Il parco agrivoltaico di StudioAlami vince il contest internazionale L’agrivoltaico per l’Arca di Noè

Un giardino agrivoltaico creativo e innovativo, capace di stimolare l’immaginazione del pubblico: è con queste parole che la giuria del premio “L’agrivoltaico per l’Arca di Noè- Paesaggi fotovoltaici del riso” ha decretato come vincitore del contest il progetto A-Grid Agrivoltaics and landscapes di StudioAlami.

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Il parco agrivoltaico di StudioAlami vince il contest internazionale L’agrivoltaico per l’Arca di Noè
Img by StudioAlami

Obiettivo del bando di concorso “L’agrivoltaico per l’Arca di Noè- Paesaggi fotovoltaici del riso”  è la progettazione di un sistema agrivoltaico da 1MWp a 3 MWp presso NeoruraleHub, in zona Cascina Darsena a Pavia. A vincere il bando aggiudicandosi il primo premio è StudioAlami, realtà leccese fondata nel 2020 da Fabiano Spano, Susanna Tundo e Valentina Marta Rubrichi.

Lo studio di architettura ha partecipato al contest internazionale promosso da ENEA, NeoruraleHub, Istituto Nazionale di Architettura (IN/Arch), ETA Florence Renewable Energies ed AIAPP ottenendo il primo posto. Un lavoro di team che ha visto alla guida Fabiano Spano, con la partecipazione di Fernando Apollonio, Chiara Costanzo, Gabriele Fanuli, Gaetano Fornarelli, Giovanni Iezzi, Berardo Matalucci, Francesco Saverio Matarazzi, Massimo Ranghetti, Stefano Rovetta, Valentina Marta Rubrichi (StudioAlami), Susanna Tundo (StudioAlami), Salvatore Urro, Vittoria Urso, con la consulenza esterna di Clara Bondi (TRANSSOLAR Energietechnik GmbH).

Il parco agrivoltaico di StudioAlami vince il contest internazionale L’agrivoltaico per l’Arca di Noè
Render del progetto. Img by StudioAlami

Come si comprende facilmente dal nome, l’agrivoltaico restituisce una nuova forma di combinazione tra agricoltura e sistema fotovoltaico. Queste due soluzioni non vivono più in conflitto, ma si coordinano per garantire il massimo del beneficio.

Un progetto capace di interpretare lo scenario attuale e dare una risposta concreta alle condizioni climatiche estreme. Come sottolineano i progettisti: “Il cambiamento climatico è il nostro presente. Il progetto è stato sviluppato osservando la drammatica situazione climatica nell’area. Con la consulenza di un partner leader mondiale come Transsolar KlimaEngineering abbiamo progettato un modello basato su future simulazioni climatiche”.

Il parco agrivoltaico di StudioAlami vince il contest internazionale L’agrivoltaico per l’Arca di Noè
Img by StudioAlami

Si legge nella relazione del progetto che: “Il fulcro della proposta è una struttura a baldacchino che consente l’implementazione di diverse funzioni, al fine di mitigare l’impatto di condizioni climatiche estreme e dare la possibilità di continuare a coltivare il riso anche in quelle condizioni.”

Il concorso

“L’agrivoltaico per l’Arca di Noè” è un concorso internazionale promosso da ENEA, NeoruraleHub, Istituto Nazionale di Architettura, ETA Florence Renewable Energies ed Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio. Il contest ha ricevuto anche il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica, della Regione Lombardia, del Comune di Giussago, del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, di Legambiente, della SITdA – Società Italiana della Tecnologia dell’Architettura. Il concorso internazionale si inserisce nella Rete Nazionale Agrivoltaico Sostenibile, l’iniziativa sostenuta da ENEA per creare una rete nazionale per promuovere conoscenze e scambio di buone pratiche per lo sviluppo e la diffusione dei sistemi agrivoltaici.

Il concorso si inserisce nel quadro della transizione energetica del nostro Paese. Alessandra Scognamiglio, coordinatrice della Task Force Agrivoltaico Sostenibile ENEA e ideatrice del progetto ha dichiarato che: “Nel quadro della transizione energetica l’impiego di grandi impianti fotovoltaici a terra costituisce una soluzione imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi fissati a scala nazionale dai vari Paesi”.

Prosegue Scognamiglio: “In questo contesto l’agrivoltaico può costituire una possibile risposta, massimizzando l’impiego del suolo al fine di generare energia e cibo simultaneamente, per una trasformazione sempre più sostenibile del paesaggio, creare delle sinergie tra incremento delle fonti rinnovabili, rispetto del paesaggio e pratiche agricole appropriate, affinché la transizione energetica avvenga nel quadro di una complessiva transizione ecologica e dunque culturale, in cui ‘utile’ e ‘bello’ possono coincidere”.

I vincitori del contest hanno avuto l’opportunità di ottenere l’incarico per la realizzazione del progetto. Premi anche per il secondo e terzo progetto classificato: 5000€ per il secondo classificato messi a disposizione dall’azienda Solarelit, mentre il terzo progetto riceverà un rimborso spese di 3000€ messo a disposizione da REM TEC.

Se al primo posto abbiamo visto trionfare il progetto di StudioAlami, la medaglia d’argento è andata al progetto Arising landscapes di Agata Buscemi di B2B Arquitectura realizzato con Giuseppe Allegra, Francesca Ibañez Ros, Salvatore Inguanta, Gibilaro Tommaso, Jordi Bellmunt I Chiva, Francesc Xavier Mayor Farguell e Laura Rovira Pigem.

Il terzo progetto classificato è Energy tracks: a green-blue energy infrastructure for the productive landscapes of the future di Andreas Otto Kipar (LAND Italia Srl), ndrea Balestrini (LAND Italia)  Riccardo Battisti (Ambiente Italia), Maria Berrini (Ambiente Italia), Valerio Bozzoli Parasacchi (LAND Italia), Maria Chiara Lazzari (Ambiente Italia), Davide Pallotta (LAND Italia), Matteo Pedaso (LAND Italia), Graziano Pipolo (PIERREQUADRO), Lorenzo Corrado Pirosa (LAND Italia), Giovanni Sala (LAND Italia), Antonio Gino Siciliano (Ambiente Italia) e Chiara Maria Elena Wolter (Ambiente Italia).

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