Revisione della norma su accatastamento e ammortamento degli impianti fotovoltaici

Approvata risoluzione Commissione Finanze della Camera che chiede al Governo di rivedere l’attuale normativa

La Commissione Finanze della Camera ha approvato una risoluzione, a prima firma del deputato Pd Gian Mario Fragomeli, e sottoscritta dai deputati Causi, Pelillo, De Menech, che impegna il Governo a rivedere l’attuale normativa relativa agli impianti fotovoltaici.
In particolare la Commissione chiede di modificare le direttive sul trattamento fiscale degli impianti stabilite dall’Agenzia delle entrate lo scorso dicembre con la circolare 36/E che aveva, di fatto, reso diseconomica l’installazione di impianti fotovoltaici superiori ai 3 kW sia per i privati cittadini che per le aziende. “La commissione – spiega Fragomeli – ha nello specifico proposto di rivedere l’obbligo di variazione della rendita catastale di un immobile, in concomitanza con l’installazione di un impianto fotovoltaico (causa di un conseguente aumento dell’imposizione locale), solo se l’incremento del valore capitale dello stesso immobile sia pari almeno ad una quota del 30%; di riportare l’aliquota di ammortamento per gli impianti fotovoltaici al coefficiente del 9% (attualmente al 3%); di incrementare, per i consumi domestici, la potenza nominale ad almeno 7 chilowatt (attualmente 3 chilowatt). Esprimo soddisfazione – conclude Fragomeli – per questo risultato che garantisce maggiori certezze per chi ha investito nella produzione di energia rinnovabile, rilanciandone al contempo il valore da un punto di vista politico-ambientale.”

In particolare la risoluzione chiede al Governo di assumere iniziative:
– volte a rivedere la normativa relativa alla variazione della rendita catastale dell’immobile, nel caso in cui l’installazione di un impianto fotovoltaico ne incrementi il suo valore capitale (o la relativa redditività ordinaria), innalzando la soglia percentuale di detto incremento dall’attuale 15 per cento ad almeno un più coerente 30 per cento;
– ad assumere un’iniziativa normativa che contempli una specifica aliquota di ammortamento per gli impianti fotovoltaici, prevedendo un unico coefficiente pari al 9%, a prescindere dalla natura mobiliare o immobiliare degli stessi;
– ad assumere iniziative per incrementare il limite di potenza nominale degli impianti fotovoltaici destinati ai consumi domestici ad un valore pari ad almeno 7 chilowatt, al fine di mantenere l’incentivo alla realizzazione di molteplici punti di produzione di energia «pulita» catalogabili come installazioni esenti dall’obbligo di accatastamento ed assimilandoli quindi – di fatto – ad impianti di pertinenza degli immobili stessi.

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