ha paura di perdere eventuali incentivi qualora si verificassero delle modifiche normative.
Più dei tre quarti del campione ritiene che gli incentivi costituiscano un segnale comunque positivo fornito dal Governo. Il 70% degli italiani è a conoscenza del piano di incentivi erogati dallo Stato per lo sviluppo di politiche ambientali sostenibili. Inoltre per il 78% degli intervistati gli incentivi per l’energia solare sono un’importante azione per lo sviluppo del Paese. La conoscenza di “Conto Energia” è più forte tra gli uomini, i 45-54enni, i laureati e i residenti nel centro e nel nord est. Per 4 italiani su 5 la presenza di incentivi è rilevante nella decisione di installare dei pannelli fotovoltaici; infatti l’80% ritiene che se sparissero gli incentivi sarebbero molto meno interessati a dotarsene.
Agli italiani (72%) i pannelli fotovoltaici piacciono anche esteticamente e a loro avviso non deturpano il paesaggio. Per l’88% degli intervistati la facilità nell’espletare le pratiche burocratiche rappresenta un elemento cruciale per l’installazione di pannelli fotovoltaici perciò è indispensabile che le pratiche burocratiche per fruire degli incentivi siano molto semplici e snelle, pena la perdita di interesse da parte del consumatore.

Per ulteriori informazioni https://www.gifi-fv.it/

Atti del convegno Il fotovoltaico e la rete elettrica: prospettive per l’industria e soluzioni per il mercato
Le prospettive nazionali con il Nuovo Conto Energia – Gert Gremes – Presidente GIFI/ANIE
Benefici economici sociali ambientali del FV in Italia – Arturo Lorenzoni – IEFE Bocconi
Evoluzione della rete elettrica per la diffusione della generazione distribuita – Massimo Delfanti – Politecnico Milano
Tecnologie e sistemi per le reti intelligenti – Giuliano Monizza – Vice Presidente T&D Europe
La Nuova Rete di Distribuzione – Riccardo Lama – Enel Distribuzione Spa
Gli italiani e l’energia solare – Renato Mannheimer – Presidente ISPO Ricerche
Enrico Carlini – Terna Spa

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