Microcogenerazione a celle a combustibile, questa sconosciuta!

Il settore della microcogenerazione a celle a combustibile è un settore dall’enorme potenziale troppo spesso ancora sottovalutato. Ora il progetto europeo PACE aiuterà lo sviluppo di questa tecnologia che genera in maniera sostenibile energia termica ed elettricità.

Microcogenerazione a celle a combustibile, progetto europeo Pace
Microcogeneratore a celle a combustibile Vitivalor di Viessmann

Si tratta di una tecnologia dal potenziale molto importante ma ancora poco conosciuta che permette di riscaldare abitazioni e piccole imprese, auto-generando contemporaneamente l’elettricità in maniera energeticamente.

Recentemente si è parlato di microcogenerazione a celle a combustibile in due fiere internazionali, ad Hannover e ISH di Francoforte ed è stato presentato il progetto europeo PACE.

Il progetto che ha ricevuto dal Fuel Cells and Hydrogen Joint Undertaking un finanziamento per 5 anni, ha l’obiettivo di rivoluzionare il settore grazie all’adozione di questa tecnologia.

E’ infatti previsto che entro il 2021 nell’ambito di PACE vengano installate almeno 2.800 unità di micro-cogenerazione a celle a combustibile di prossima generazione in 10 paesi europei. Ad oggi le unità vendute sono 1.391, poco meno della metà dell’obiettivo.

Fanno parte del progetto PACE i cinque principali fornitori europei, BDR Thermea, Bosch, SOLIDpower, Sunfire e Viessmann, che sono supportati da quattro partner che forniscono competenze specifiche – COGEN Europe, DTU, Element Energy ed EWE – che rappresentano servizi pubblici, associazioni, società di consulenza e la comunità di ricerca.

Nel complesso, sottolinea Hans Korteweg, Managing Director di COGEN Europe, le unità distribuite nel Vecchio Continente sono circa 10.000.

Anche in Italia si tratta di una tecnologia in crescita perché professionisti e privati apprezzano le soluzioni sostenibili in grado di generare in autonomia l’energia termica e l’elettricità.

Secondo le stime ci sarà nei prossimi anni una  crescita del settore, grazie anche allo sviluppo di nuove unità sempre più prestazionali e a maggior efficienza.

Hans Korteweg commenta inoltre che sta aumentando l’interesse verso questa tecnologia sostenibile anche dei politici, della supply chain e degli utenti finali in tutta Europa, perché si tratta di una soluzione che rispetta l’ambiente.  “E’ infatti in grado di ridurre le emissioni di CO2 grazie alla sua elevata efficienza e può di fatto eliminare NOx, SOx e particolato”.

Senza dimenticare che nei paesi in cui il prezzo dell’elettricità al dettaglio è alto, generare autonomamente calore ed energia elettrica attraverso un microcogeneratore a celle a combustibile rappresenta un’ottima alternativa.

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