Biodilizia e legno per la scuola di via Strozzi a Milano



In via di realizzazione a Milano una scuola innovativa e aperta al contesto urbano, caratterizzata da legno, ampie aree verdi, fotovoltaico e tecnologia domotica

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La nuova scuola in via di realizzazione in via via Strozzi, nel quartiere Lorenteggio di Milano, si trova in una zona interessata da importanti interventi di riqualificazione edilizia. Si tratta di un progetto in bioedilizia di legno, voluto dal Comune di Milano con un contributo finanziario statale, sviluppato a partire dalle nuove linee guida per l’edilizia scolastica varate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e agli studi dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca (INDIRE), utilizzando criteri e procedure ambientali per l’ottenimento della certificazione LEED Platinum.

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Quello della nuova scuola di via Strozzi è un intervento urbano di riqualificazione edilizia complesso ed integrato, realizzato intorno al tema dell’inclusione sociale e del risparmio energetico, che rinnovi il concetto di semplice apprendimento, attraverso l’articolazione di una scuola aperta e dinamica, che ha l’obiettivo di dare nuova vita al tessuto urbano.

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Il nuovo istituto nasce da un intervento di demolizione e ricostruzione della scuola secondaria di primo grado ‘Cardarelli’ che è stata chiusa per la massiccia presenza di amianto nel giugno del 2012.

Il progetto

Il complesso si sviluppa su tre piani fuori terra e comprende oltre agli spazi scolastici aree funzionanti e aperte anche in orario extrascolastico come la palestra, l’auditorium, la biblioteca e gli spazi all’aperto.

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Per rispondere all’obiettivo di assicurare sostenibilità ambientale e risparmio energetico, assecondando anche le necessità richiesta dalla committenza di flessibilità nella gestione futura dell’edificio, è stata realizzata una progettazione integrata di involucro e impianti con l’obbiettivo di individuare soluzioni evolute e sinergiche sviluppate anche mediante l’utilizzo della tecnologia BIM. Tale processo di progettazione integrata ha coinvolto sin dalla fase preliminare tutti i soggetti che collaborano attivamente e in modo coordinato alla stesura dello stesso.

La distribuzione degli spazi si dirama da una ‘hall’ centrale, una piazza la cui copertura esterna è lasciata a giardino, concepita come ulteriore luogo di socializzazione e ricreazione. Molte le zone verdi, sia all’interno che all’esterno della struttura, compresa una dedicata agli orti, funzionale allo studio della botanica come alla sensibilizzazione ai temi di tutela ambientale.

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BIM e legno strutturale

Il coordinamento interdisciplinare rappresenta una caratteristica peculiare del progetto proposto in quanto il modello viene sviluppato in ambiente BIM sia in fase definitiva che in fase esecutiva ed è quindi sottoposto a verifica continua e contemporanea da parte di tutti i progettisti.

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Il progetto proposto prevede la completa realizzazione in ambiente tridimensionale BIM e la conseguente possibilità di verificare in modo coordinato tra Ingegnere Meccanico e Strutturale tutti i passaggi impiantistici, inserendo gli apparati tecnologici all’interno di un unico modello.

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Contemporaneamente alla definizione dei volumi architettonici sono state studiate le principali componenti strutturali. Inoltre le diverse scelte tecniche sono state definite considerando una possibile futura riorganizzazione interna dei locali per destinazioni d’uso alternative (uffici, centro civico, spazio espositivo, etc). Tale decisione ha determinato scelte progettuali importanti come l’utilizzo di solai pieni piuttosto che un più economico travi e tavolato per guadagnare più spazio possibile a soffitto e la previsione già in questa fase di vani porta nelle parti strutturali verticali per una futura suddivisione degli spazi interni. Sono state studiate, pertanto, tutte le forometrie da inserire sulle pareti Xlam, dimensionate in base al passaggio degli impianti.
La tecnologia costruttiva scelta è quella dei pannelli “Xlam” attraverso la realizzazione delle strutture verticali e orizzontali esclusivamente con sistemi a secco che non prevedono quindi l’uso di cemento. In questo modo viene ottimizzata l’efficienza in fase di realizzazione e si assicura alto comfort interno e un’ottima qualità ambientale, minimizzando le quantità dei materiali e privilegiando quelli riciclabili e biocompatibili.

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Bioclimatica

La forma del fabbricato e il disegno delle superfici opache e vetrate sono state studiate per migliorare lo sfruttamento passivo della risorsa solare, proprio per questo pareti opache altamente isolanti sono state poste a protezione della facciata Nord mentre le facciate continue ad Est e Ovest facilitano il passaggio di luce naturale e calore. Una serie di frangisole a lamelle garantisce la protezione dell’edificio dall’eccessivo surriscaldamento e diminuisce l’introspezione sui locali della scuola.

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In copertura sono installati un impianto fotovoltaico e uno solare termico che garantiscono la massimizzazione dello sfruttamento dell’energia solare anche in inverno quando è massimo il consumo per il riscaldamento ed acqua calda sanitaria, con una diminuzione dei costi in bolletta.
Sistemi di schermatura fissa lasciano entrare la luce diffusa, evitando l’abbagliamento degli studenti nelle classi e schermando nelle ore più calde dai raggi diretti.
Il ricambio d’aria è invece affidato a centrali di trattamento aria di ultima generazione dotate di recupero di calore, filtrazione ad alta efficienza e meccanismi di freecooling.

Automazione e controllo

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Il progetto del nuovo edificio rappresenta un modello di progettazione ecosostenibile e di efficienza energetica, proprio per questo sono stati resi evidenti ed accessibili tutti i caratteri peculiari del progetto, anche quelli che spesso restano “nascosti” perché relativi al sistema impiantistico e di gestione dei consumi.
All’ingresso della scuola verrà infatti allestita un’area dedicata alla sensibilizzazione degli studenti dove i ragazzi troveranno un monitor touch screen dove potranno vedere in tempo reale le informazioni relative alla scuola.

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La gestione Building Automation si occuperà della gestione automatica di tutti gli impianti presenti nell’edifico, della contabilizzazione e ripartizione dei consumi e di semplificare in generale tutte le operazioni di gestione e manutenzione.
Gli impianti di ventilazione e condizionamento, come quelli di illuminazione, reagiranno alla presenza di persone negli ambienti riducendo l’immissione di aria esterna e modificando il set point di condizionamento.
La contabilizzazione aiuterà a monitorare e controllare i consumi del fabbricato, favorirà le operazioni di messa a punto della regolazione stessa e consentirà la pianificazione di interventi di manutenzione straordinaria. In questo modo le performance energetiche del fabbricato saranno tracciabili e mantenibili durante l’intera vita del fabbricato assicurando la massima classificazione energetica del sistema BACS.



Tema Tecnico

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