Una casa di abitazione sulle pendici delle Alpi Retiche si ispira al contesto, alla luce, al sole, alla semplicità e alla contemporaneità di forme e materiali. Il nuovo volume, geometrico e rigoroso, segue le linee del terreno mimetizzando e integrandosi con la pendenza dei terrazzamenti. Il progetto è di Davide Tarca di Bioprogettazionetarca A cura di: Pietro Mezzi Indice degli argomenti Toggle Le idee progettualiIl nuovo volumeL’esternoL’internoEdilizia bioclimatica I materiali naturali e gli impiantiScheda progetto Villa TR Villa TR è una residenza collocata sulla costiera dei Cech, sulle pendici delle Alpi Retiche, in una zona del versante montano che si estende dalla Val Masino fino all’imbocco della Valchiavenna, nella bassa Valtellina, in provincia di Sondrio. Siamo a 680 metri sul livello del mare. Il sole della Valtellina La Valtellina è una terra di contrasti e contrapposizioni, vallate laterali e costiere assolate sulla parte Orobica, con terrazzamenti che hanno addomesticato le ripide pendenze, fino all’ampio fondovalle. Il sole è il protagonista indiscusso della costiera, che dall’alba al tramonto ne gode i benefici, ma altrettanto gode della vista frontale delle Alpi Orobie e del monte Legnone. Le idee progettuali L’edificio è inserito in un contesto poco urbanizzato, con presenza di prati da sfalcio al contorno, quasi al limite del bosco da un lato e dall’altro al confine con la parte più vecchia del nucleo abitato. L’orientamento dell’edificio a sud e la trasparenza delle grandi vetrate permetteno l’apporto diretto del sole e una vista delle Alpi Orobie e delle valli laterali Il luogo, lo spazio, la luce, l’alternarsi delle stagioni, la semplicità delle forme, il rispetto degli elementi e i segni geometrici, unitamente alla contemporaneità, sono gli elementi che hanno ispirato l’idea e lo sviluppo della forma progettuale. L’orientamento dell’edificio, pienamente a sud, e la trasparenza delle grandi vetrate creano un rapporto diretto tra interno ed esterno, permettendo un importante apporto energetico diretto del sole, oltre a una vista del paesaggio naturale sulla linea dell’orizzonte delle Alpi Orobie e delle valli laterali, all’affaccio sui tetti della parte già urbanizzata del paese e, sullo sfondo, il fondo valle e il lago di Como. Il nuovo volume Il nuovo volume, geometrico e rigoroso, segue le linee del terreno mimetizzando e integrandosi con la pendenza dei terrazzamenti. Ha il colore della terra e delle pietre derivanti dal luogo, la finitura a calce naturale, con la sua ruvidezza e matericità, e si integra nella soluzione a terrazzamento come quelli del territorio coltivato a vite della zona. Villa TR. È collocata sulla costiera dei Cech, sulle pendici delle Alpi Retiche, nella bassa Valtellina Siamo a 680 metri sul livello del mare I principi di bioarchitettura uniti alla ricerca di modelli convenzionali della tradizione e della storia sono reinterpretati in un linguaggio più semplice e lineare, acquisendo nuovi significati, che restituiscono una forma non convenzionale, più adatta al nostro tempo. Gli eventi climatici e il susseguirsi delle stagioni fanno sì che l’edificio muti e si mostri rivelando diverse sfaccettature. L’esterno Esternamente la copertura verde piana con la messa a dimora di Sedum, in cinque diverse varietà, garantisce una fioritura rigogliosa da primavera fino all’estate, modificandosi poi con l’arrivo dell’autunno con i colori tipici della stagione fino a sembrare quasi arido durante l’inverno. La vista frontale delle Alpi Orobie e del monte Legnone L’intonaco in calce naturale si percepisce in maniera diversa durante le ore del giorno, i riflessi dati dalla diversa incidenza della luce durante le giornate e le stagioni. Anche le precipitazioni che cadono sulla facciata vengono assorbite dall’intonaco in maniera diversa a seconda dell’intensità; l’umidità modifica ed enfatizza la trama e la ruvidezza del materiale naturale; tutto ciò fa sì che vi sia la percezione di un volume vivo, mai uguale, in continuo mutamento. L’interno Internamene gli elementi fondamentali sono l’argilla e le grandi trasparenze. All’interno gli elementi fondamentali sono l’argilla e le grandi trasparenze: il bianco naturale della terra cruda intonacata accompagna le pareti, le porte e le ante degli armadi La semplicità degli interni è in linea con l’esterno: il bianco naturale della terra cruda intonacata accompagna le pareti, le porte e le ante degli armadi; il pavimento in calcestruzzo è senza soluzione di continuità; la scala metallica è lasciata grezza; la luce naturale, che proviene dal foro scala, rimbalza sulle superfici e forma, nelle diverse ore del giorno, dei giochi di luci e ombre che vengono enfatizzati dalla trama e dalla matericità della terra cruda, in aperto contrasto a quella più liscia dei soffitti. L’uso di pochi materiali all’interno – calcestruzzo, terra cruda e ferro grezzo -, rende interessante la percezione degli spazi La scelta di lasciare al naturale la terra cruda, senza vernici, che restituirebbero alle superfici una percezione piatta, mostra per ciò che è la patina delicata della lavorazione del materiale, e crea un’atmosfera morbida e non artificiale. L’ambiente cucina L’uso di pochi materiali all’interno, in questo caso tre – calcestruzzo, terra cruda e ferro grezzo -, rende interessante la percezione degli spazi. La struttura La struttura dell’edificio è stata realizzata in pilastri e solette in cemento armato; i muri esterni sono in mattoni, atti a ricevere l’intonaco in calce: sono dei tamponamenti con interposto coibente, mentre la muratura interna, a contatto con gli occupanti, è realizzata in terra cruda. Edilizia bioclimatica Dal punto di vista climatico l’edificio si relaziona al sole. In inverno (sole basso) il sole, attraverso le grandi aperture e grazie ai tripli vetri extra chiari, inonda di luce tutta la superficie del pavimento e parte delle pareti, e per le loro caratteristiche di grande massa si riscaldano attraverso l’infrarosso (raggiungendo i 28-30°). Ciò permette il riscaldamento passivo dell’edificio. L’intonaco in calce naturale si percepisce in maniera diversa durante le ore del giorno, le stagioni e in occasione delle precipitazioni Durante il giorno le masse superficiali interne si caricano di calore, contenuto dallo strato di coibentazione naturale, per poi rilasciarlo durante la notte, ottenendo una temperatura superficiale costante su tutte le superfici. L’impianto di riscaldamento interviene solo in caso di cielo coperto per più giorni; nel caso di giorni senza nuvole, l’impianto di riscaldamento non serve. In estate (sole alto sull’orizzonte) le schermature solari mobili tengono all’esterno il sole (infrarosso), ma nel contempo permettono la vista verso l’esterno e l’ingresso alla luce naturale, mantenendo la temperatura interna controllata; la ventilazione naturale notturna scarica termicamente le masse, durante le ore notturne più fresche, l’argilla in questo caso, favorisce il mantenimento della temperatura più fresca. Grazie all’alto spessore del materiale coibente e alle tipologie dei materiali impiegati si riesce a garantire un buon comfort interno. I materiali naturali Nell’edificio sono stati utilizzati diversi materiali naturali, le coibentazioni a diretto contatto con l’interno sono in fibra di legno, tutti i rivestimenti interni e i divisori sono stati realizzati in mattoni di argilla (terra cruda), così come gli intonaci e la finitura, sempre in argilla di colore bianco naturale, senza l’applicazione di ulteriori strati di vernice. L’argilla è un materiale naturale, ecosostenibile e recuperabile, non crea scarti da smaltire in discarica; la demolizione delle tracce degli impianti viene trasformata in malta e reimpiegata nuovamente. Gli impianti L’impianto di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria è realizzato mediante l’impiego di una pompa di calore aria/acqua (calcolato secondo il fabbisogno energetico reale, impiegando le minime potenze). L’impianto di ventilazione meccanica controllata (Vmc), con recuperatore di calore ad altissima efficienza energetica, permette un ricambio d’aria per garantire la salubrità e il comfort interno nei periodi in cui le aperture rimangono chiuse per lunghi periodi. Studio bioprogettazionetarca Fondato da Davide Tarca, da circa vent’anni lo studio si occupa di progettazione architettonica e bioarchitettura. È specializzato nella progettazione di verde, energie rinnovabili, risparmio energetico ed edifici passivi. Lo studio utilizza le moderne tecnologie Cad e Bim per l’architettura. Aderisce ai principi di sostenibilità come CasaClima, Istituto Nazionale di BioArchitettura, Minergie e Passivhaus Institut. Scheda progetto Villa TR Località: Mello, Sondrio Committente: Privato Progetto: Bioprogettazionetarca di Davide Tarca (progettazione architettonica esecutiva, energetica, verde) Direzione lavori: Bioprogettazionetarca Superficie: 210 mq Locali: 10 Piani: 3 Impresa di costruzioni: Tarca Costruzioni Tema Tecnico Architettura sostenibile Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto