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La Camera dei Deputati ha dato il via libera al disegno di legge di Stabilità 2015, con 324 sì, 108 no e 3 astenuti. Ora il DDL passa all’esame del Senato. Viene confermata la proroga dell’ecobonus per il 2015, del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e del 50% per le ristrutturazioni edilizie, l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Sale dal 4% all’8% la ritenuta d’acconto che le banche operano sui bonifici disposti per il pagamento degli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione degli edifici che beneficiano delle detrazioni. La Camera ha approvato l’estensione dell’ecobonus 65% anche agli interventi di rimozione e bonifica dell’amianto dagli edifici esistenti, come richiesto dall’ordine del giorno 255 presentato da Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera che ha così commentato: “È un segnale molto importante il via libera dato oggi alla Camera a un Ordine del giorno alla Legge di Stabilità di cui sono primo firmatario, sottoscritto da molti colleghi del Partito Democratico e di altre forze politiche, che chiede al Governo di estendere l’ecobonus al 65% anche agli interventi di rimozione e bonifica dell’amianto dagli edifici esistenti. Quella dell’amianto, è una delle emergenze ambientali del Paese e proprio per questo la VIII Commissione Ambiente della Camera aveva evidenziato il tema degli incentivi fiscali per gli interventi di rimozione dell’amianto già nella sua relazione al Disegno di Legge di “Stabilità 2015” (AC2679bis). Già oggi in Italia – prosegue Realacci – sono 1.600 l’anno le vittime dell’amianto, ma la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente: vista la grande diffusione dei manufatti in amianto nel nostro Paese è atteso il picco di morti per mesotelioma pleurico nel 2025 e da qui ad allora si stimano almeno altre 25 mila vittime. Secondo le stime di Cnr, Ispesl e Legambiente, ci sono ancora 32 milioni di tonnellate di amianto sparse per il territorio nazionale e sono 34.148 i siti ancora da bonificare tra edifici pubblici e privati, cave, reti idriche ed ex siti industriali. Di queste 32 milioni di tonnellate, nonostante la legge per la cessazione dell’uso dell’amianto – la numero 257 del 1992 – prescrivesse la bonifica di tutti i siti inquinati, ne sono state rimosse e smaltite legalmente appena il 2%. Considerando che la più efficace misura di bonifica e rimozione dell’amianto dagli edifici esistenti fu il cosiddetto “bonus eternit”, ovvero un maggiore incentivo per la sostituzione di tetti in amianto con pannelli fotovoltaici previsto dal vecchio Conto Energia fino al luglio del 2013 e grazie al quale sono stati rimossi circa 20 chilometri quadri di amianto, l’Odg da me presentato e accolto dal Governo chiede all’esecutivo di estendere il credito di imposta del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici anche agli interventi di bonifica e rimozione di manufatti in amianto, di includere nella platea dei beneficiari anche le imprese e di stabilizzare questa importante misura”. E’ stata inoltre confermata (art. 8) l’estensione della detrazione del 65%, richiesta dalla Commissione Bilancio, alle spese sostenute, per tutto il 2015, per l’acquisto e posa in opera delle schermature solari, nel limite massimo di detrazione di 60.000 euro. Finco, Federazione delle Industrie delle Costruzioni, in una nota ha espresso una viva soddisfazione: “Un passo importantissimo quello che ha visto l’approvazione dell’estensione dell’ecobonus del 65% anche alle schermature solari (ovvero in grande sintesi, tende da sole, persiane avvolgibili, persiane a battente, scuri, frangisole, coperture tessili e pellicole). Un risultato fondamentale, ottenuto grazie alla sensibilità verso il settore, sotto il profilo sia industriale che occupazionale, mostrata dagli Onorevoli che hanno proposto e sostenuto l’emendamento 8.37: Paola Bragantini, Alessandro Mazzoli, Chiara Braga, Silvia Fregolent, Enrico Borghi. Se il bonus 65% era quasi “scontato” per i tradizionali lavori di risparmio energetico, come la sostituzione delle finestre, delle caldaie ecc, non altrettanto lo era l’inserimento delle schermature solari, “fermate” in Parlamento e dalla Ragioneria di Stato un paio di volte in passato”. “Una cosa è certa – afferma Sergio Fabio Brivio, Vicepresidente Finco per la Sostenibilità e l’Ambiente – qualunque sia l’esito, apprezziamo questo modo fattivo di fare politica da parte dei proponenti. Entro l’anno la legge di Stabilità dovrà necessariamente essere approvata ed allora tireremo le somme, confidando che questa misura possa contribuire alla ripresa di un settore diffuso su tutto il territorio nazionale”. Sempre del 65% la detrazione possibile per l’acquisto e posa in opera degli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, nel limite massimo di detrazione di 30.000 euro. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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