Siccità in Europa: l’allarme suona su metà continente

Secondo il centro di ricerca JRC il 44% dell’Europa è esposta a livelli di siccità allarmanti e il 9% da stato di allerta. Le conseguenze su agricoltura ed energia e i Paesi più colpiti, tra questi l’Italia

A cura di:

Siccità in Europa: l’allarme suona su metà continente

Indice degli argomenti:

La siccità in Europa è un problema di vasta portata. Una parte “impressionante” del Continente è esposta in questo momento a livelli di siccità di allarme (44% dell’UE+UK) e di allerta (9% dell’UE+UK). A evidenziarlo è il centro di ricerca JRC della Commissione Europea che ha pubblicato proprio questa settimana il rapporto “Drought in Europe – July 2022“, che fornisce una valutazione della situazione della siccità in Europa basata sui dati raccolti dall’Osservatorio europeo EDO.

Diminuzione della resa agricola e calo della produzione energetica sono le due conseguenze più sensibili, che subiscono svariati Paesi: l’Italia è tra i più colpiti.

Siccità in Europa: la situazione attuale

L’osservatorio EDO che monitora lo stato della siccità in Europa illustra con una mappa la situazione che si estende dall’Africa settentrionale al nord della Norvegia. I livelli preoccupanti toccati questo mese sono associati al deficit di umidità del suolo e allo stress della vegetazione, segnala lo stesso JRC.

Quanto stiamo vivendo è conseguenza della penuria di precipitazioni nel periodo invernale e primaverile. Come segnala lo stesso JRC, il deficit è stato pari al 19% della media 1991-2020 in tutte le aree di allerta in UE+UK, e al 22% nelle aree in allerta siccità. Il fenomeno è stato reso ancor più pesante dalle prime ondate di calore.

Osservatorio EDO: La mappa della siccità in Europa
Osservatorio EDO: la mappa della siccità in Europa

Così si è giunti a una situazione allarmante:

“Il deflusso dei fiumi in diversi Paesi è gravemente compromesso e anche i volumi d’acqua immagazzinati si sono esauriti. Complessivamente, ciò potrebbe richiedere l’adozione di misure straordinarie di gestione dell’acqua e dell’energia nei Paesi colpiti.”

Svariati Paesi sono esposti a livelli di siccità molto elevati. Questa situazione ha pesanti effetti anche a livello agricolo. La mancanza di precipitazioni si traduce in una sofferenza per le piante, che estraggono l’acqua dal suolo, causando uno stress diffuso sulla vegetazione, in particolare nelle pianure dell’Italia, nella Francia meridionale, centrale e occidentale, nella Germania centrale e nell’Ungheria orientale, in Portogallo e nella Spagna settentrionale.

Inoltre, lo stress idrico e termico sta facendo diminuire le rese delle colture rispetto alle prospettive già negative per i cereali e le altre colture. Francia, Romania, Spagna, Portogallo e Italia dovranno fare i conti con tale problema, di cui risentono anche Germania, Polonia, Ungheria, Slovenia e Croazia.

La difficile situazione in Italia e in altri Paesi europei

Lo stesso JRC ricorda quanto tutti noi stiamo sentendo in questi giorni: “il bacino del fiume Po sta affrontando il più alto livello di gravità della siccità”. L’emergenza siccità è stata dichiarata in cinque regioni italiane e l’insufficiente disponibilità di acqua ha portato a molteplici restrizioni d’uso nei comuni. Misure simili per limitare l’uso dell’acqua sono state adottate in Francia.

Siccità in Europa: la situazione attualeAnche la Spagna incontra analoghe difficoltà. Nella penisola iberica, i volumi d’acqua immagazzinati nei serbatoi sono attualmente inferiori del 31% rispetto alla media decennale. In Portogallo, l’energia idroelettrica immagazzinata nei bacini idrici risulta la metà della media degli ultimi sette anni. “In entrambi i Paesi si registrano condizioni favorevoli agli incendi”, rileva ancora il Centro di Ricerca europeo.

La siccità in Europa colpisce anche la produzione di energia

Anche il settore energetico risente della siccità in Europa. “La produzione energetica da impianti fluviali fino all’inizio di luglio è stata inferiore alla media 2015-2021 per molti Paesi europei”. Anche in questo caso le dolenti note risuonano, in particolare, in Italia (-5039 GWh rispetto alla media), che registra il calo più pesante, seguita da Francia (-3930 GWh) e Portogallo (-2244 GWh). Analoga situazione si registra per i livelli dei bacini idroelettrici, che interessano paesi come Norvegia, Spagna, Romania, Montenegro e Bulgaria, tra gli altri.

“La mancanza d’acqua sta anche riducendo o sospendendo le operazioni di produzione di energia idroelettrica e termoelettrica in tutti i Paesi”, segnala JRC.

Se la situazione al presente è critica, non sarà certo migliore quella attesa per il prossimo futuro. Tutt’altro: i ricercatori del Centro di ricerca europeo avvertono che le previsioni sfavorevoli per i prossimi mesi potrebbero compromettere l’approvvigionamento idrico e probabilmente manterranno alta la competizione per questa risorsa. Urgono provvedimenti:

Se le strategie di mitigazione della siccità sono ora della massima importanza, lo è anche affrontare la causa principale del problema: il cambiamento climatico e la sua alterazione del ciclo dell’acqua del pianeta. Sono necessari ulteriori sforzi anche per adattarsi preventivamente al cambiamento dei modelli meteorologici, rendendo l’approvvigionamento energetico a prova di clima e applicando soluzioni sostenibili in agricoltura”.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Tema Tecnico

Sostenibilità e Ambiente

Le ultime notizie sull’argomento



Secured By miniOrange