Milano, un’Expo a impatto zero

La Lombardia vuole un'Expo a "impatto zero" e per questo ha indicato, approvando la Valutazione di impatto ambientale (Via), gli interventi da mettere in atto, quali ad esempio l'uso di energie rinnovabili, il rispetto delle fasce di pertinenza dei corsi d'acqua, il corretto smaltimento dei rifiuti, una adeguata rete di trasporto pubblico, ecc.
 
Queste e altre sono le azioni contenute nella delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi, e illustrata dal presidente Roberto Formigoni, che dà il via libera alla realizzazione del sito espositivo. Lo stesso provvedimento istituisce un Osservatorio ambientale, che monitorerà tutto il processo inerente l'evento del 2015, dalla costruzione della piastra espositiva alla programmazione degli interventi di compensazione ambientale.
 
"La dimensione ambientale ha fatto parte da subito del progetto di Expo – ha spiegato Formigoni – ricordo infatti che almeno il 56 per cento della superficie sarà trasformato in un grande parco e che sarà dato ampio spazio alle vie d'acqua, che saranno la prosecuzione del parco stesso". "E' stato un lavoro certosino ma anche molto serrato – ha commentato Raimondi – che consentirà all'Expo di rispettare i tempi di realizzazione e di continuare a correre puntuale verso il grande appuntamento che ormai cominciamo a vedere più vicino".
 
EVENTO A IMPATTO ZERO – Sono previste compensazioni ambientali con opere a verde di rafforzamento della rete ecologica, di riqualificazione del reticolo idrico e a favore delle attività agricole, tali da compensare totalmente la perdita di valore ecologico dei suoli e le emissioni di CO2. La società Expo dovrà dunque occuparsi di: – potenziare la rete di trasporto pubblico; – programmare e organizzare gli eventi di maggior richiamo, in modo da distribuire i flussi in entrata/uscita; – diffondere l'uso di energie rinnovabili e adottare criteri di efficienza energetica superiori a quelli di legge; – ridurre la produzione dei rifiuti, che dovranno essere correttamente smaltiti; – rispettare le fasce di pertinenza dei corsi d'acqua; – adottare tutte le cautele per una corretta gestione del cantiere a tutela della salute dei cittadini; – realizzare un progetto di riqualificazione paesaggistica per il recupero finale dopo l'evento, con interventi a verde che valorizzino anche gli ambiti coltivati durante l'evento e che prefigurino il futuro previsto parco tematico.
 
L'OSSERVATORIO – A garanzia del rispetto di tutte le prescrizioni, è istituito un Osservatorio Ambientale con la partecipazione della Regione, di Arpa, Asl, Ersaf, della Provincia di Milano, dei Comuni di Milano e Rho e della Società Expo. Il suo compito sarà proprio quello di monitorare l'avanzamento del progetto e la sua realizzazione, sia nella fase di cantiere, sia in quella di evento e di dismissione delle opere temporanee, nonché di individuare e programmare gli interventi di compensazione necessari per la "certificazione" di impatto zero dell'evento. Gestirà inoltre, con il supporto di Arpa, la divulgazione delle informazioni ambientali derivanti dalle azioni di monitoraggio di aria, rumori, acque, biodiversità. "Per la prima volta – ha sottolineato Raimondi – è prevista la partecipazione di soggetti e associazioni di carattere ambientale che ne facciano richiesta".

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