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In tema di risparmio energetico e diminuzione dei consumi arriva una novità dai ricercatori della Oxford University che hanno sviluppato un nuovo vetro dotato di rivestimento a bassa emissività che implementa un materiale a cambiamento di fase in grado di controllare la quantità di calore che entra nella stanza dalla finestra, senza influenzare la qualità e quantità della luce. Il dottor Nathan Youngblood, che ha guidato lo studio, ha spiegato che queste finestre possono cambiare in base alle esigenze stagionali. L’energia termica dei raggi infrarossi del sole, infatti, in inverno viene assorbita dal vetro e riemessa come calore per riscaldare la stanza tramite riscaldatori elettrici trasparenti posti nel substrato di vetro; in estate i raggi infrarossi sono riflessi, invece che assorbiti, così da mantenere la stanza fresca. Il prototipo è stato realizzato dal team con un materiale a cambiamento di fase attivo a base di chalcogenide, in modo che il nuovo vetro possa adattarsi alla temperatura, per risparmiare energia. Quando fa freddo, i raggi infrarossi del sole vengono trasformati in calore per ridurre i costi di riscaldamento. Se fa caldo, il nuovo vetro può cambiare stato per riflettere il calore e ridurre il bisogno di aria condizionata. Il materiale cambia stato a seconda del bisogno di calore, grazie alle sue caratteristiche non impatta sull’estetica e migliora la qualità dei rivestimenti trasparenti degli edifici Inoltre, a differenza dei vetri a bassa emissività (low-E) utilizzati oggi, garantisce ottima illuminazione naturale in entrambi gli stati ed è in grado di ridurre il consumo energetico di di una casa media dal 20 al 34% rispetto alle finestre con doppi vetri normalmente utilizzate. Naturalmente serviranno ulteriori studi prima che questa tecnologia possa essere industrializzata ma i primi risultati sono assolutamente soddisfacenti e molto promettenti. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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