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Ieri in conferenza unificata Regioni, Anci e Upi (rappresentanti di Province e Comuni) partendo dalla bozza del decreto sul quarto Conto energia sugli incentivi per il settore fotovoltaico, hanno chiesto ed ottenuto il rinvio del decreto sulle energie rinnovabili. ''Abbiamo chiesto al governo – spiega il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, – un rinvio di una settimana del decreto sulle rinnovabili. Sono stati fatti alcuni passi avanti, ma per noi rimangono forti criticità".''Confidiamo – ha aggiunto Errani – di raggiungere l'intesa la prossima settimana. E' importante per i produttori e per la filiera industriale''.L'assessore alle attività produttive della regione Toscana, Gianfranco Simoncini, ha spiegato i motivi del rinvio: ''Non ci è stato dato modo di poter discutere un decreto di cui non condividiamo alcune parti''. ''In particolare – spiega Simoncini- ho chiesto che venga incentivato l'uso di materiali prodotti in Italia''. Le Regioni chiedono il rinvio del parere sulla bozza di decreto in materia di incentivi alle energie rinnovabili, ribadisce il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, e sottolinea che "ci sono varie perplessità".Per Nichi Vendola, presidente della regione Puglia, ''il governo con il suo provvedimento ha dato un colpo mortale, uccidendo la creatura delle energie rinnovabili, un settore dell'economia del nostro Paese vitale e con buone prospettive occupazionali.Molto critica l'Anci che in un documento presentato in sede di riunione sottolinea "pur prendendo atto dell'estrema urgenza per l'approvazione della norma, nonché dell'importante lavoro svolto nella difficoltà degli uffici coinvolti di rivedere il meccanismo incentivante alla luce dell'attuale situazione del mercato e del trend prospettato, tuttavia l'impegno assunto dal Ministro Romani durante la scorsa riunione politica a concertare il contenuto del provvedimento con i rappresentanti degli enti locali non è stato rispettato. L'Anci, in particolare, critica fortemente il metodo di lavoro seguito e il mancato invio nei tempi concordati del provvedimento posto all'ordine del giorno".Per questo "l'Anci ha formulato una serie di osservazioni e di richieste emendative che – ha ribadito il sindaco Cosimi durante la Conferenza – sono finalizzate, dopo una condivisione maggiore delle scelte in sede tecnica e con modalità e tempi più ragionevoli, a fornire chiarezza al mercato fino al 2016 e coniugare le esigenze delle imprese, con quelle del territorio e del sistema complessivamente inteso, a partire dai cittadini". Tra le osservazioni contenute nel documento, per quanto riguarda il regime transitorio 2011-2012, "l'Anci – aggiunge il vice presidente e delegato sull'energia Filippo Bernocchi – evidenzia che il decalage previsto per le due tipologie di impianto individuate, piccoli e grandi impianti, rischia di non tutelare gli investimenti in corso, soprattutto per quanto riguarda gli impianti a terra, con una penalizzazione delle nuove domande, investimenti importanti anche in virtù del mutato scenario sulle scelte del nostro Paese per la produzione di energia da fonte nucleare, ed essere eccessivamente penalizzante per gli impianti integrati sugli edifici". L'Anci propone quindi una maggiore gradualità nella riduzione tariffaria, contenuta per i piccoli entro il 20% fino al termine del 2012, e che non superi il 10% per l'anno in corso. Per quanto riguarda, inoltre, i "nuovi" meccanismi introdotti, come il Registro per i grandi impianti, l'Anci chiede che tale previsione sia accompagnata da una contestuale garanzia di efficienza del sistema ad esempio di meccanismi sanzionatori per il Gestore di rete in caso di mancato rispetto dei termini per il rilascio della certificazione di fine lavori, e dei soggetti deputati al controllo. In conclusione è stato deciso di rinviare alla settimana prossima ad una Conferenza Unificata straordinaria la discussione sullo schema di decreto del ministro dello Sviluppo economico in materia di incentivi per gli impianti fotovoltaici. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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