La sostenibilità deve fare rete

Che cosa significa smart, cosa sono gli smart building e quali aspetti coinvolge il futuro smart? E’ partita da qui la terza edizione di KlimahouseCamp, momento di confronto e dibattito di alto livello tra importanti attori del mondo accademico, culturale e politico. In attesa di Klimahouse 2019 che si preannuncia ricca di interessanti novità

 

a cura di Raffaella Capritti

 

Klimahouse Camp, la sostenibilità deve fare rete

 

Come già accaduto nelle due precedenti edizioni, KlimahouseCamp evento promosso da Fiera Bolzano, che si è svolto a Milano lo scorso 10 ottobre, ha offerto a una vasta platea di professionisti e imprese, un’occasione di confronto e approfondimento sui temi della riqualificazione del patrimonio edilizio, green technology, innovazione e digitalizzazione, a partire dal concetto di “smart” e mettendo a confronto due città così diverse ma ugualmente impegnate nella sostenibilità e innovazione, quali Milano e Bolzano

 

Ha aperto i lavori Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano, che ha sottolineato che smart sarà la parola chiave dell’edizione 2019 di Klimahouse, declinata sul triplice focus degli Smart Materials, Smart Building, Smart Cities. L’obiettivo è quello  di mettere in rete tutti gli attori nel contesto del risanamento e dell’efficienza energetica, per trovare insieme le soluzioni migliori: dalle università agli architetti, dalla ricerca alle aziende, fino ai committenti. Proprio per questo Klimahouse sarà quest’anno molto focalizzata sull’innovazione, attraverso anche una riqualificazione dello spazio. Sarà potenziata, probabilmente addirittura triplicata, l’area dedicata alle start up che ha suscitato molto interesse gli scorsi anni. Sarà inoltre rifatta una zona della fiera e verrà realizzato uno spazio di coworking, in cui ospiti ed espositori potranno organizzare momenti di incontro e di confronto.

 

Thomas Mur – Direttore Fiera Bolzano; Maria Chiara Voci – contributor Il Sole 24 Ore

Thomas Mur – Direttore Fiera Bolzano intervistato da Maria Chiara Voci – contributor Il Sole 24 Ore

I lavori sono poi proseguiti in 3 differenti moduli che hanno di volta in volta ospitato interventi di protagonisti a livello politico e universitario, che hanno offerto interessanti spunti al dibattito, a partire ancora una volta dalla parola smart.

Milano – Bolzano a confronto 

Nel 1° modulo “Quanto sono smart le città italiane”, si sono confrontati Marco Granelli, Assessore a Mobilità e Ambiente del Comune di Milano, Claudio Corrararati – Vicepresidente Fiera Bolzano e Presidente CNA Trentino Alto Adige, Niccolò Aste, Professore ordinario del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito – Politecnico di Milano e Ulrich Santa, Direttore Agenzia CasaClima. 

 

L’Assessore Granelli ha con orgoglio sottolineato che Milano è oggi la città smart per eccellenza, per portare avanti un reale processo di riqualificazione efficiente, è necessario attuare percorsi che incentivino l’innovazione con precise regole. Nel capoluogo meneghino sono stati attuati percorsi pilota, che devono rappresentare una base su cui mettere in campo interventi su larga scala. L’assessore ha ricordato il progetto smart city nella zona di Porta Romana, che ha previsto la ristrutturazione di alcuni condomini privati, con il coinvolgimento degl inquilini. E’ emerso dunque ancora una volta che negli interventi di retrofit ci voglia la partecipazione di tutti gli attori e una maggior consapevolezza dei cittadini sulle opportunità concesse a livello normativo, dal conto termico alle detrazioni, anche se i Comuni devono motivare i cittadini e facilitare le opportunità di intervento, per esempio con contributi ad hoc. A Milano per esempio il Comune ha approvato un bando di contributi a fondo perso da 1 milione e mezzo di euro, che ha permesso a 80 condomini di realizzare proprio in questo periodo interventi per la sostituzione delle caldaie e di efficientamento energetico.

 

Claudio Corrarati, Vicepresidente di Fiera Bolzano ci ha raccontato il progetto virtuoso di edilizia agevolata per edifici pubblici avviato a Bolzano dal Comune, Provincia, Agenzia CasaClima e lo studio di ricerca dell’EURAC, che ha permesso di rilanciare il settore dell’edilizia. In pratica sono stati anticipati gli sgravi fiscali: la provincia ha messo a disposizione 16 milioni di euro per l’anticipo degli sgravi, risolvendo quindi il problema del pagamento dei lavori. E’ importante in questo senso la collaborazione tra amministrazioni pubbliche e istituti di credito per la messa a punto di progetti sostenibili e smart. 

 

Il Professor Aste ha sottolineato l’importanza della comunicazione anche nell’ambito dell’architettura ed edilizia. A partire dagli anni ‘80 ci si è accorti che l’edilizia impatta per il 40% sull’ambiente in cui viviamo: dobbiamo obbligatoriamente rendere sostenibile il nostro ambiente e l’intervento sull’edificio e sulla città è una delle prime cose che si debbono fare. “Smart è questo: è la capacità di gestire in maniera oculata il proprio patrimonio, le proprie risorse, l’ambiente”.
Uno smart building è un edificio che si comporta in maniera intelligente ma che ha bisogno di abitanti intelligenti. L’interazione tra la tecnologia e l’utilizzatore è l’aspetto più importante di cui tener conto in questo processo. “Un edificio efficiente – ha continuato il Professor Aste – riesce a garantire il miglior comfort a livello di temperatura, qualità dell’aria umidità relativa ed isolamento, senza quasi essere percepito dall’utente”.

In questo momento il Politecnico di Milano è responsabile di un progetto molto importante sostenuto da R.E.D – Real Estate Direction: Milano4you che è il primo smart district italiano, in via di realizzazione vicino a Segrate. Intervenire sull’esistente come sappiamo è importantissimo, ma sul nuovo si possono studiare e applicare nuove tecnologie. Nel quartiere Milano4you gli edifici sono a energia 0, non dovrebbero dunque essere spese energetiche, l’infrastruttura digitale fa da ossatura: le case sono connesse, fanno rete tra di loro. 

 

I progetti smart 

Nel secondo modulo “Ricerca&Innovazione Progetti e tecnologie smart per l’edilizia” sono stati presentati 2 interessanti progetti: Eurac ha raccontato il progetto europeo Sinfonia certificato CasaClima, che ha visto Bolzano come città pilota e che prevede che in diversi edifici vengano attuate strategie di retrofit. In un edificio in particolare è stato studiato il risanamento degli immobili attraverso l’applicazione di facciate prefabbricate efficienti senza muovere gli inquilini. Tali facciate possono includere anche componenti smart: possono integrare le finestre, l’impiantistica, gli elementi di generazione distribuita e gli elementi per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. E’ una tecnologia molto interessante ma non bisogna banalizzarla, si sposta lo sforzo dal cantiere alla fase di rilievo, audit, progettazione spinta, contatto con le industrie.    

 

Claudio Del Pero, Ricercatore del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito – Politecnico di Milano ha presentato il progetto HEART, progetto dedicato al recupero urbano a costi sostenibili di edifici residenziali popolari. Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare un sistema multi-tecnologico in grado di fornire la configurazione ottimale degli interventi da realizzare per trasformare l’edificio in un immobile smart.

La piattaforma smart rappresenta un valido supporto in tutte le fasi: da quella decisionale, ai prodotti da utilizzare fino alla verifica post intervento. Da un punto di vista finanziario la piattaforma cloud gestisce le performance energetiche ed economiche con possibilità di attuare misure correttive. Uno degli obiettivi è quello di ridurre di almeno il 30% il tempo totale dei lavori.  

 

Klimahouse 2019

Il Professor Aste ha presentato la nuova edizione di Klimahouse Trend che individua, all’interno di una proposta di alta qualità com’è quella che contraddistingue Klimahouse, una qualità ancor più elevata in termini di innovazione e timing, riconoscimento alle aziende che sanno dare le risposte tecnologiche, costruttive economiche giuste al momento giusto. 

 

Nel terzo modulo “Innovazione e start up per un abitare di qualità” Thomas Mur, Direttore Fiera Bolzano ha anticipato  le principali novità del Klimahouse Startup Award: le aziende saranno posizionate nel corridoio centrale e, come dicevamo, il loro numero sarà quasi triplicato. Le start up avranno occasioni di incontro con le 450 aziende espositrici. In questa occasione è stato confermato l’impegno di Klimahouse quale piattaforma per l’accelerazione del business per le startup e la terza edizione del Klimahouse Innovation Day.

 

Infine Michele Longo, co-founder Powahome, vincitrice dell’edizione Klimahouse Startup Award 2018 ha raccontato lo sviluppo dell’azienda dopo questo importante riconoscimento.

 

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