Rinnovabili, approvata mozione alla Camera

E' stata approvata a Montecitorio una mozione sulle energie rinnovabili presentata su istanza del gruppo Pd.  
Il testo è stato sottoscritto da tutti i capigruppo di Montecitorio, tranne dai deputati radicali e da quelli di Forza del Sud che si sono astenuti. Ricordiamo che nei giorni scorsi il sottosegretario Gianfranco Micciché aveva commentato in maniera molto dura il decreto.
Il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo si è mostrata molto soddisfatta per il sì della Camera alla mozione unitaria sulle fonti di energia rinnovabili: "E' estremamente positivo che sullo sviluppo delle fonti rinnovabili la Camera abbia trovato l'intesa su una mozione unitaria di maggioranza e opposizione, che è stata pienamente condivisa dal Governo, ha commentato il Mionistro. Il documento rappresenta un elemento di grande stimolo e di sostegno ad una politica energetica nell'ambito della quale lo sviluppo delle fonti rinnovabili rappresenta un preciso impegno del Governo, alla luce dei trattati internazionali sottoscritti, che impongono all'Italia di raggiungere il 17% di energia prodotta da rinnovabili entro il 2020, ma anche nella considerazione che è importante sviluppare nel nostro paese la filiera dell'energia pulita, assecondando tecnologie che guideranno lo sviluppo energetico del futuro. Le indicazioni del Parlamento aiuteranno il Governo a definire entro breve tempo un sistema di promozione delle energie rinnovabili che sia equo, in linea con gli standard europei e capace di sostenere adeguatamente un settore in grande espansione, capace di dare risposte importanti al paese sia sotto il profilo energetico che sotto il profilo occupazionale".

In base al testo il governo si impegna a salvaguardare gli investimenti del settore, correggendo il recente decreto legislativo in materia e ''a convocare immediatamente un tavolo di confronto con tutti gli operatori del settore delle fonti rinnovabili, per poter definire al più presto un nuovo sistema di incentivi; a non lasciare nell'incertezza tutto il settore delle energie rinnovabili, anticipando l'emanazione del decreto ministeriale in materia entro la prima decade di aprile; a fare saldi gli investimenti che siano stati avviati sulla base del precedente quadro normativo; a prevedere che la tendenziale riduzione nel tempo degli incentivi delle fonti rinnovabili tengano in debito conto i congrui tempi di transizione, così da garantire gli investimenti effettuati dalle imprese del settore".
 

"Il governo  ha il dovere di salvaguardare – dichiara Raffaella Mariani, capogruppo Pd della commissione Ambiente della Camera – gli investimenti già avviati dalle imprese sulla base della normativa precedente. Per noi le priorità sono: assicurare un quadro di certezza a chi ha già avviato investimenti in questo settore contando sulla promessa di finanziamenti, riconsiderare gli obiettivi di sviluppo delle energie rinnovabili al 2020 senza limitare le potenzialità di sviluppo del settore e favorire, nel campo delle bioenergie, il ricorso agli impianti di piccola taglia e l'utilizzo di materie prime provenienti dal territorio."
"E' necessario continuare a mantenere un adeguato sostegno al settore delle energie rinnovabili, prevedendo semmai una progressiva riduzione degli incentivi commisurata alla diminuzione dei costi di produzione. Proprio in questo momento di incertezze sulle conseguenze che l'opzione nucleare può portare sotto l'aspetto ambientale e di sicurezza è necessario – conclude Mariani – non farsi trovare impreparati nell'unico settore che può dare concrete possibilità di sviluppo e soddisfacimento del fabbisogno energetico senza mettere in pericolo la popolazione."
 
Per oggi pomeriggio è in programma l'incontro tra il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, insieme ai ministri dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e dell'Agricoltura Giancarlo Galan e gli operatori del settore delle energie rinnovabili, per discutere dei provvedimenti attuativi del Decreto Rinnovabili.
L'incontro vede la partecipazione dei principali rappresentanti del settore bancario, delle aziende attive nel comparto dell'energia rinnovabile, dei gestori di rete e delle associazioni dei consumatori.
 

 
 

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