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Edificio come macchina eco-efficiente con l’obiettivo della Certificazione LEED. La multinazionale malese che opera nel settore degli oli lubrificanti per il settore automobilistico e industriale, con sede in 23 Paesi del mondo, ha deciso di raggruppare ed ampliare le attività di ricerca in un nuovo complesso ubicato nel comune di Santena, il Centro Ricerche Petronas, su un lotto di terreno di circa 80.000 mq. adiacente all’attuale stabilimento produttivo. La posa della prima pietra è avvenuta il 28 gennaio 2016. Obiettivo principale della progetto, firmato dallo studio 967 Architetti Associati e F&M Ingegneria, in collaborazione con lo studio inglese di Broadway Malyan, è stato quello di formulare una proposta architettonica poco impattante, in armonia con il contesto circostante che consiste prevalentemente in coltivazioni agricole. Il disegno dei campi coltivati, visti dall’alto, è un segno significativo del tessuto paesaggistico circostante. Il progetto cerca di riproporre questo disegno in maniera innovativa, avvolgendo l’involucro dell’edificio con un rivestimento colorato in asse con le linee dei campi, adattandolo alla forma dell’edificio. Un involucro con l’utilizzo di cromatismi naturali dona al nuovo Centro Ricerche Petronas un’immagine certamente distintiva ma in armonia con l’ambiente. Pur trattandosi di un edificio di chiara impostazione tecnologica, i progettisti hanno cercato di caratterizzare il complesso con un equilibrio di forme, prestando grande attenzione ai moduli di facciata che si rincorrono dalla palazzina uffici fino al capannone industriale, alla partitura tra parti cieche e parti vetrate e all’utilizzo di una gamma cromatica di pochi e semplici materiali che rimandano alla tonalità dell’ambiente circostante ed alla materia prima lavorata dall’azienda. Il complesso edilizio, che si sviluppa su una superficie complessiva di 17.000 mq, si compone di due corpi di fabbrica interconnessi, l’uno con prevalenza di attività ad uso ufficio, l’altro con attività di tipo prevalentemente industriale. Il progetto e la realizzazione di un centro ricerche non può però prescindere, per le sue caratteristiche tecniche, dalla valutazione del suo impatto sull’ambiente. Le risorse che impiega per la sua realizzazione, l’utilizzo di materie prime, il comfort che deve assicurare agli utenti, l’energia che consuma per il suo funzionamento e per le sue attività sono fattori oggetto di valutazione primaria. L’edificio deve essere pensato quindi, prima di ogni altra valenza, come una macchina dal minor impatto possibile, o in altri termini eco-efficiente, viste le sue peculiarità prestazionali. La progettazione preliminare del nuovo Centro Direzionale è stata quindi da subito orientata ad un approccio che valutasse tutti gli aspetti possibili e che avesse l’obiettivo di una certificazione globale, quale quella attualmente riconducibile alla certificazione LEED. L’ ingresso principale all’edificio è situato lungo l’asse che divide le due ali del complesso: quella Ovest ospita i laboratori, le aree tecniche, le celle prova e l’officina mentre quella Est contiene l’auditorium, l’aera espositiva, gli uffici al servizio dei laboratori ed il ristorante aziendale, insieme alle funzioni di sicurezza e sorveglianza. Il nuovo centro R&D Petronas, sfruttando i freni elettrici utilizzati nelle celle prova, converte l’energia meccanica prodotta durante il test in energia elettrica, con una rigenerazione stimata di circa 1,6 MW. Questa energia verrà quindi riutilizzata all’interno dell’impianto oppure ceduta alla rete, aggiungendo così un ulteriore plus tecnologico ad un’impiantistica tecnologicamente all’avanguardia. Tema Tecnico Architettura sostenibile Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto