Il Parlamento adotta gli obiettivi ambientali dell’UE fino al 2030

L’UE svilupperà un quadro vincolante per monitorare i progressi degli Stati membri verso la graduale eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili e ne fisserà la scadenza in linea con l’obiettivo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. Sarà inoltre sviluppata una nuova metodologia per identificare altri sussidi dannosi per l’ambiente entro il 2023

Il Parlamento adotta gli obiettivi ambientali dell'UE fino al 2030

I deputati del parlamento europeo hanno confermato questa mattina – con 553 voti favorevoli, 130 contrari e 7 astenuti -l’accordo raggiunto con il Consiglio nel dicembre 2021 sull’ottavo programma d’azione ambientale dell’Unione (PAA), con gli obiettivi ambientali dell’UE fino al 2030, per guidare e accelerare la transizione dell’UE verso un’economia a 0 emissioni, pulita, circolare, coerente con il Green Deal europeo.

I sei obiettivi prioritari da raggiungere entro il 2030

  • Mitigazione del cambiamento climatico per raggiungere la riduzione delle emissioni di gas serra nel 2030, verso la neutralità climatica al 2050 (Legge sul Clima);
  • Adattamento al cambiamento climatico;
  • Investire per il passaggio alla “Wellbeing Economy” (economia del benessere), che restituisca al pianeta più di quanto prende e non sia focalizzata solo sul PIL;
  • Perseguire l’inquinamento zero, anche in relazione alle sostanze chimiche dannose;
  • Proteggere, preservare e ripristinare la biodiversità;
  • Ridurre significativamente le principali pressioni ambientali legate ai materiali europei e all’impronta dei materiali e dei consumi, anche (eventualmente) attraverso gli obiettivi di riduzione europei 2030.

Eliminazione graduale dei combustibili fossili e dei sussidi dannosi per l’ambiente

L’UE formalizzerà un quadro legislativo vincolante per monitorare i progressi degli Stati membri verso la graduale eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili. Dovrebbe anche fissare una scadenza per tagliare tutti gli aiuti pubblici a queste fonti di energia dannose per l’ambiente, in linea con l’obiettivo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.

Entro il 2023, la Commissione presenterà una metodologia per identificare altri sussidi dannosi per l’ambiente verso la loro graduale eliminazione.

La Commissione controllerà e riferirà annualmente sui progressi compiuti dall’UE e dai singoli Stati membri nel raggiungimento degli obiettivi prioritari. Nel caso in cui la revisione intermedia dei progressi (entro il 31 marzo 2024) stabilisca che sia necessario fare di più per raggiungere gli obiettivi prioritari entro il 2030, la Commissione presenterà una proposta legislativa con iniziative aggiuntive.

Il testo giuridico sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE  ed entrerà in vigore 20 giorni dopo.

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