Pre-Cop26 al via a Milano. Draghi ai giovani: “Avete ragione a chiedere una responsabilizzazione”

Ha avuto ufficialmente inizio oggi al MiCo di Milano la Pre-Cop26, l’ultima riunione ministeriale nel corso della quale verranno esaminati alcuni temi in vista della Cop 26, la Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite, che si terrà a Glasgow nella prima metà di novembre. All’apertura del summit il premier Mario Draghi che prima dell’evento ha incontrato le attiviste ambientali Greta Thunberg, Vanessa Nakate e Martina Comparelli.

Pre-Cop26 al via a Milano. Servono misure concrete per il pianetaLa Pre-cop26 si terrà al MiCo fino a sabato 2 ottobre in preparazione alla conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite, chiamando a raccolta i ministri dell’ambiente e dell’energia di un gruppo selezionato di Paesi con lo scopo di trattare alcuni temi chiave e aspetti politici per facilitare i lavori che avranno luogo a Glasgow.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto sottolineando l’importanza di affrontare in maniera tempestiva il problema del cambiamento climatico, per non dover pagare “un prezzo più alto per il disastro climatico che avverrà.” Si è poi espresso in merito al periodo delicato che il mondo si è trovato a vivere, e nel quale siamo tutt’ora, definendo la pandemia come un’opportunità per spingere i Paesi ad adottare le giuste misure al fine di contrastare il cambiamento climatico e sostenere le famiglie in difficoltà.

Queste le sue parole: “La pandemia ed i cambiamenti climatici hanno contribuito a spingere quasi 100 milioni persone in povertà estrema, portando il totale a 730 milioni. La crisi climatica, la crisi sanitaria e quella alimentare sono strettamente correlate. Per affrontare tutte queste crisi, dobbiamo agire più velocemente – molto più velocemente – e con più efficacia.”

Da parte sua l’Italia ha destinato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il 40% dei fondi allo sviluppo e all’incremento della transizione energetica, conscia della necessità di dover aumentare le rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e puntare sulla mobilità sostenibile.

Non è mancata, poi, una risposta alle dure parole lanciate da Greta Thunberg nei giorni scorsi, nel corso di Youth4Climate: “Quando ci accusate di fare solo bla bla bla, dovete ricordare che a volte il bla bla bla è un modo per nasconderci dietro la nostra incapacità di implementare delle azioni. Ma quando si parla di cambiamenti, è utile convincere tutti del bisogno di quelle azioni. È utile convincere che non sono slogan creati in situazioni fittizie, ma numeri di studi scientifici. I cittadini devono essere convinti di questo”.

Ma ha aggiunto: “Questa generazione la vostra generazione, è la più minacciata dai cambiamenti climatici. Avete ragione a chiedere una responsabilizzazione, a chiedere un cambiamento”.

Il WWF apprezza l’intervento di Draghi alla Pre-Cop26

Il WWF ha espresso apprezzamenti per i toni e l’impegno dimostrati dal Presidente del Consiglio Draghi nel corso dell’intervento di stamane in occasione della Pre-Cop26. La speranza è quella di vedere l’Italia assumere una posizione decisa nei confronti della transizione ecologica, rispondendo con azioni concrete alle richieste dei giovani.

In occasione della COP26 il WWF ha realizzato un manifesto all’interno del quale sono riportate cinque priorità chiave da raggiungere:

  1. Iniziare a decarbonizzare ora e velocemente
  2. Agire sulle soluzioni basate sulla natura. E’ necessario per proteggere, ripristinare e gestire in modo sostenibile gli ecosistemi terrestri e oceanici al fine di combattere il cambiamento climatico
  3. Aiutare la natura e le persone ad adattarsi. Per raggiungere questo obiettivo è necessario l’intervento dei governi, che hanno il compito di aiutare urgentemente le persone più vulnerabili e gli ecosistemi vitali ad adattarsi e costruire la resilienza
  4. Finanziare il futuro. Bisogna fornire finanziamenti per il clima a coloro che ne hanno bisogno per sopravvivere e mantenere le promesse di finanziamento sancite dall’accordo di Parigi; inoltre, vi è la necessità di concordare un nuovo obiettivo post-2025 per finanziamento pubblico per il clima alla COP26 e di allineare i flussi finanziari del settore privato con gli obiettivi climatici internazionali, eliminando gradualmente i sussidi dannosi.
  5. Passiamo finalmente all’attuazione. L’obiettivo finale è “carbonio zero entro la metà del secolo”, ma per conseguirlo l’azione deve iniziare ora! Il focus primario deve essere sulla riduzione delle emissioni piuttosto che su compensazioni o tecnologie non sperimentate o non dimostrate.

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