Nuovo edificio aziendale ad altissima prestazione energetica



Sorge in una zona a vocazione produttiva e industriale, a Montiglio Monferrato nel Nord Astigiano, l’edificio direzionale in legno a bilancio energetico quasi nullo progettato per la Ditta Alessio Impianti Termoidraulici, azienda specializzata in impianti ad energie rinnovabili.
Nata dalla sensibilità di una committenza attenta allo sviluppo di tecnologie costruttive all’avanguardia nell’ambito della bio-edilizia e della sostenibilità energetica, la nuova sede rappresenta una vera e propria innovazione sia per la scelta dei materiali naturali di produzione locale sia per la forma architettonica combinata a un sistema costruttivo ecologico a garanzia di un basso impatto ambientale. La struttura portante, costituita da pannelli prefabbricati di legno
massiccio, è realizzata con il sistema costruttivo 100% Bio soligno-rubner, privo di colle e parti in ferro. Gli elementi in legno soligno-rubner sono, infatti, prodotti senza impiego di agenti chimici e senza trattamenti termici e il legno utilizzato proviene da una gestione forestale responsabile che non fa uso di sostanze inquinanti.
Obiettivo del progetto è stato quello di superare le rigidità che nascono da una visione puramente tecnica del progetto per ottenere un’integrazione tra contesto ambientale, edificio e tecnologie utilizzate. La compattezza della forma, la percezione dei materiali e le trasparenze che consentono di entrare con lo sguardo all’interno dell’edificio, sottolineano il desiderio di distinguersi all’interno del tessuto edilizio in cui il fabbricato è inserito.

La struttura
L’edificio, progettato dallo Studio Tecnico Geometra Andrea Leone, appare come un semplice volume caratterizzato da superfici lineari, grosse vetrate a Sud e da una copertura a falda unica con doppia inclinazione occupata da un “tetto verde” che declina da sud verso nord limitando in tal modo le superfici disperdenti sui fronti nord ed est. Le facciate sono in parte rivestite da orditure orizzontali di legno di larice non trattato che fanno da texture ad una facciata ventilata e parzialmente intonacata con calce idraulica naturale.

L’edificio di 226 mq utili divisi su due piani, si compone di una struttura portante in legno, realizzata grazie al sistema costruttivo soligno-rubner e formata da pannelli assemblati senza colle e fissaggi metallici. L’isolamento è garantito da un cappotto esterno in fibra di legno, con uno spessore di 18 cm (dotato di certificazione NaturPlus). L’intonaco esterno è in calce idraulica naturale, quello interno in argilla cruda mentre il tetto, isolato con oltre 40 cm di fibra di legno, ospita un “giardino pensile” sull’intera superficie della copertura.
La struttura è progettata in modo da massimizzare gli apporti solari esterni, da garantire un adeguato rapporto di forma e da minimizzare le superfici disperdenti. Il ricambio d’aria è continuo grazie a un impianto di ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore. Il fabbricato necessita, di un ridottissimo fabbisogno di energia per il riscaldamento, garantito da un limitato sistema radiante a parete composto da tubazione esclusivamente in rame. L’impianto è alimentato da una pompa di calore geotermica; i 34 kw di fotovoltaico inoltre soddisfano per intero il fabbisogno energetico sia del riscaldamento che dell’illuminazione e la produzione eccedente viene venduta.
Le pareti in legno sono isolate nella parte esterna con un cappotto in fibra di legno dello spessore di 10 + 8 cm che si raccorda all’isolante sotto fondazione e del tetto. All’interno, invece, sono state intonacate con argilla cruda di uno spessore medio di 3,5 – 4 cm per sfruttarne i numerosi vantaggi come la regolazione dell’umidità negli ambienti, la sua buona inerzia termica, le sue proprietà fonoassorbenti, la capacità di trattenere la polvere, fumo, gas e di proteggere da campi elettromagnetici. Il solaio che compone il tetto è stato isolato con pannelli in fibra di legno a densità variabile di uno spessore minimo che va da 26 a oltre 40 cm.
I serramenti esterni, interamente in legno lamellare a 4 strati di larice trattato esclusivamente con cere naturali, sono composti da telaio fisso e telaio mobile entrambi dello spessore di 92 mm. Elemento estetico che caratterizza l’edificio è la facciata continua in legno e vetro. La struttura lignea, oltre a un innegabile valore estetico, migliora il livello di comfort termico dell’edificio rispetto ad una tradizionale struttura in alluminio, eliminando il surriscaldamento per irraggiamento solare nei mesi estivi e riducendo il consumo energetico nei mesi invernali. Inoltre sono garantiti un maggior isolamento acustico e minori dilatazioni dovute alle escursioni termiche nel tempo.

La sfida progettuale: “Bilancio energetico quasi nullo”
Per la realizzazione dell’edificio, il committente si è posto l’ambizioso obiettivo di realizzare un fabbricato con < 10 kwh mq/anno partendo da criteri generali di progettazione volti alla massimizzazione dell’efficienza energetica: dall’orientamento e isolamento dell’involucro alla ventilazione meccanica controllata, dai guadagni solari alla capacità di rispondere alle restanti esigenze energetiche con fonti rinnovabili.
Ad avvalorare ulteriormente gli sforzi compiuti, il progetto ha ottenuto la prima certificazione in Piemonte CasaClima in classe Gold-Nature per edifici non residenziali (Fabbisogno energetico inferiore di 10 kWh/m!a / Casa da 1 litro), strumento introdotto dall’Agenzia CasaClima di Bolzano per valutare e certificare un edificio, non solo dal punto di vista dell’efficienza energetica ma anche dell’impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo.

soligno-rubner: il sistema costruttivo in legno 100% BIO
soligno-rubner è un sistema costruttivo a incastro in legno massiccio per edifici residenziali e pubblici a bassissimo consumo energetico in grado di coniugare innovazione tecnologica e principi tradizionali tipici della bioedilizia. I pannelli sono realizzati senza l’ausilio di colle né chiodi: oltre al massimo rispetto per l’ambiente, garantiscono un’elevata qualità abitativa e un livello di salubrità senza precedenti. Sfruttando le doti elastiche naturali del legno, che dapprima viene fatto essiccare (perdendo così volume) e di seguito viene riportato in condizioni di normale umidità, il sistema unisce più blocchi multistrato autoportanti, ciascuno composto da tavole rettangolari in legno massiccio giuntate tra loro a pettine. Ogni strato è a sua volta raccordato al successivo mediante tasselli che garantiscono all’incastro la massima stabilità ed ermeticità, grazie all’ampliamento di volume ai quali questi sono sottoposti in condizioni di normale umidità.



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