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La paura di perdere la detrazione ha regalato al 55% un anno da record. Nel 2008 sono state inviate all’Enea 240mila pratiche, cui corrispondo interventi agevolati per un valore stimato di 3,4 miliardi di euro. Una cifra enorme e decisamente superiore a tutte le previsioni: l’anno precedente, solo per avere un termine di paragone, le pratiche erano state 106mila, per un importo di 1,5 miliardi. La storia è nota, almeno tra gli addetti ai lavori. Sul finire dell’anno scorso, quando il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, aveva annunciato una stretta sul bonus, migliaia di contribuenti si sono affrettati a concludere i lavori e a saldare il conto con bonifico. La stretta, poi, non c’è stata, e la detrazione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2010. Ma tanto è bastato a scatenare il boom di detrazioni. «I dati sono ancora preliminari, ma ci consentono di dire che siamo arrivati a circa 240mila pratiche relative ai lavori svolti nel 2008», spiega Giampaolo Valentini, che guida il gruppo di lavoro efficienza energetica dell’Enea. Il dato complessivo comprende innanzitutto 127mila pratiche semplificate relative a finestre e pannelli solari (una nuova procedura introdotta dal 2008). Il resto, invece, è costituito da 101mila pratiche standard relative alle altre tipologie di interventi (caldaie, coibentazioni e riqualificazioni globali) e da 12mila pratiche inviate per posta (un’opzione percorribile nei periodi in cui il sito dell’Enea non è ancora disponibile, di solito prima del 30 aprile di ogni anno). «Da questi numeri bisognerà poi escludere le pratiche non corrette – prosegue Valentini – ma si tratta di piccole cifre: l’1,5% per le pratiche standard e una percentuale trascurabile per quelle semplificate, segno che la nuova formula non ha riservato particolari difficoltà agli utenti». Partendo dai dati preliminari dell’Enea, è possibile stimare il valore complessivo dei lavori e, di conseguenza, il peso del bonus per il Fisco. Ipotizzando un importo medio dei lavori in linea con quello del 2007 14.135 euro comprensivi di spese professionali – si arriva a un totale di 3,4 miliardi. E da qui non è difficile calcolare l’esborso per il Fisco. La detrazione sulle spese sostenute nel 2008, infatti, può essere divisa da tre a dieci rate annuali a scelta del contribuente (diversamente da quelle sostenute nel 2009, per le quali la ripartizione avverrà per tutti in cinque rate). Se tutti scegliessero la formula breve – tre rate – le detrazioni portate in dichiarazione nel 2009 sarebbero pari a 62,2 milioni di euro. Al contrario, se tutti optassero per la detrazione lunga – dieci rate – l’ammontare annuo del bonus scenderebbe a 186 milioni. Il valore reale si collocherà tra questi due estremi, e sarà probabilmente più vicino a 622 milioni, dato che la maggior parte dei contribuenti, a meno di problemi di incapienza, sceglierà di massimizzare subito lo sconto. E a questo importo bisognerà aggiungere la seconda rata delle detrazioni per le spese sostenute nel 2007 (quando la ripartizione era fissa in tre anni): altri 274 milioni di sconto a carico del Fisco. Fonte www.ance.it Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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