Il Triveneto verde

Quaranta eccellenze raccontate, spiegate, messe in rete e, in alcuni casi, visitabili, nel corso di GREENordEsT Week: dalla stalla che produce biogas bastevole a fornire energia elettrica a duemila famiglie, allo sfruttamento dei piccoli corsi d'acqua dei consorzi di bonifica con mini impianti idroelettrici; dall’interporto di Padova, sui cui tetti si sta installando il più grande impianto fotovoltaico del mondo su copertura, all’ “abito ecologico” del Parco scientifico di Trieste; dal teleriscaldamento, che a Riva del Garda sfrutta il calore emesso da aziende energivore, al territorio montano di Primiero e Vanoi, che si appresta a diventare “Oil free zone”; dalla sostenibilità dei rifugi alpini ai laboratori sull’idrogeno di Marghera.
Tutto ciò è possibile, anche se difficile a causa di tempi burocratici lunghi. Sono mediamente necessari 1.500 giorni per ottenere le debite autorizzazioni per gli impianti di energie rinnovabili. Attese che sfiduciano anche le più determinate aziende italiane (in particolare, del Nordest) con forti convinzioni verdi. Il dato è emerso ieri, nel corso della presentazione di GREENordEsT Week, tenutasi a Mestre: iniziativa che fa parte degli eventi triveneti della Settimana Europea dell’energia sostenibile (Eusew 2010, la maggiore iniziativa di informazione della Comunità Europea sulle fonti alternative di energia), dal 19 al 26 marzo 2010.

Nel corso della presentazione è emerso un appello a chi guiderà il Veneto dopo il 28 marzo perché si superi il gap fra politica ed economia nel campo delle rinnovabili: “La regione, ad esempio – spiega Arturo Lorenzoni, docente di Economia delle Fonti di Energia all’Università di Padova e fra gli ispiratori di GREENordEsT Week – rappresenta l'area di elezione del fotovoltaico nazionale. Complessivamente è veneta oltre il 60% della produzione nazionale di celle e quasi il 50% dei moduli, con una concentrazione industriale di grande significato”. A fronte di questo però, il Veneto, al contrario di quanto avviene in Trentino, è sotto la media nazionale per potenza fotovoltaica installata.

“Il Nordest italiano punta a diventare un’area metropolitana green e comincia a unire i tasselli di un sistema industriale nuovo, meno energivoro e in linea con un sistema residenziale e di consumo più sostenibile, meno congestionato e dipendente da gas e petrolio – spiega per gli organizzatori di GREENordEsT Week Paolo Gurisatti, presidente di Habitech -. Il modello è la rete di comunità sostenibili e sicure: autonome dal punto di vista energetico, capaci di integrare l’identità produttiva con uno stile di residenza di alta qualità”.

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Tema Tecnico

Idroelettrico, Solare fotovoltaico

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