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In occasione del SolarPower Summit, SolarPower Europe ha pubblicato la propria valutazione dei Piani nazionali per l’energia e il clima dei 27 Stati membri dell’UE, in 7 aree diverse fondamentali per la diffusione dell’energia fotovoltaica: obiettivi del FV, aste, procedure amministrative, proumers, contratti di acquisto di energia, flessibilità e stoccaggio, integrazione della rete. Ricordiamo che i PNIEC rappresentano il quadro di riferimento per i target climatici ed energetici, delineano le politiche e le misure per raggiungere l’obiettivo del 32% di energie rinnovabili entro il 2030. I NECPs sono cruciali per il settore solare europeo, in quanto ogni stato membro stabilisce obiettivi specifici per la diffusione dell’energia fotovoltaica, definendo le strategie per il suo raggiungimento. I Piani nazionali per l’energia e il clima confermano il brillante futuro del solare in Europa, nel complesso sono infatti previsti 209 GW di nuova capacità fotovoltaica solare entro il 2030, ovvero 19 GW all’anno. Il solare continuerà ad essere la tecnologia di generazione di energia più installata in Europa tra il 2020 e il 2030, insieme all’energia eolica e contribuirà a superare l’obiettivo di energia rinnovabile per il 2030, raggiungendo una percentuale tra il 33,1 e il 33,7% entro il 2030. Tuttavia, sottolinea SolarPower, il pieno potenziale del solare in Europa non è ancora stato raggiunto e sono necessari ulteriori investimenti. I 19 GW di nuova capacità annuale sono inferiori ai possibili sviluppi di mercato stimati da SolarPower Europe nel suo ultimo Global Market Outlook nello Scenario Medio, che ha rilevato una media di quasi 24 GW di energia solare aggiunta annualmente in Europa entro il 2024. Naomi Chevillard, Senior Policy Advisor di SolarPower Europe, ha commentato: “Rispetto alle bozze del 2019, i NECP finali sono migliorati e delineano un piano ambizioso per raggiungere e superare l’obiettivo del 32% di energie rinnovabili. Tuttavia, se vogliamo rimanere sulla strada della neutralità climatica dobbiamo andare molto oltre, prevedendo almeno il 38-40% di energia rinnovabile nel mix entro il 2030, coerentemente con la valutazione della Commissione Europea. Per raggiungere questo obiettivo, sarà fondamentale sbloccare l’enorme potenziale del solare in Europa”. Raffaele Rossi, Policy Analyst di SolarPower Europe, ha aggiunto che anche se i NECP finali mostrano che gli Stati membri dell’UE si stanno muovendo nella giusta direzione per raggiungere gli obiettivi delle energie rinnovabili, “la nostra analisi evidenzia che in alcuni casi non ci sono sufficienti informazioni sui quadri normativi. Tra le questioni chiave identificate da SolarPower Europe vi sono la mancanza di visibilità sulle aste solari e l’assenza di misure per semplificare le procedure amministrative. Obiettivi ambiziosi devono essere sostenuti da un solido quadro normativo, in grado di fornire la necessaria visibilità agli investitori. L’eliminazione delle barriere normative darà impulso al mercato solare in Europa e libererà mezzo milione di posti di lavoro entro il 2030, la maggior parte dei quali sarà nel segmento del fotovoltaico su tetto ad alta intensità di manodopera, e potrebbe innescare nuove attività produttive lungo l’intera catena del valore del solare”. Tra le “buone pratiche” dei PNIEC, SolarPower segnala il piano dei Paesi Bassi di raggiungere 27 GW di capacità solare entro il 2030 con un obiettivo di generazione di 10 TWh da fonti rinnovabili su piccola scala, il piano globale dell’Italia per la semplificazione delle procedure amministrative, la Danimarca che mira a raggiungere il 100% di elettricità FER entro il 2030 e i piani specifici di 14 stati membri per lo sviluppo del prosumer. Entro cinque anni in Europa il fotovoltaico diventerà la prima fonte di energia Intervenendo al SolarPower Summit il direttore dell’IEA Fatih Birol ha anticipato alcuni dei dati del prossimo “World Energy Outlook 2020”, che verrà pubblicato il 13 ottobre, e stima che il solare diventerà la più grande fonte di energia in Europa – in termini di capacità – entro il 2025. “I nostri numeri dimostrano che se l’Europa riuscirà a raggiungere l’obiettivo net-zero, entro cinque anni il solare sarà la prima fonte di energia elettrica in Europa. L’energia pulita deve essere al centro della ripresa economica globale, in quanto offre una soluzione alle crisi economiche e climatiche. Il solare è stato essenziale nell’offrire resilienza durante la pandemia, e con il quadro dell’European Green Deal, l’Europa può guidare il mondo nello sviluppo di tecnologie solari e rinnovabili”. Condividi Commenta questa notizia
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