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La Regione Marche ha approvato le Linee Guida per la valutazione energetico-ambientale degli edifici residenziali.Contengono i criteri per la definizione degli incentivi e i programmi per la formazione professionale.Le linee guida per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici redatte ai sensi dell'art. 7 della LR 17 giugno 2008 n. 14 "Norme per l'edilizia sostenibile" pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 59 del 26 giugno 2008, sono un aggiornamento del protocollo Itaca (approvato dalla Conferenza delle regioni nel gennaio del 2004) e ne riprendono i principi e le modalità applicative.Il protocollo Itaca è stato sviluppato a partire dalla metodologia del GBC (Green Building Challenge) e tiene conto della sua evoluzione e aggiornamento (Sustainable Building Challenge SBC) ed è indirizzato agli edifici residenziali di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazioni importanti. Cosi come previsto dall'art. 7 della LR 17 giugno 2008 n. 14 le Linee guida contengono il sistema di valutazione della qualità ambientale ed energetica degli interventi di edilizia sostenibile.Il sistema di valutazione della qualità ambientale ed energetica degli interventi di edilizia sostenibile è finalizzato a:– certificare il livello di sostenibilità degli interventi edilizi;– definire le priorità;– graduare gli incentivi economici;– stabilire le soglie minime al di sotto delle quali non è consentito il rilascio delle certificazioni né l'accesso ai contributi e agli incentivi. Le linee guida sono suddivise in aree di valutazione:a) qualità ambientale degli spazi esterni;b) risparmio delle risorse naturali;c) riduzione dei carichi ambientali;d) qualità ambientale degli spazi interni;e) qualità della gestione dell'edificio;f) integrazione con il sistema della mobilità pubblica. Il sistema di valutazione consente l'attribuzione di un punteggio di prestazione al singolo edificio, che permette una valutazione finale del relativo livello di sostenibilità; a tal fine indica:a) la prestazione minima di riferimento in base alle norme legislative e tecniche vigenti e alle peculiarità costruttive locali;b) un sistema di ponderazione dei requisiti che consenta di definire le priorità all'interno delle diverse problematiche ambientali considerate. L'allegato 2 della delibera contiene inoltre i criteri per l'erogazione dei contributi, previsti dall'art. 9 della Legge regionale, per lo sconto sugli oneri di urbanizzazione e per l'accesso agli incentivi volumetrici graduati in relazione al livello di prestazione certificato.Ricordiamo che l'art. 9 della legge regionale prevede che la Regione concede contributi:a) a soggetti pubblici e privati per la realizzazione di edifici sostenibili, in misura proporzionale al livello di sostenibilità raggiunto;b) a soggetti pubblici e privati per sostenere gli oneri relativi al procedimento di certificazione;c) agli Enti locali per la promozione dei concorsi di progettazione;d) agli Enti locali, fino al 70% della spesa ammissibile, per l'adozione di: 1) carta dei rischi ambientali artificiali, 2) carta dei rischi ambientali naturali, 3) carta dei fattori climatici, 4) carta del soleggiamento, 5) carta dei regimi delle acque, 6) carta delle biomasse. L'art. 10 della legge regionale prevede invece che i Comuni possono prevedere la riduzione degli oneri di urbanizzazione secondaria e del costo di costruzione nonché la concessione di incrementi percentuali delle volumetrie utili ammissibili, sino ad un massimo del 15%, negli edifici a maggiori prestazioni energetico-ambientali.L'allegato 3 della delibera contiene invece i criteri per la formazione professionale sia dei soggetti che andranno ad eseguire la certificazione, sia dei tecnici delle amministrazioni pubbliche, sia dei progettisti. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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