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Si inaugura oggi, fino al 25 settembre nel centro fieristico di Bolzano, la terza edizione di Klimaenergy, fiera internazionale delle energie rinnovabili per usi commerciali e pubblici che si preannuncia particolarmente ricca di contenuti e di eventi collaterali – tra cui un convegno internazionale, i tour guidati a impianti già realizzati che utilizzano energie rinnovabili, workshop e conferenze specializzate. Sono 185 le aziende che partecipano a Klimaenergy offrendo, con un ampio ventaglio di tecnologie e soluzioni all’avanguardia, una panoramica a 360° sul mondo delle rinnovabili toccando i settori dell’energia solare (solare termico, fotovoltaico, raffrescamento solare, illuminazione); biomassa, biogas e biocarburanti; idroelettrico; geotermia; cogenerazione; idrogeno; celle a combustibili; recupero calore ed eolico. Presenti in Fiera anche istituti di ricerca, associazioni di categoria e stampa specializzata. Modello esemplare per tutto il nostro Paese, l’Alto Adige rappresenta la cornice ideale per una fiera come Klimaenergy: su una superficie di 7.400 m2 e con i suoi circa 500.000 abitanti, la regione conta 930 centrali idroelettriche con una portata di 760 MW, 63 centrali a biomassa e a teleriscaldamento presenti in circa la metà dei comuni altoatesini, 30 impianti a gas biologico ed oltre 7.000 impianti a biomassa di dimensioni ridotte (cippato e pellet), 11 centrali eoliche. Questa mattina la manifestazione ospita la premiazione dei comuni virtuosi vincitori della terza edizione del Klimaenergy Award che è stato assegnato a cinque progetti vincitori tra quelli dei diciannove Comuni candidati da tutta Italia e improntati sul risparmio energetico e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili. Di seguito una breve descrizione dei sei progetti che si sono aggiudicati il premio: Prima categoria – Comuni con meno di 20.000 abitanti Dobiacco (BZ) Merito del Comune di Dobbiaco è di essere riuscito a garantire la copertura del fabbisogno di calore e di energia elettrica dei suoi abitanti con le fonti rinnovabili, grazie ad un impegno costante negli anni. Per la produzione di energia elettrica a Dobbiaco si fa fronte con tre centrali idroelettriche e sono in crescita gli impianti fotovoltaici. Inoltre il comune si è dotato di una centrale a biomassa per coprire il fabbisogno di calore. Tale centrale è stata in un secondo momento ampliata per rifornire anche l’adiacente comune di San Candido e dotata di un modulo ORC per la produzione di energia elettrica. Il comune ha realizzato nel 2010 un centro polifunzionale in classe CasaClima A, testimoniando l’importanza di proseguire con coerenza e costanza verso la sostenibilità ambientale. Un premio speciale va a Santa Luce (PI) Notevole è la multidisciplinarietà dell’approccio, l’utilizzo di diverse tecnologie e l’intento di produrre localmente biocombustibile. Un parco eolico, costituito da 13 macchine di classe megawatt, per la realizzazione del quale è stato effettuato anche uno studio approfondito sull’avifauna e sulla chirottero fauna, verrà situato in un’area demaniale regionale, consentendo il rispetto delle richieste della popolazione locale e un guadagno per l’amministrazione pubblica. Per l’utilizzo delle biomasse locali è prevista la realizzazione di una centrale a cogenerazione, che includerà anche una produzione di pellet, destinato all’uso nelle caldaie domestiche. È prevista poi l’installazione di impianti fotovoltaici. Seconda categoria, Comuni dai 20.000 ai 150.000 abitanti. Pisa Di alto valore viene considerato il piano energetico del comune di Pisa che abbina interventi energetici, ad aspetti produttivi ed incentiva l’ambito di “ricerca e sviluppo”. Gli interventi in ambito energetico spaziano dal “Regolamento per l’Edilizia Sostenibile”, quale allegato energetico – ambientale del Regolamento edilizio, alla realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici, toccando anche l’incremento del trasporto pubblico. Di particolare rilievo è in ambito produttivo la riqualificazione di un‘area di 700.000 mq come Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA) che include impianti fotovoltaici ed eolici. Sassuolo Le attività toccano la ristrutturazione di edifici, la riqualificazione dell’illuminazione pubblica, l’installazione di impianti solari termici e fotovoltaici e la mobilità, grazie alla realizzazione di piste ciclabili e l’aumento del trasposto pubblico. Per il futuro Sassuolo ha scelto di voler continuare questo percorso impegnandosi con l’adesione al “Patto dei Sindaci”. L’esempio di Sassuolo, rivela come un approccio pratico accompagnato da un’accurata attività di coinvolgimento della popolazione e l’attenzione verso aspetti economici siano elementi vincenti trasferibili ad ogni altra realtà locale. Terza categoria, Comuni con più di 150.000 abitanti e Province Torino Al problema delle emissioni di gas serra, il comune di Torino ha risposto con la conversione della gran parte dei sistemi di riscaldamento individuali all’interno del comune in un sistema di teleriscaldamento con centrali di cogenerazione a gas metano. Il sistema di teleriscaldamento è stato ampliato costantemente negli ultimi anni arrivando a servire nel 2010 oltre 400.000 utenti. Un ulteriore ampliamento previsto per il 2011 permetterà di aumentare questo numero a 550.000 con un conseguente risparmio annuo di emissioni di CO2 pari ad oltre 750.000 tonnellate. Questo intervento dimostra in modo esemplare come anche in ambito urbano sia possibile puntare ad un uso efficiente dell’energia. A parte a questa attività importante si possono nominare la realizzazione di impianti fotovoltaici ed attività di risanamento energetico di interi quartieri, come il quartiere Arquata, progetto supportato dall’unione Europea attraverso il programma concerto. www.klima-energy.it Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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