UE, trovato l’accordo per l’efficienza energetica

L'Europarlamento, il Consiglio europeo e Commissione Ue hanno raggiunto, dopo quasi un anno di negoziati, l'accordo sulla Direttiva sull'efficienza energetica; ora il testo deve essere approvato da Parlamento europeo e Consiglio. Si tratta di un testo fondamentale in particolare sul rinnovo degli edifici pubblici e la loro riqualificazione energetica.
I paesi dovranno attuare misure che portino al risparmio energetico rinnovando ogni anno il 3% degli edifici pubblici e fissando obblighi per le imprese di energia che portino a un risparmio dell'1,5% di energia, ad esempio attraverso l'installazione di "contatori intelligenti": questa disposizione, in particolare, contribuisce per oltre il 50% al raggiungimento dell'obiettivo del 20% entro il 2020.
Non ci saranno obiettivi vincolanti per gli Stati membri, ma un'applicazione più rigorosa delle misure considerate necessarie per indurre a maggiori risparmi energetici i produttori, i distributori e i consumatori di energia.
Inoltre, l'accordo prevede una clausola di revisione che permetterà di monitorare i progressi che gli Stati membri faranno e, se necessario, intervenire entro il 2016 per raggiungere gli obiettivi.
 
L'eurodeputata Amalia Sartori, presidente della Commissione Industria, ricerca ed energia presso il Parlamento europeo ha commentato: "Anche il terzo pilastro della strategia europea per raggiungere gli obiettivi energetici al 2020 è stato adottato: ora l'Europa ha una tabella di marcia che permetterà l'applicazione di misure che contribuiranno in maniera sostanziale a rendere più efficiente l'utilizzo dell'energia da parte degli Stati Membri.
''L'accordo raggiunto è la sintesi di difficili negoziati – continua la Sartori – che ho voluto seguire fin dall'inizio e che hanno impegnato le tre istituzioni ad un avvicinamento graduale ma significativo delle proprie posizioni''.
''La Direttiva crea un'architettura dentro la quale troviamo disposizioni per il rinnovo degli edifici pubblici e la loro riqualificazione energetica, per un'applicazione più diffusa della cogenerazione se l'analisi costi-benefici è positiva, ma anche per una maggiore diffusione dei contatori intelligenti e per un controllo più accurato da parte del consumatore della propria bolletta'', ha osservato Sartori.
''Forse non è il livello di ambizione che il Parlamento si attendeva, ma è stato il massimo ottenibile in questo momento economico – ha concluso -. Abbiamo comunque trovato l'accordo anche su una clausola di revisione piu' restrittiva che permettera' di monitorare i progressi che gli Stati membri faranno e, se necessario, intervenire entro il 2016 rafforzando le disposizioni per ottenere tali progressi''.
 
L'accordo politico raggiunto dai 27 Stati dell'Unione europea è "un grande passo avanti" secondo il Commissario Ue all'Energia Guenther Oettinger. "Per la prima volta abbiamo misure giuridicamente vincolanti e l'Europa è ora ben posizionata per raggiungere il suo obiettivo del 20% di efficienza energetica nel 2020".

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