Detrazioni del 55% per il risparmio energetico. Bilancio e prospettive

Le detrazioni fiscali del 55% per gli interventi di razionalizzazione energetica sugli edifici sono state prorogate sino a tutto il 2011. L'ENEA svolge un ruolo di assistenza tecnica agli utenti e di raccolta e monitoraggio della documentazione tecnica relativa alle domande presentate.
L'ing. Giampaolo Valentini della Direzione dell'Unità Tecnica Efficienza Energetica dell'ENEA che gestisce l'attività sugli incentivi, fa il punto sulle ultime novità introdotte, sui risultati finora raggiunti e su un'evoluzione ipotizzabile degli incentivi.
Ing. Valentini, ricordiamo ai lettori a quali interventi vengono applicate le detrazioni del 55%
Sono agevolabili gli interventi di coibentazione di pareti, solai, tetti e di sostituzione di finestre comprensive di infissi al fine di migliorare le prestazioni termiche delle chiusure. Inoltre sono detraibili l'installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda e la sostituzione di impianti termici per la climatizzazione invernale con altri di determinate caratteristiche. Infine l'agevolazione si applica anche alla riqualificazione energetica di interi edifici, intendendosi con questo termine qualsiasi lavoro che porta a un risparmio energetico. I risultati da ottenere con tutti i lavori citati e le caratteristiche tecniche degli impianti installati sono indicati nel D.M. 19/2/07 e s.m.i. e nel D.M. 11/3/08 e s.m.i. Entrambi i decreti, coordinati e aggiornati, sono disponibili, con ogni altra informazione sull'argomento, sul nostro sito https://efficienzaenergetica.acs.enea.it .
Quali sono i cambiamenti introdotti dal 2011 nella normativa che regola gli incentivi?
Con la legge di stabilità 2011 (L. 220/2010) sono state prorogate le detrazioni fiscali sino a tutto il 2011. Non ci sono sostanziali novità relativamente ai requisiti tecnici da rispettare per beneficiare degli incentivi, rispetto a quanto vigente lo scorso anno se non che il periodo di detrazione è stato portato da cinque a dieci anni. Ciò vuol dire che il contribuente dovrà ripartire la detrazione fiscale che gli spetta non più su cinque anni ma su dieci, ad iniziare dalla denuncia dei redditi dell'anno in cui ha sostenuto le spese.
Questo è ormai il quinto anno in cui sono vigenti le detrazioni. È possibile fare un bilancio dei risultati ottenuti fino ad ora?
Le detrazioni fiscali del 55%, in vigore dal gennaio 2007, costituiscono il più generoso sistema di incentivi mai messo in campo dal Governo per promuovere l'efficienza energetica e lo sviluppo economico sostenibile nel sistema immobiliare italiano. E i risultati sono stati pari allo sforzo messo in campo dal Governo. Dopo un periodo di alcuni mesi di calma, in cui gli utenti evidentemente hanno valutato la convenienza dei nuovi incentivi, dall'autunno 2007 le richieste di detrazione – a fronte di interventi di efficientamento realizzati – sono letteralmente decollate, raggiungendo, alla fine dell'anno, 106.000 unità. Nel 2008 il gradimento del pubblico per questo tipo di incentivi si è ulteriormente confermato e rafforzato. A fine 2008, circa 248.000 cittadini si erano avvalsi delle detrazioni e la situazione si è poi stabilizzata – sempre su alti livelli – nel 2009: 238.000 interventi realizzati, confermando la validità del provvedimento e la soddisfazione degli utenti. Nel 2010, infine, l'incertezza di fine anno sulla proroga delle detrazioni al 2011 ha fatto sì che venissero anticipate anche le ristrutturazioni non urgenti e programmate per il futuro. Conseguenza: il precedente record del 2008 sarà molto probabilmente superato e – entro il 31 marzo 2011, termine ultimo per l'invio della documentazione – sarà raggiunto un nuovo picco di richieste. Possiamo quindi dire che, sino a questo momento, i risultati sono stati quanto mai lusinghieri e probabilmente ben al di là delle aspettative del legislatore quando furono varate le agevolazioni: ci si avvia ormai a raggiungere il numero di un milione di utenti che si sono avvalsi  dell'incentivo, dimostrazione evidente di un successo inatteso. A questo proposito, va dato atto dei risultati raggiunti anche al Gruppo di Lavoro "Efficienza Energetica" dell'ENEA che ha svolto e svolge tuttora un instancabile lavoro di informazione e consulenza a favore del pubblico e dei professionisti incaricati.
Quali sono gli interventi più richiesti e da quali Regioni provengono?
Di gran lunga i più richiesti sono quelli di sostituzione delle finestre: circa la metà del totale. Ed è logico, sono fra i più semplici ed economici e non hanno bisogno di particolari opere murarie. Segue la sostituzione di impianti termici e l'installazione di pannelli solari mentre gli interventi più complessi come la riqualificazione energetica di un intero immobile, ancorché molto performanti dal punto di vista del risparmio energetico conseguito, sono ancora poco realizzati.
Per quanto riguarda la provenienza territoriale, circa il 20% del totale proviene dalla Lombardia. A seguire Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna che hanno sfruttato ampiamente  questa opportunità. Queste quattro regioni del nord hanno totalizzato circa il 60% di tutti gli interventi realizzati in Italia. Purtroppo, il Mezzogiorno non è riuscito a cogliere appieno l'opportunità offerta e gli interventi realizzati sono stati piuttosto limitati, compresa l'installazione di pannelli solari termici.
Quali sono le procedure da seguire per ottenere la detrazione del 55%?
Anche se per la maggior parte dei lavori non è richiesta l'assistenza di un tecnico specializzato per approntare ed inviare telematicamente la documentazione necessaria all'ENEA, sarebbe opportuno almeno consultarne uno per avere indicazioni precise sulle modalità per accedere alla detrazione ed evitare di commettere errori che potrebbero pregiudicare il godimento del beneficio. In alternativa, è disponibile il nostro sito informativo che risponde ad ogni quesito, tecnico e procedurale. I pagamenti, poi, possono essere eseguiti tramite un bonifico postale o bancario, da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, la partita IVA o il codice fiscale del soggetto a cui il versamento è destinato. Entro 90 giorni dalla fine dei lavori deve essere trasmessa all'ENEA – per via telematica – la documentazione necessaria che varia da lavoro a lavoro. L'Agenzia, comunque, svolge esclusivamente un ruolo di raccolta e monitoraggio dei risultati delle misure di incentivazione previste e quindi non può approvare o rigettare le domande.
Cosa si può prevedere per il futuro delle detrazioni oltre il 2011?
Dal 2007 si è assistito in Italia a un reale boom del mercato dell'efficienza energetica, sia dal punto di vista produttivo per le aziende, sia dal punto di vista occupazionale per i lavoratori coinvolti, non solo dipendenti, ma anche liberi professionisti. Ci si può dunque interrogare su quale potrebbe essere la strategia da perseguire in futuro per ottenere i massimi risultati e i minimi oneri dal sistema di incentivazioni. Probabilmente, la soluzione migliore va ricercata in un mix di provvedimenti, modulando percentuali di detrazione e l'individuazione dei prodotti/impianti incentivati in funzione dei risultati attesi e degli obblighi che derivano anche dall'adesione a trattati internazionali. Alcune storture emerse dall'esame degli interventi realizzati e alcuni casi di utilizzo non conforme degli incentivi possono essere facilmente corretti con controlli mirati e facili da effettuare utilizzando la banca dati in possesso dell'ENEA, oppure imponendo per ciascun lavoro tetti di spesa più limitati degli attuali. Quindi è da auspicare che, alla luce delle argomentazioni precedenti, tenendo conto del grosso successo riscosso dalle detrazioni fiscali nei quattro anni di vigenza e dei risultati macroeconomici ottenuti, il sistema delle detrazioni fiscali venga confermato anche oltre il 2011, sia per dare certezze a medio-lungo termine agli utenti finali e al sistema imprenditoriale italiano, sia al fine di concorrere a raggiungere i target in materia energetico-ambientale previsti dagli accordi sottoscritti dall'Italia in ambito internazionale. In ogni caso, l'ENEA è pronta per supportare in tal senso ogni eventuale modifica che i Ministeri interessati dovessero introdurre in futuro.

fonte enea.it
 

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