Asilo nido “verde”



A Cologno Monzese (MI) l’Amministrazione comunale ha avviato dal 2007 la realizzazione di un nuovo asilo nido per 60 bambini, prevedendo la parziale riconversione dell’edificio situato in Via Cesare Battisti, occupato fino a pochi anni fa dall’omonima scuola media.
Questa porzione di edificio esistente viene completata da una nuova struttura concepita come spazio di connessione delle due ali, che delimita un ampio cortile interno.
La scelta di localizzare proprio in questo edificio il nuovo asilo nido è dovuta alla posizione logistica e strategica dell’area rispetto al bacino di utenza da servire.
Il progetto di ristrutturazione e di ampliamento avviato dal comune di Cologno Monzese risponde quindi all’esigenza di dar vita a un Polo Territoriale per la prima infanzia, in cui l’asilo nido verrà arricchito e integrato da servizi quali un centro per la famiglia/ludoteca e un centro di documentazione e formazione.
A livello architettonico-compositivo, l’edificio è stato caratterizzato morfologicamente attraverso la ricerca di una forma particolarmente riconoscibile dalla giovane utenza, al fine di connotarne la funzione specifica. Per questo, la copertura in zinco-rame-titanio a curvatura variabile attribuisce al nuovo edificio una forma sinuosa particolarmente percepibile e attraente per i bambini.

Scelte progettuali precise per raggiungere la classe A+
La particolarità di questa struttura risiede nell’attenzione al risparmio energetico che si traduce nel rispetto dell’ambiente e in una sensibile riduzione dei costi di gestione della stessa.
La progettazione impiantistica e dell’involucro edilizio è stata infatti condotta in conformità con le prescrizioni introdotte dai D-Lgs- 192 e 311 apportando, rispetto ai parametri energetici prescritti, ulteriori migliorie per ridurre significativamente l’indice dei consumi.
Nello specifico si è predisposto un involucro edilizio particolarmente isolato che limita, rispetto agli standard in uso, le dispersioni termiche.
Le soluzioni adottate per la coibentazione dell’involucro sono molteplici.
La copertura con struttura in legno lamellare è costituita da 24 cm di lana di roccia in multistrato.
L’isolamento del primo solaio è realizzato mediante l’impiego di pannelli ad altissima resistenza a compressione posati in doppio strato, mentre l’isolamento delle chiusure perimetrali è ottenuto adottando un sistema a cappotto di spessore 20 cm per la parte nuova e una controparete interna, anch’essa di spessore 20 cm, per la parte esistente.
Inoltre, per favorire l’abbattimento dei consumi delle fonti tradizionali di combustibile, si è fatto ricorso a una serie di accorgimenti impiantistici, tra cui la realizzazione di un impianto geotermico a servizio di una serie di pompe di calore alimentate attraverso un impianto fotovoltaico posto in copertura.
La soluzione progettuale si basa sulla ricerca del giusto equilibrio tra la miglior funzionalità dell’edificio e il contenimento dell’impatto ambientale e territoriale.
Il progetto è finalizzato all’ottenimento di una struttura pubblica connotata da un alto livello qualitativo e prestazionale, che favorisca l’ottimizzazione dei consumi con fonti energetiche tradizionali, la riduzione dell’inquinamento ambientale, il raggiungimento del comfort abitativo per i bambini, i familiari e gli operatori, nell’ottica di accrescimento della “qualità percepita” degli utenti.
Anche nella scelta tipologica dei materiali e delle tecnologie costruttive e impiantistiche si è deciso di seguire la linea della compatibilità ambientale.
L’edificio, valutato secondo la procedura CENED, rientra in una categoria di eccellenza (Classe A+).



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