Nuove proposte assoRinnovabili per il DM rinnovabili non fotovoltaiche

L’associazione denuncia il rischio di blocco per un settore che ha generato benefici per l’ambiente e l’economia

assoRinnovabili ha inviato al Ministero dello Sviluppo Economico le proprie valutazioni sulla nuova bozza, che l’associazione ha visionato, di Decreto sui meccanismi di incentivazione per le rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico, che “non appare purtroppo sufficiente a garantire un quadro di ulteriore sviluppo per il settore, soprattutto in considerazione dell’attuale valore del contatore pari a 5,747 mld di €, che rischia di vanificare l’efficacia del Decreto stesso, teso a disciplinare (fino al raggiungimento del tetto massimo di 5,8 mld di €) la transizione verso un nuovo modello di sostegno compatibile con la disciplina europea sugli aiuti di Stato”.

Elementi positivi del testo individuati da assoRinnovabili:

– la possibilità di accedere alle tariffe del DM 6 luglio 2012 per gli impianti che entreranno in esercizio entro un anno dall’uscita del nuovo Decreto;
– il riconoscimento del primo criterio di priorità per gli impianti idonei ma esclusi dai Registri precedenti per esaurimento dei contingenti e i principi individuati in tema di manutenzioni.
– incremento del contingente in asta per l’eolico on shore,
– possibilità per i piccoli impianti di optare per i Registri,
– incremento delle tariffe biomasse e biogas per impianti < 300 kW,
– riconoscimento dell’accesso diretto per impianti da solare termodinamico e l’utilizzo di componenti rigenerati per le integrali ricostruzioni.

Principali aspetti negativi evidenziati da assoRinnovabili:

– un orizzonte temporale molto breve, solo fino al 1° dicembre 2016, che non permette agli operatori di programmare adeguatamente gli investimenti nelle loro imprese;

– una riduzione dei contingenti incentivabili tale da non sanare nemmeno tutte le istanze idonee ma non ammesse ai Registri precedenti;

– un taglio drastico degli incentivi, in particolare per i piccoli impianti: fino al 40% in meno al mini eolico, fino al 18% in meno per il mini idroelettrico e fino al 47% in meno per i piccoli impianti a biomasse e biogas, se si considera anche la cancellazione dei premi dedicati.

assorinnovabili chiede inoltre al Mise di valutare se sia di interesse strategico per il paese incentivare gli impianti solari termodinamici di grande taglia, considerando che si tratta di una tecnologia che, a livello internazionale, non è riuscita a svilupparsi al pari delle altre tecnologie rinnovabili.

L’associazione sottolinea infine che se la bozza non verrà emendata, si assisterà, di fatto, al blocco del settore che ha generato occupazione, senza contare i benefici per l’ambiente e la nostra salute e che, non ultimo, ci ha resi più indipendenti dai produttori di energia da fonti fossili.

Scarica le proposte di modifica di assoRinnovabili con l’analisi puntuale degli articoli del DM rinnovabili non fotovoltaiche

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