L’ospedale senza corsie



La progettazione dell’ospedale di Bergen in Norvegia si basa sui principi dell’architettura della guarigione. È frutto dell’esperienza dello studio danese C.F. Møller. Eliminate le lunghe corsie e favorito l’ingresso della luce naturale. Aumentata la dotazione di posti letto. L’organizzazione dei reparti avviene attorno ai due atri di ingresso

a cura di Pietro Mezzi

Uno dei due atri dell’ospedale di Bergen con la copertura trasparente (foto, Jorgen True)

Uno dei due atri dell’ospedale con la copertura trasparente (foto, Jorgen True)

Poche settimane fa è stato inaugurato il nuovo padiglione dell’ospedale Deaconess Haraldplass di Bergen in Norvegia. Il progetto è dello studio danese C.F. Møller Architects.

Colpisce, all’entrata della struttura sanitaria, l’intensità della luce, mentre si nota subito un’altra caratteristica dell’intervento: l’eliminazione delle lunghe corsie, che da sempre caratterizzano la tipologia costruttiva dei nosocomi di ogni parte del mondo.

L’ospedale, progettato nel 1939 dall’architetto Per Grieg, uno degli progettisti più importanti di Bergen che molta influenza ebbe sull’architettura del luogo, fu aperto nel 1940 e poteva ospitare 100 posti letto.

La facciata esterna del nuovo padiglione dell’ospedale Haraldsplass di Bergen in Norvegia

La facciata esterna del nuovo padiglione (foto, Jorgen True)

Il progetto di C.F. Møller, studio che ha una vasta esperienza nella progettazione di strutture sanitarie (quelle più recenti sono l’ospedale universitario di Akershus a Oslo, l’unità di emergenza e di malattie infettive dell’ospedale universitario di Skåne a Malmö, l’ospedale universitario di Aarhus; nda), si è dovuto misurare con il contesto e con l’opera dell’architetto norvegese.

Il tratto distintivo della progettazione è l’approccio basato sulla healing architecture, l’architettura della guarigione.

Le facciate sull’atrio dell’ospedale Haraldsplass di Bergen in Norvegia

Le facciate sull’atrio dell’ospedale (foto, Jorgen True)

Il nuovo ospedale sostituisce le tradizionali corsie ospedaliere con aree comuni aperte e con una distribuzione molto efficiente. Con l’ampliamento è stato possibile aumentare i posti letto di 187 unità.

Facciate interne del nuovo ospedale Haraldsplass di Bergen in Norvegia

Facciate interne del nuovo ospedale (foto, Jorgen True)

I reparti sono organizzati attorno a due grandi atri coperti, che definiscono l’impostazione di due diverse aree comuni: un’area per gli arrivi con reception, caffetteria, negozio e attesa e uno spazio riservato ai pazienti e ai loro ospiti. Gli atri assicurano che la luce del giorno entri nel nuovo edificio. Tutti i pazienti potranno avere la vista sulla valle e sulla città, grazie al fatto che la costruzione segue il corso del fiume Møllendalselven.

Lo schema dell’irraggiamento solare (credits, C.F. Møller Architects)

Lo schema dell’irraggiamento solare (credits, C.F. Møller Architects)

 

La nuova costruzione è stata inaugurata alla presenza del primo ministro norvegese Erna Solberg e del ministro della Sanità Bent Høie.

Pianta del terzo piano dell'ospedale Haraldsplass di Bergen in Norvegia.

Pianta del terzo piano (credits, C.F. Møller Architects)

In Norvegia, C.F. Møller Architects è attualmente impegnato in due importanti progetti, entrambi a Oslo. Il primo è Fjordporten-Nordic Light, nei pressi della stazione centrale di Oslo. Di fronte a questo intervento ne sorgerà un secondo, il Biskop Gunnerus Gate 14 B: un progetto per la costruzione di un grattacielo sviluppato in collaborazione con Kristin Jarmund Arkitekter e Urban Planners Rodeo Arkitekter.



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