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L’UE ha accelerato l’abbandono dei combustibili fossili nel 2023, con un calo record del 19% della produzione fossile e delle emissioni di CO2, che hanno raggiunto il livello più basso di sempre nella produzione di elettricità dell’Unione, arrivando a rappresentare per la prima volta meno di un terzo del mix elettrico dell’UE. E’ quanto emerge dal Rapporto European Electricity Review 2024 pubblicato dal tink tank Ember. Crollo senza precedenti della produzione di carbone e gas Il calo del carbone (-26%), già iniziato nel 2022 è proseguito anche lo scorso anno in cui ha toccato livello più basso di sempre (333 TWh), rappresentando solo il 12% del mix elettrico dell’UE nel 2023. La produzione di carbone si è dimezzata dal 2016 al 2023 (-327 TWh) a causa di un aumento analogo della produzione eolica e solare (+354 TWh). Le chiusure di impianti a carbone sono rallentate durante la crisi energetica, ma ci si aspetta che un quinto della flotta a carbone dell’UE chiuderà tra il 2024 e il 2025. La produzione di gas è diminuita del 15% (-82 TWh) a 452 TWh. Si tratta del quarto anno consecutivo di calo della produzione di gas, che nel 2023 ha rappresentato il 17% della produzione totale dell’UE. Calo record delle emissioni del settore energetico dell’UE Nel 2023 -19% (-157 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente) per le emissioni del settore energetico dell’UE. Un nuovo record visto che è stato superato il -13% del 2020, anno in cui il mondo era in piena pandemia. Rispetto al picco del 2007, le emissioni sono praticamente dimezzate (-46%). A contribuire alla diminuzione della produzione da combustibili fossili, oltre alla crescita delle rinnovabili, il Rapporto segnala anche il calo nel 2023 della domanda di energia elettrica del 3,4% (-94 TWh) rispetto al 2022 e del 6,4% (-186 TWh) sul 2021, anno in cui è iniziata la crisi energetica. Per i prossimi anni, in cui è atteso un aumento dell’elettrificazione, si prevede un’inversione di questa traiettoria. La transizione da un sistema basato sulle fossili a uno basato su eolico e fotovoltaico Record invece per le energie rinnovabili che hanno raggiunto una percentuale del 44%, superando per la prima volta il 40%, grazie soprattutto a eolico e fotovoltaico che hanno coperto il il 27% del fabbisogno di elettricità dell’UE nel 2023. Più di 2/3 dell’elettricità in EU viene dalle energie pulite, che hanno raddoppiato le fossili, grazie anche alla ripresa dell’idroelettrico e al parziale recupero del nucleare. Il fotovoltaico ha installato 56 GW di nuova capacità nel 2023, rispetto ai 41 GW del 2022 (+37%), ma non è riuscito a eguagliare la crescita della produzione del 2022 su base annua (+36 TWh nel 2023 contro +48 TWh nel 2022) L’energia eolica, inoltre, ha raggiunto un importante traguardo, superando per la prima volta il gas grazie alla crescita record della produzione annuale di 55 TWh (+13%). Nel dettaglio, l’elettricità prodotta dall’eolico è stata di 475 TWh, pari alla domanda totale di elettricità della Francia, rispetto ai 452 TWh del gas. Nel 2023 sono stati installati 17 GW di energia eolica rispetto ai 16 GW del 2022, si tratta del maggior incremento annuale. Tuttavia, se l’UE vuole raggiungere gli obiettivi prefissati, questo tasso di diffusione deve quasi raddoppiare a oltre 30 GW all’anno fino al 2030. Nei prossimi anni energia eolica e fotovoltaica saranno i veri protagonisti nella produzione di elettricità dell’Unione Europea. Già nel 2023 per il 24% delle ore meno di 1/4 dell’elettricità proveniva dai combustibili fossili, contro il 4% delle ore nel 2022. Ma per rispettare gli obiettivi climatici, le energie rinnovabili dovranno tenere il passo con il probabile aumento della domanda. Oltre allo sviluppo di fotovoltaico ed eolico, bisognerà investire in infrastrutture, nelle reti e nei sistemi di stoccaggio. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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