Condominio in classe A+



Progettato cinque anni fa con una sensibilità quasi all’avanguardia per l’epoca, è stato da poco ultimato, a Ravenna, un edificio residenziale a bassissimo consumo energetico che rappresenta il primo intervento simile, per performance e dimensioni, in Emilia Romagna.
Composto da quindici appartamenti e due uffici, il condominio risponde alla volontà di realizzare – a costi accettabili per l’edilizia residenziale – alloggi sostenibili sullo schema della Passivhouse, adattando questo modello peculiarmente nordeuropeo alle caratteristiche del microclima ravennate – medio temperato caratterizzato, d’inverno, da persistenti nebbie e, d’estate, da temperature elevate, con relativo alto tasso di umidità.
L’intero edificio rientra nella Classe A+, secondo i parametri fissati dall’Agenzia CasaClima di Bolzano.
Questo risultato è stato maturato grazie ad un intenso lavoro di cooperazione tra tutti gli attori coinvolti nel processo di progettazione e realizzazione, che ha dato vita ad un vero e proprio “laboratorio di sperimentazione”, non solo nelle tecniche, ma anche nei materiali.
L’intero edificio è stato così studiato concertatamente, in tutti i dettagli, in fase iniziale del progetto, diversamente da quanto avviene nell’edilizia tradizionale.
I diversi attori della filiera edilizia (progettisti, maestranze, artigiani e fornitori) si sono poi periodicamente incontrati e confrontati in cantiere, rispondendo così concretamente alla volontà di realizzare una vera e propria progettazione “corale”.
La portata innovativa del progetto si esprime anche nella scelta di materiali e tecniche; si è infatti scelto di attingere a prodotti certificati presenti sul mercato estero, testandoli nel contesto italiano. Gli infissi, ad esempio, sono stati posati su un telaio in legno perimetrale, a sua volta sigillato con nastri butilici, mentre al passaggio delle condutture del gas si è preferita l’adozione di cucine ad induzione, che hanno come unico attacco l’alimentazione elettrica.
Entrambe le scelte hanno risposto all’imperativo di eliminare il più possibile i ponti termici, a cui contribuiscono anche le pompe di calore VRV/VRF e l’impianto di micro-cogenerazione, che producono combinatamente energia elettrica e energia termica per l’acqua calda sanitaria.
L’energia elettrica in eccesso viene poi ceduta alla rete e l’incasso così ottenuto va a coprire buona parte delle spese condominiali.
Altro elemento di grande innovazione è rappresentato dal fatto che l’intero edificio sia completamente – oltre che costantemente – monitorato. Un sofisticato sistema misura infatti sia la trasmittanza, lo sfasamento e la permeabilità all’aria dell’involucro, che il benessere ambientale, valutato tenendo conto di luminosità, temperatura, umidità e presenza di anidride carbonica. Il sistema, che si avvale di ben 46 sensori, si interfaccia con una centralina meteo. Diventa in questo modo possibile capire in che modo i materiali utilizzati reagiscono agli agenti atmosferici e alla temperatura esterna.

A seguito della richiesta dello studio di progettazione e del costruttore, il First Window Partner Internorm TBT2 di Ravenna ha studiato un sistema nodo telaio serramento/controtelaio/muro che risolvesse le problematiche comuni di tenuta aria/vapore tipiche dei sistemi di montaggio tradizionale.
La prima analisi ha interessato un tipo di controtelaio che, ideato dall’ufficiotecnico TBT2, risolvesse anche le necessità di inserimento di una zanzariera a scomparsa senza per questo inficiare le caratteristiche di isolamento.
Si deciso in questo caso per un sistema realizzato in compensato marino opportunamente assemblato e isolato con nastri di tenuta in materiale specifico Ampacoll.
I montatori TBT2 hanno poi provveduto a installare i controtelai con fissaggio meccanico a tasselli, a differenza del normale utilizzo delle manovalanze di cantiere, che abitualmente murano con zancatura classica a  cemento.
Il tutto è stato isolato con nastri in aderenza all’intonaco che ottimizza il freno aria-vapore.
L’installazione dei serramenti internorm Varion4 è avvenuta anch’essa utilizzando materiali innovativi di sigillatura quali il pre-estruso rs6 di Ampacoll, oltre ai nastri espandenti ormai di normale utilizzo. Il pre-estruso è stato “montato” su una cava opportunamente realizzata sul controtelaio e il serramento gli è stato “schiacciato” contro.
La sigillatura finale siliconica ha rifinito il foro e il montaggio è stato completato.
Grazie a queste attenzioni la prova del Blower-door test è stata superata con facilità.

Il prodotto
Per il progetto del condominio ravennate sono state scelte le finestre Varion 4.
Tra le punte di diamante del vasto catalogo del maggiore produttore europeo di finestre, Varion 4 costituisce una perfetta combinazione tra design e sostenibilità, riuscendo a combinare ottime performance di isolamento termo-acustico e qualità estetiche di grande impatto.
Doppia finestra che si caratterizza per una particolare combinazione di materiali – legno, alluminio e termoschiuma – Varion 4 prevede triplo vetro di serie e lastra singola esterna. In questo modo, è possibile ottenere un isolamento termico pari a UW=0,69 W/m2K e acustico fino a 44 dB.
Dal punto di vista estetico, Varion 4 si caratterizza per il sofisticato effetto “tutto vetro”, grazie al telaio dal moderno design squadrato che consente una perfetta integrazione nella facciata.



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