CasaCrema+



Il progetto di housing sociale CasaCrema+ (90 appartamenti di 95,75 e 65 mq., servizi di vicinato e scuola materna per 140 bambini per un totale di circa 8.000 mq.) è un unico organismo costituito da tre distinti blocchi edilizi, due residenziali, a Nord e a Sud alti 4 piani fuori terra, e uno centrale alto un piano solo costituito dalla scuola materna caratterizzata da un tetto verde inclinato non praticabile che funge da cerniera per permettere l’ideale continuità di tutto il lotto.
I tre blocchi edilizi sono articolati tra loro e orientati sull’asse nord-sud in modo da offrire alla residenza, compatibilmente alla forma del lotto, il miglior orientamento possibile in termini di irraggiamento solare, di vista e il riscontro d’aria su almeno 2 lati ad ogni unità abitativa.
La peculiarità dell’asilo è il suo essere al tempo stesso edificio e paesaggio.
L’edificio è collocato al centro del lotto tra i due blocchi residenziali sopra il piano interrato dei parcheggi e con una copertura verde. E’ costituito da 3 blocchi funzionali (2 di aule e 1 di servizi) e da uno spazio connettivo per le attività di gruppo e mensa collegato al giardino dei giochi dei bambini.
La continuità del lotto e la separazione dei percorsi protetti viene perseguita anche con la realizzazione di una pista ciclabile.
Il fabbricato residenziale posto a nord ha una forma articolata a “L” rivolta verso la piazza pedonale pubblica ribassata di 50 cm rispetto al filo della strada perimetrale e da questa raggiungibile con scalinate e rampe ciclabili e carrabili (solo per i mezzi di servizio) per permettere l’allestimento di eventi temporanei da realizzare nella piazza realizzate in corrispondenza all’ ingresso a nord.
Questo è lo spazio dei negozi, delle edicole, dei bar, del gioco “urbano”, dell’interazione sociale con incontri, mercatini, feste, momenti di aggregazione, etc.
Il disegno del verde del parco, prevede un ideale cannocchiale alberato tra le residenze e i percorsi seguono lo stesso andamento assiale nord-sud degli edifici in un verde prevalentemente sistemato a prato e cespugli che si articola nel “prato” in quota sopra all’asilo.
Il piano terra del blocco nord ospita i tre corpi scala, le attività commerciali e i servizi di vicinato comuni. L’accesso e l’uscita carrabile ai parcheggi sotterranei è garantito da una rampa a doppio senso di marcia sul lato est della piazza pedonale.
Il livello sotterraneo a parcheggi della piazza si estende fin sotto l’asilo ed ospita oltre ai parcheggi anche le cantine delle residenze del blocco nord e i locali tecnologici comuni all’insediamento.
Due corpi scala aperti posti agli angoli della piastra parcheggi ne permettono la massima fruibilità anche da parte degli abitanti del lotto sud che non è dotato, per motivi di costi, di un proprio piano interrato per i parcheggi ma solo di tre blocchi distinti di cantine.
Il fabbricato residenziale a sud anch’esso dotato di tre corpi scale ha una forma più allungata e una tipologia più in linea pur sempre articolata a causa dell’irregolare configurazione del lotto.
L’andamento irregolare dei due fabbricati residenziali genera spazi aperti privati di pertinenza (giardini ai piani terra, logge e terrazzi) e spazi aperti comuni in quota (terrazze di copertura praticabili).
Questo concetto di dinamismo e flessibilità è fondamentale per ottenere la massima caratterizzazione e personalizzazione degli spazi abitativi e rompere la tipica monotonia e afasia dell’ edilizia sociale corrente.
Queste soluzioni morfologiche (date anche dal diverso uso dei materiali, dei colori e dal trattamento dei prospetti) e tipologiche (con possibilità di operare alcune scelte nella fruizione degli spazi) si propongono di accogliere i nuovi bisogni e le forme di adattamento a stili di vita che si sono mutati nel tempo recente per le famiglie (ad esempio la previsione di spazi privati aperti, coperti o scoperti, per tutti gli appartamenti, ecc.).
La grande varietà e diversità degli esterni è tesa a far sì che si instauri un processo di “identificazione e appropriazione” dell’utente con la propria cellula abitativa.
Questa varietà è compensata in termini di costi da un impianto strutturale regolare e modulare e da una totale omogeneità e standardizzazione delle finiture interne degli appartamenti.

Efficienza energetica
Il miglioramento dell’efficienza energetica è stato raggiunto ottimizzando l’efficienza del sistema edificio-impianto nel suo complesso: le caratteristiche termofisiche degli elementi che costituiscono l’involucro garantiscono bassi valori di trasmittanza con particolare attenzione all’attenuazione dei ponti termici in fase progettuale ed esecutiva ed alla scelta di un sistema impiantistico ad alta efficienza abbinato alla ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore.
La trasmittanza dell’involucro ha raggiunto valori molto ridotti grazie all’utilizzo di materiali ad alte prestazioni energetiche: le murature perimetrali realizzate con blocchi di 42 cm in calcestruzzo cellulare raggiungono uno spessore di 46 cm e
trasmittanze pari a 0,22 W/m2K, gli infissi, realizzati con triplivetri bassoemissivi 8/9-12-4+12+6/7 mm, arrivano a valori medi di trasmittanza pari 1,4 W/m2K, in entrambi i casi i valori sono inferiori ai limiti di legge. I ponti termici in corrispondenza degli elementi strutturali e delle solette dei balconi sono stati tutti trattati ed attenuati.
L’isolamento dell’edificio e la sua bassa permeabilità all’aria, ha reso opportuna l’installazione di un impianto di ventilazione meccanica controllata a cui sono stati abbinati dei recuperatori di calore con una resa termica di progetto pari all’88% circa.
L’applicazione di un impianto di trattamento dell’aria consente l’abbattimento dell’inquinamento indoor, presente in alte percentuali in involucri di tal genere e riduce le dispersioni correlate alla ventilazione degli ambienti. L’efficienza termica dell’involucro e l’impianto di ventilazione forzata, portano a un sovracosto di costruzione stimato intorno al 10%.
Per la produzione di energia termica ed elettrica si è optato per un Sistema Ponderato di Produzione di Energia, dal quale si ottiene energia elettrica, termica. Queste energie si produrranno mediante la combinazione di un cogeneratore (alimentato a gas metano) con unità di pompa di calore di tipo geotermico alimentata ad acqua calda.
Quest’ ultima verrà alimentata dal cogeneratore e da uno scambiatore del teleriscaldamento.
La poca energia elettrica necessaria al funzionamento dei componenti del sistema (pompe) verrà fornita dal sistema stesso. Con tali accorgimenti il sistema pertanto è in grado di garantire la massima sicurezza di funzionamento.
L’energia necessaria per gli impianti di climatizzazione invernale verrà prodotta medianteutilizzo di una pompa di calore geotermica alimentata ad acqua calda a 85°C, mentre la produzione di acqua calda sanitaria ad alta temperatura avverrà
mediante il cogeneratore e gli scambiatori di calore del teleriscaldamento, della potenzialità di 250 kW termici totali.
L’acqua calda per l’alimentazione della pompa di calore geotermica verrà prodotta da un cogeneratore della capacità di 30 kW elettrici e 58 kW termici (temperatura fumi 120°C) e da uno scambiatore di calore di potenza di circa 250 Kw dei quali ne verranno sfruttati 79Kw per garantire l’energia necessaria per la climatizzazione invernale oltre che alla produzione di acqua calda sanitaria.
La potenza dello scambiatore verrà sfruttata a pieno nei periodi di fabbisogno di picco o per sostituire la pompa di calore ad acqua calda nel caso di fermo per manutenzione Tale impianto risulta essere ad altissima efficienza e in grado di ridurre notevolmente il consumo in termini di energia primaria. A completamento del sistema impiantistico si è scelto come terminali di emissione i pannelli radianti a pavimento e scalda salviette nei bagni.
Il sistema di emissione e il sistema di regolazione scelti garantiscono un buona efficienza e un ottimo comfort abitativo.
La vendita dell’energia elettrica prodotta dal sistema produrrà un risparmio tale che ridurrà drasticamente il costo dell’energia termica della struttura.
La certificazione del progetto effettuata da un esperto indipendente sulla base del progetto esecutivo ha evidenziato un fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento inferiore a 6,9 kWh/m2a che colloca entrambi gli edifici residenziali in Classe A+, con modello di calcolo Cened in continuo.



Tema Tecnico

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