Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
DL Energia e Legge di Bilancio 2024: l’opinione di chi opera nel campo delle fonti rinnovabili 20/12/2023
Le pompe di calore smart e green di Panasonic e tado portano la transizione energetica nelle case europee 17/04/2024
Le pompe di calore smart e green di Panasonic e tado portano la transizione energetica nelle case europee 17/04/2024
Bloomberg Philanthropies e BloombergNEF hanno pubblicato il Rapporto “Climate Policy Factbook” che valuta i progressi che i paesi membri del G-20, responsabili di quasi tre quarti delle emissioni globali, stanno compiendo per passare a un’economia a basse emissioni di carbonio. Obiettivo dello studio è individuare le priorità politiche considerando i negoziati internazionali sul clima, tra cui il vertice del G-20, le riunioni ministeriali, la 75a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e la COP26. Il Rapporto evidenzia le tre aree in cui è necessaria un’azione immediata e coraggiosa da parte di molti molti paesi del G-20, per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, in linea con il target di Parigi: 1) eliminare gradualmente il sostegno ai combustibili fossili, 2) dare un prezzo alle emissioni 3) incoraggiare la divulgazione dei rischi climatici Sono molte le associazioni che stanno sostenendo un appello per un’azione climatica forte, a partire da queste tre aree. Tra queste la Net Zero Assets Owners Alliance, di cui fanno parte investitori internazionali impegnati nella transizione energetica, è favorevole all’adozione di meccanismi di carbon pricing per regolare le emissioni a livello globale. Günther Thallinger, membro del Consiglio di gestione di Allianz SE e presidente della Net-Zero Asset Owner Alliance, ha sottolineato che le scelte politiche in molti dei paesi del G-20 “non sono sufficienti a guidare l’economia reale verso la transizione a emissioni net zero per raggiungere 1,5°C”. Alcuni paesi hanno definito obiettivi per raggiungere le 0 emissioni al 2050, ma è necessario affiancare piani rigorosi e attuabili di riduzione delle emissioni al 2030, attraverso per esempio la definizione di un prezzo crescente sul carbonio. Tutto il mondo sa che è prioritario, per gli obiettivi della COP26 e per accelerare la transizione verso l’energia pulita, eliminare gradualmente il sostegno ai combustibili fossili, in particolare al carbone, e spostare i finanziamenti verso le energie rinnovabili. Tuttavia, il rapporto rileva che i governi di tutti i 19 paesi membri del G-20 continuano a sostenere la produzione e il consumo di combustibili fossili. Nonostante tutti i Governi abbiano presentato piani climatici ambiziosi per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi, gli stessi hanno continuato a fornire sostegno al carbone, al petrolio, al gas e all’energia da combustibili fossili, con finanziamenti, tra il 2015 e il 2019 pari a 3,3 trilioni di dollari. Una somma che oggi potrebbe finanziare 4.232 GW di nuove centrali solari – oltre 3,5 volte la dimensione dell’attuale rete elettrica degli Stati Uniti. Nel complesso le Nazioni del G-20 nel 2019, con 636 miliardi di dollari di sostegno diretto ai combustibili fossili – shanno tagliato del 10% i finanziamenti alle fossili rispetto al 2015, con 8 Paesi che si sono impegnati più degli altri (Argentina, Germania, Italia, Arabia Saudita, Sud Africa, Corea del Sud, Turchia e Regno Unito). Otto Stati membri hanno invece aumentato il proprio sostegno ai combustibili fossili – in particolare Australia, Canada e Stati Uniti. Per quanto riguarda le politiche dell’emission pricing, 12 paesi del G-20 hanno stabilito dei prezzi a livello nazionale per le emissioni di gas a effetto serra attraverso una carbon tax, in particolare Francia e Germania. In altri paesi, come gli Stati Uniti, sono stati definiti prezzi del carbonio troppo bassi e, in alcuni casi, non sono stati ancora fissati (Arabia Saudita, Russia e Brasile). Aumento degli investimenti nella transizione energetica nei prossimi dieci anni per raggiungere le 0 emissioni Sempre BloombergNEF (BNEF) ha pubblicato il New Energy Outlook 2021 (NEO) che stima che raggiungere le emissioni nette di carbonio entro il 2050 richiederà ben 173 trilioni di dollari di investimenti nella transizione energetica. Il percorso è diverso a seconda dei 3 scenari ipotizzati che raggiungono il net-zero basandosi su un diverso mix di tecnologie. La transizione energetica richiede investimenti molto sostanziali nelle infrastrutture, tra 92 e 173 trilioni di dollari nei prossimi trent’anni. Il che significa che l’investimento annuale dovrà più che raddoppiare. Cuore della transizione sono le energie rinnovabili e l’elettrificazione. Il settore energetico è quello che deve fare i maggiori progressi nel prossimo decennio, riducendo le emissioni del 57% rispetto al 2019 entro il 2030, e dell’89% entro il 2040. Circa l’83% dell’energia primaria è attualmente costituita da combustibili fossili, mentre l’eolico e il solare fotovoltaico rappresentano l’1,3%. Nello Scenario Verde di BNEF, che dà la priorità all’elettricità pulita e all’idrogeno verde, l’eolico e il solare crescono fino al 15% dell’energia primaria nel 2030, e al 70% nel 2050. Al contrario, i combustibili fossili calano di circa il 7% all’anno, e rappresentano solo il 10% dell’offerta entro il 2050. Lo scenario Rosso dà invece la priorità al nucleare e il Grigio prevede che gas e carbone continuino ad essere utilizzati. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
17/04/2024 Crisi climatica minaccia numero per la salute, oltre 250mila morti all'anno al 2050 A cura di: Tommaso Tetro Il Wwf in occasione del World health day chiede interventi urgenti per abbattere le emissioni di ...
15/04/2024 Overshoot day 2024: in Italia è il 19 maggio A cura di: Federica Arcadio In soli cinque mesi l’Italia arriva all'overshoot day, consuma cioè tutte le risorse naturali “dell’anno”. Solo ...
12/04/2024 Via libera definitivo alla Direttiva Case Green A cura di: Raffaella Capritti Direttiva Case Green: l'Ecofin questa mattina ha dato il via libera definitivo alla EPBD edifici a ...
10/04/2024 Green Energy Day: impianti rinnovabili aperti e visitabili A cura di: Federica Arcadio Il 20 aprile Green Energy Day: una giornata per aiutare i cittadini a capire l'importanza della ...
02/04/2024 "VALUES DRIVE VALUE”: a REbuild 2024, la forza dei valori che generano valore A cura di: Raffaella Capritti Il 14 e 15 maggio 2024 torna a Riva del Garda REbuild, evento di riferimento per ...
29/03/2024 Ogni anno 2,3 miliardi tonnellate spazzatura, torna Giornata internazionale Rifiuti Zero A cura di: Tommaso Tetro Si celebra il 30 marzo l'International Day of Zero Waste: l'obiettivo è sensibilizzare le persone a ...
28/03/2024 Energia pulita: investire nelle economie emergenti può limitare il riscaldamento globale A cura di: Tommaso Tetro Solo il 15% degli investimenti totali nelle rinnovabili è destinato ai mercati emergenti. Per rispettare gli ...
21/03/2024 Emissioni gas serra, il Wwf lancia l’allarme, mentre l’UE toglie l’obbligo di riduzione per il settore agricolo A cura di: Giorgio Pirani Emissioni gas serra legate all'agricoltura, secondo il WWF le strategie dell'UE per ridurle impattano sul cambiamento ...
19/03/2024 L’importanza della chimica per la transizione energetica e per il clima A cura di: Andrea Ballocchi La chimica è fondamentale in molteplici processi e settori, con un impatto anche in termini di ...
19/03/2024 Innovare per proteggere: come la tecnologia diventa centrale nella conservazione delle foreste A cura di: Fabiana Valentini La Giornata internazionale delle Foreste è stata istituita il 21 marzo del 2012. L'obiettivo è incoraggiare ...