Nuovi pannelli fotovoltaici dal riciclo di quelli a fine vita

Il progetto Ue PHOTORAMA, cui partecipano anche ENEA ed Enel Green Power, ha l’obiettivo, in ottica di economia circolare, di massimizzare il recupero delle materie prime dei pannelli fotovoltaici a fine vita per realizzarne di nuovi.

Nuovi pannelli fotovoltaici dal riciclo di quelli a fine vita

Una filiera virtuosa per la realizzazione di nuovi pannelli fotovoltaici utilizzando il più possibile, in ottica di economia circolare, i materiali dei pannelli a fine vita. Perché se è vero il fotovoltaico fornisce energia pulita e a 0 emissioni, non si deve dimenticare che la vita utile di un pannello è di max 30 anni e che il recupero di tutti i componenti è un processo coerente con la transizione richiesta dal Green New Deal.

E’ questo l’obiettivo del progetto Ue PHOTORAMA finanziato nell’ambito del programma Horizon2020 con 8,4 milioni di euro , per il periodo 2021-2024, che vede anche la partecipazione di ENEA ed Enel Green Power tra i 13 tra istituti di ricerca e aziende coinvolte.

Photorama: Nuovi pannelli fotovoltaici dal riciclo di quelli a fine vita

Grazie all’innovativa tecnologia sviluppata, per la prima volta si potrà recuperare quasi il 100% dei materiali dei pannelli fotovoltaici a fine vita, con un grado di purezza mai raggiunto prima, spiega Massimo Izzi, responsabile per ENEA del progetto PHOTORAMA e ricercatore del Laboratorio Ingegneria per l’Industria Fotovoltaica. In questo modo, tra i molti vantaggi, diminuirebbe la dipendenza dell’Europa dalle importazioni di materie prime critiche.

Enea in particolare studierà l’eco design dei pannelli fotovoltaici così da sviluppare una tecnologia produttiva che faciliti il riciclo del modulo e dei suoi componenti. Enel Green Power valuterà la migliore tecnologia del riciclo validando l’uso di componenti prodotte con materie prime recuperate, aumentando la circolarità dei moduli della fabbrica 3SUN di Catania.

La nuova tecnologia di delaminazione utilizzata permetterà di dividere in modo efficiente le celle solari dalla lastra di vetro, i materiali saranno recuperati grazie a specifici e innovativi processi chimico-fisici, senza che si debbano triturare i moduli fotovoltaici, come avviene attualmente. In questo modo non si sprecherà nessun materiale di alto valore, come l’alluminio e il vetro e saranno recuperati tutti i metalli, anche quelli preziosi  (processo di “up-cycling”).

Si tratta di un mercato dal grande potenziale, basti pensare che, secondo il Rapporto di Irena “End of Life: Solar Photovoltaic Panels”, entro il 2050 dal riciclo e riconversione dei pannelli solari fotovoltaici a fine vita, si può sbloccare uno stock stimato di 78 milioni di tonnellate di materie prime e altri componenti di valore. Se completamente reimmesso nell’economia, il valore del materiale recuperato potrebbe superare i 15 miliardi di dollari entro il 2050.

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