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A cura di: Federica Arcadio La qualità dell’aria nelle città europee è un tema centrale per la salute pubblica, specialmente considerando che il 75% della popolazione europea vive in aree urbane. L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha pubblicato l’aggiornamento della European City Air Quality Viewer da cui emerge che Uppsala e Umeå, in Svezia, insieme a Faro, in Portogallo, vantano l’aria urbana più pulita d’Europa. Ma perché è così importante monitorare e migliorare la qualità dell’aria? E quali sono le implicazioni per la nostra salute e per l’ambiente? Quali sono le città europee con la migliore qualità dell’aria? E quali le politiche necessarie per ridurre l’inquinamento atmosferico? Le città europee con l’aria più pulita L’European City Air Quality Viewer dell’EEA ha classificato 375 città europee in base alla concentrazione media di particolato fine (PM2.5) negli ultimi due anni (2022-2023). Le città che si distinguono per una qualità dell’aria particolarmente elevata includono Uppsala e Umeå in Svezia, e Faro in Portogallo. In queste città, i livelli di PM2.5 sono ben al di sotto della soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di 5 microgrammi per metro cubo d’aria (5 μg/m3). È interessante notare che solo 13 città europee hanno raggiunto questo standard di qualità dell’aria, tra cui le capitali nordiche Reykjavik, Tallinn, Stoccolma e Helsinki. Un risultato che riflette non solo le politiche efficaci di gestione dell’inquinamento in queste città, ma anche fattori geografici e climatici favorevoli che contribuiscono a mantenere bassi i livelli di inquinanti atmosferici. L’importanza di ridurre il particolato fine (PM2.5) Il PM2.5 è considerato uno degli inquinanti atmosferici più dannosi per la salute umana. Le particelle, con un diametro inferiore a 2,5 micrometri, possono penetrare profondamente nei polmoni e persino entrare nel flusso sanguigno, causando una serie di problemi di salute che vanno dalle malattie respiratorie e cardiovascolari all’aumento del rischio di cancro. Secondo l’OMS, livelli elevati di PM2.5 sono responsabili di milioni di morti premature in tutto il mondo ogni anno. Nel 2021, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha aggiornato le sue linee guida sulla qualità dell’aria basate sulla salute, raccomandando un livello massimo di 5 μg/m3 per il particolato fine per l’esposizione a lungo termine, al fine di proteggere la salute. In Europa, le politiche volte a ridurre l’inquinamento atmosferico hanno portato a miglioramenti significativi negli ultimi tre decenni. Tuttavia, molte città europee continuano a registrare livelli di PM2.5 superiori a quelli raccomandati, rappresentando una minaccia per la salute pubblica. Le politiche europee per un’aria più pulita L’Unione Europea ha da tempo riconosciuto l’importanza di affrontare l’inquinamento atmosferico e ha messo in atto una serie di politiche per migliorare la qualità dell’aria. Uno degli obiettivi principali del Green Deal Europeo è la riduzione delle morti premature causate dal PM2.5 del 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005. Questo obiettivo ambizioso fa parte del piano d’azione “Zero Pollution“, che mira a eliminare gli impatti significativi sulla salute causati dall’inquinamento entro il 2050. All’inizio di quest’anno, le istituzioni dell’UE hanno raggiunto un accordo per aggiornare le direttive sulla qualità dell’aria ambientale, avvicinando gli standard europei alle linee guida dell’OMS. Si tratta di un aggiornamento fondamentale per garantire che le città europee continuino a migliorare la loro qualità dell’aria, proteggendo la salute dei cittadini e contribuendo a un ambiente più sostenibile. Il ruolo dell’European City Air Quality Viewer L’European City Air Quality Viewer dell’EEA è uno strumento essenziale per monitorare e comprendere la qualità dell’aria nelle città europee. Basato su dati raccolti da oltre 500 stazioni di monitoraggio, il viewer fornisce informazioni precise sui livelli di PM2.5, consentendo di valutare la qualità dell’aria a lungo termine. Questo strumento non solo informa i cittadini sulla qualità dell’aria nelle loro città, ma serve anche come guida per le politiche pubbliche, aiutando a identificare le aree che necessitano di interventi più urgenti. Entro la fine dell’anno l’EEA pubblicherà un’analisi dettagliata sugli impatti dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana e sugli ecosistemi, incluse stime delle morti e delle malattie attribuibili alla scarsa qualità dell’aria. Si tratta di informazioni molto utili per rafforzare le misure di controllo dell’inquinamento e per promuovere politiche che possano garantire un’aria più pulita per tutti i cittadini europei. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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