Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
DL Energia e Legge di Bilancio 2024: l’opinione di chi opera nel campo delle fonti rinnovabili 20/12/2023
Le pompe di calore smart e green di Panasonic e tado portano la transizione energetica nelle case europee 17/04/2024
Le pompe di calore smart e green di Panasonic e tado portano la transizione energetica nelle case europee 17/04/2024
"Con questo Rapporto l'ENEA intende fornire un punto di riferimento per tutto il settore energetico del Paese, contribuendo alla definizione della politica energetica nazionale attraverso l'elaborazione di analisi e scenari utili per il decisore politico. Da questi scenari emerge l'esigenza prioritaria di ridurre la dipendenza energetica dall'estero effettuando scelte strategiche nel settore energetico orientate alla green economy, che richiedono un processo di trasformazione tecnologica, peraltro già in atto. E' necessario puntare sulla diversificazione delle fonti, su una maggiore diffusione delle rinnovabili, sul potenziamento delle infrastrutture e di un sistema di smart grids, sull'incentivazione dell'efficienza energetica e sul risparmio di energia nel settore residenziale e industriale. Efficienza energetica, fonti rinnovabili e sviluppo delle reti rappresentano pertanto gli strumenti chiave per ridurre le emissioni di CO2, in linea con gli obiettivi europei per l'attuazione di un processo di decarbonizzione del sistema energetico ed economico. "Con queste parole l'Ing. Giovanni Lelli, Commissario dell'ENEA, ha aperto la presentazione del Rapporto Energia e Ambiente 2009-2010, alla presenza del Ministro dell'Ambiente Corrado Clini, presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati. Il Rapporto Energia e Ambiente presenta il quadro delle dinamiche in atto nel contesto del sistema energetico internazionale e nazionale relative alla domanda e ai prezzi dell'energia, agli obiettivi a lungo termine e alla road map 2050. Evoluzione della domanda e dell'offerta di energia in ItaliaNel 2010 la domanda di energia primaria in Italia ha visto una crescita del 4,1% rispetto al 2009, trainata dalla seppur lieve ripresa economica (1,3%): si inverte il trend degli ultimi quattro anni, anche se i consumi del 2010 restano inferiori del 5% rispetto al 2005. Riguardo alle fonti si conferma la decrescita del ricorso al petrolio a vantaggio del gas e il significativo aumento delle fonti rinnovabili. Nel 2010 il peso della fattura energetica del nostro Paese è stato di oltre 50 miliardi di euro e più recenti stime dell'Unione Petrolifera per il 2011 indicano valori oltre i 60 miliardi di euro. Disponibilità interna lorda di energia per fonte e risorsa Le misure adottate nel contesto del nuovo quadro d'azione europeo, sono tese a completare il processo di liberalizzazione del settore elettrico e del gas, a promuovere l'efficienza energetica (Piano nazionale per l'efficienza energetica) e a sviluppare l'uso delle fonti rinnovabili (Piano di Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili), anche per consentire la necessaria diversificazione delle fonti energetiche. Il Rapporto analizza anche l'andamento dei negoziati sul clima, il mercato delle emissioni, la fiscalità energetica e la carbon tax. L'ENEA ha analizzato la possibile evoluzione del sistema energetico nazionale secondo tre scenari che mettono in evidenza l'evoluzione del fabbisogno dell'energia primaria e l'evoluzione del mix energetico nella generazione elettrica, lo sviluppo della domanda di energia negli usi finali, le politiche per la mitigazione delle emissioni di gas serra e il ruolo dell'efficienza energetica nella riduzione delle emissioni. I tre scenari sono Riferimento (assume il quadro delle politiche e misure in vigore al dicembre 2009 e descrive l'evoluzione del sistema in linea con il trend attuale); Politiche Correnti (descrive gli effetti delle politiche energetiche in atto); Roadmap (indica lo sforzo aggiuntivo necessario per ridurre le emissioni serra in linea con la Roadmap 2050 dall'UE). L'azione congiunta delle misure per l'efficienza energetica e per la diffusione delle tecnologie per le rinnovabili, determina nello Scenario a Politiche Correnti una riduzione della domanda e una conseguente riduzione delle emissioni serra che permette di raggiungere gli impegni assunti in sede comunitaria.Lo Scenario Roadmap, che riflette la traiettoria di riduzione delle emissioni dello scenario UE al 2050, ipotizza una accelerazione più spinta delle tecnologie per l'efficienza energetica, per le rinnovabili e per la cattura e confinamento della CO2 sia nel settore elettrico che industriale che consente di conseguire gli obiettivi di lungo periodo. Green economy e low-carbon society nel percorso dello sviluppo sostenibileUn focus è dedicato al ruolo dell'innovazione tecnologica per l'affermazione di una green economy che faccia da volano per il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale, per superare la grave crisi economica dei mercati.Dall'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto nel 2005, l'Unione Europea ha registrato un sempre più forte incremento della percentuale di energia prodotta da rinnovabili sui consumi finali lordi, con un impatto significativo sulla riduzione dell'intensità carbonica e sul disaccoppiamento tra crescita economica e "stress" ambientali. Nel 2010 l'UE è arrivata a registrare una quota del 12,4% di energia prodotta da rinnovabili sui consumi finali lordi di energia, giungendo a soddisfare più della metà del target prefissato per il 2020.Nonostante le vicende della crisi internazionale, la crescita della produzione di energia da rinnovabili a livello mondiale ha conosciuto uno sviluppo del tutto straordinario lungo tutto il quinquennio 2005-2010. Gli investimenti mondiali in tecnologie per le rinnovabili hanno fatto registrare nel 2010 un valore complessivo di 211 miliardi di dollari (+32% rispetto al 2009 e circa dieci volte rispetto al 2004, anno nel quale è iniziato il decollo). Complessivamente le tecnologie del fotovoltaico e dell'eolico hanno fatto registrare nel periodo 2005-2010 una accelerazione negli scambi commerciali ad un tasso di incremento medio annuo pari a circa 5 volte quello complessivo dei settori manifatturieri.Centrale negli ultimi anni è stato il ruolo delle tecnologie del fotovoltaico, con un sempre più forte protagonismo dei paesi asiatici. Nell'UE l'adeguamento dell'offerta produttiva interna in questo settore è risultato insufficiente a soddisfare una domanda che, per l'intera area si è più che decuplicata tra il 2005 e il 2010. Ciò ha determinato un costante aumento delle importazioni in tutti i paesi membri, ancorché con differenze significative tra le singole economie, facendo sì che la quota delle importazioni nel 2010 arrivasse a coprire il 62% del totale mondiale del settore.In tale contesto, la situazione italiana risulta particolarmente critica. Se, infatti, lo sviluppo delle rinnovabili non ha seguito da noi tendenze troppo dissimili da quelle registrate mediamente in Europa, inclusa la politica degli incentivi, il nostro Paese si è mostrato piuttosto deficitario nell'impegno in ricerca (pubblica) e nella capacità di stimolare e sostenere nuove filiere industriali. Nel fotovoltaico, l'andamento del deficit commerciale dell'Italia è stato caratterizzato dallo straordinario aumento delle importazioni, ed è risultato sempre più divergente da quello relativo alla media dell'UE15. Si è raggiunto, infatti, nel 2010 un deficit superiore a 11 miliardi di dollari correnti (circa quattro volte e mezzo il valore del 2009): un quarto di tale deficit è da attribuirsi all'interscambio con la Germania mentre più del 40% è dovuto alla Cina.L'inasprirsi del vincolo estero, a seguito dell'aggravarsi delle situazioni di deficit commerciale, può risultare esiziale per la capacità di crescita dell'economia e, di conseguenza, dell'occupazione al suo interno. L'Italia mostra ancora una significativa debolezza nelle condizioni che possono dar vita ad una autonomia energetica su base tecnologica (quale è quella implicata dall'uso di fonti rinnovabili), e cioè nell'investimento pubblico in ricerca e nella struttura tecnologicamente arretrata del suo sistema industriale. Il perseguimento di una politica energetica di sviluppo delle rinnovabili in Italia, dovrà perciò accompagnarsi ad un maggiore slancio della spesa pubblica in ricerca energetica e a politiche industriali volte a orientare la specializzazione produttiva del sistema industriale verso settori a maggiore intensità tecnologica, così come avvenuto nei paesi europei più avanzati. Scarica il Compendio del Rapporto ENEA “Energia e Ambiente” Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
19/04/2024 Corre l'eolico, record di crescita 117 GW nel 2023 A cura di: Tommaso Tetro Eolico: per il Global Wind Energy Council il 2023 è stato il migliore di sempre, con ...
18/04/2024 Crisi idrica, l'appello di Legambiente e Unhcr: “216 milioni di persone potrebbero migrare per la mancanza di acqua” A cura di: Giorgio Pirani La crisi idrica è al centro della crisi climatica e delle migrazioni: negli ultimi 23 anni, ...
17/04/2024 Crisi climatica minaccia numero per la salute, oltre 250mila morti all'anno al 2050 A cura di: Tommaso Tetro Il Wwf in occasione del World health day chiede interventi urgenti per abbattere le emissioni di ...
16/04/2024 Decreto Fer X, Italia Solare soddisfatta della bozza: “Obiettivo sfidante ma realistico” A cura di: Giorgio Pirani Italia Solare auspica una veloce approvazione del decreto Fer X che incentiva la realizzazione di impianti ...
15/04/2024 Overshoot day 2024: in Italia è il 19 maggio A cura di: Federica Arcadio In soli cinque mesi l’Italia arriva all'overshoot day, consuma cioè tutte le risorse naturali “dell’anno”. Solo ...
12/04/2024 Via libera definitivo alla Direttiva Case Green A cura di: Raffaella Capritti Direttiva Case Green: l'Ecofin questa mattina ha dato il via libera definitivo alla EPBD edifici a ...
12/04/2024 Un premio alle migliori CERS: candidature aperte A cura di: Federica Arcadio Legambiente e MET Group lanciano la prima edizione del premio destinato alle comunità energetiche (CERS) che ...
11/04/2024 Rinnovabili vs paesaggio, un’alleanza possibile. Quanti ritardi per approvare i progetti ambientali A cura di: Giorgio Pirani Uno studio di Althesys sulla tutela del paesaggio nella transizione energetica, ha evidenziato l'accumularsi dei ritardi ...
10/04/2024 Green Energy Day: impianti rinnovabili aperti e visitabili A cura di: Federica Arcadio Il 20 aprile Green Energy Day: una giornata per aiutare i cittadini a capire l'importanza della ...
09/04/2024 CER: attivi i portali del GSE per gli incentivi A cura di: Raffaella Capritti Sono operativi i portali del GSE per inviare le richieste di contributo per le comunità energetiche ...