Per Finco necessario stabilizzare proroga Ecobonus

Finco: bene proroga detrazioni ma serve estensione ad altri settori

Finco, pur apprezzando la proroga del 65% e del 50% per il 2014 per la riqualificazione energetica e la ristrutturazione edilizia fissata dalla Legge di Stabilità, esprime grande perplessità quanto al lasso di tempo coperto da tale proroga. Inoltre, in una nota, la Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni fa notare che si escludono senza alcun motivo settori, utili ai fini dell’efficienza energetica e del rilancio dell’economia, quali le schermature solari. “Tale atteggiamento, se non corretto in sede parlamentare, paleserebbe una miopia ed una limitata conoscenza del sistema industriale italiano da parte del Governo che non può lasciarci fermi ed indifferenti”.

 

 “Come Federazione- ha commentato Sergio Fabio Brivio, Vice Presidente Finco per la sostenibilità ed ambiente – chiediamo di estendere anche ad altri settori i benefici dell’ecobonus e non comprendiamo i timori del Governo sul reperimento delle risorse economiche per supportarne la copertura . A nostro avviso la detrazione del 65%, che potrebbe essere riformulata con aliquote decrescenti in una logica di stabilità sino al 2020 (e non al 2015), si autofinanzia, poiché di fatto favorisce la creazione e/o il mantenimento dei livelli occupazionali e contribuisce concretamente all’emersione stabile del sommerso tributario e contributivo. In quest’ottica Finco ha da sempre sostenuto la conversione in misura permanente di queste detrazioni che hanno registrato, fino ad oggi, un contenuto impatto sul bilancio statale a fronte di risultati positivi in termini di investimenti privati pari a circa 25miliardi oltre agli aspetti positivi sul versante energetico‐ambientale.”

La nota di Finco fa notare che sarebbe opportuno, in linea con la risoluzione Capezzone-Realacci, mantenere le aliquote per le detrazioni per ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica ai livelli attuali anche dopo il 2016. “Con il 2015 – se non interviene una necessaria correzione in sede legislativa – anche le detrazioni per la riqualificazione energetica verrebbero portate al 36% diventando meno “competitive” e forse con una prevedibile ripresa del sommerso e – alla fine – con minore introiti anche per l’Erario”. “Per recuperare le maggiori risorse economiche necessarie ad estendere la platea degli interventi in detrazione nonché a stabilizzarli- conclude Brivio – i nostri decisori politici dovrebbero poter e saper operare tagli di spesa strategici volti a diminuire i costi che gravano sulle nostre aziende e sulla pubblica amministrazione e che non hanno alcun ritorno in termini occupazionali né di sviluppo economico. A puro titolo di esempio si potrebbe optare per una decisa ridefinizione a livello funzionale, dimensionale e territoriale, di istituzioni ed apparati ormai datati, quali, ma non solo, la grandissima maggioranza delle società pubbliche locali, il sistema delle Camere di Commercio con le loro miriadi di partecipazioni societarie, o le stesse Province; enti spesso sovra strutturati e/o palesemente autoreferenziali. Per quanto tempo ancora, o per quanti Governi ancora, dovremo sentirci dire che non ci sono le Risorse per l’economia reale? Quando poi allo stesso tempo le Risorse e le coperture si trovano sempre per salvare i bilanci di aziende pseudo privatizzate?”.

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Tema Tecnico

Detrazione fiscale 50% - 65%

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