Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Riqualificazione energetica: tipologie di interventi, soluzioni ed esempi di retrofit edilizio 17/06/2025
Cool Roof e pavimentazioni riflettenti: come ridurre l’effetto isola di calore e risparmiare energia 13/06/2025
Schindler presenta la nuova sede italiana: un progetto tra innovazione, benessere e sostenibilità 06/06/2025
A cura di: Tommaso Tetro Ursula von der Leyen – ©European Union, 2024 – EP L’Europa sceglie il Green deal. Ed elegge di nuovo Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Ue. Questa volta però la maggioranza che l’ha eletta (con 401 voti favorevoli) assume sfumature meno spinte sulla sostenibilità; se vogliamo, più razionali. Cosa che emerge subito anche dal discorso di insediamento: 50 minuti dai toni meno marcati e la necessità, sì, di portarlo avanti ma “con pragmatismo, neutralità tecnologica, innovazione”. Al cuore della road map green – che punta comunque a una legge europea sul clima con l’obiettivo di ridurre le emissioni del 90% al 2040 – questa volta c’è la competitività e l’industria. “La nostra massima attenzione sarà rivolta al sostegno e alla creazione delle giuste condizioni – osserva lady Ursula – affinché le aziende possano raggiungere i nostri obiettivi comuni”. Quindi le parole d’ordine sono da un lato “semplificazione, investimenti, accessibilità”, dall’altro “sicurezza energetica, materie prime a basso costo, sostenibilità”. Ursula von der Leyen chiede sinergia e collaborazione con le industrie e le parti sociali anche per spingere “sull’acceleratore della decarbonizzazione e offrire sostegno nel corso della transizione”. Gli obiettivi del “primi 100 giorni del mandato” Quindi il Green deal e i suoi obiettivi continueranno a esserci accanto a “un nuovo Piano per l’industria green e per posti di lavoro di qualità” che von der Leyen vuole proporre “nei primi 100 giorni del mandato”. Il punto dello stato dell’arte sui primi sei mesi del 2024 per l’Ue è un elemento di conforto, per la strategia green: il 50% della nostra produzione di energia elettrica proviene da fonti rinnovabili, gli investimenti nelle tecnologie pulite in Europa sono più che triplicati nel corso degli ultimi 5 anni, l’attrattività degli investimenti in idrogeno pulito dell’Ue sono superiori a quelli degli Stati Uniti e della Cina messi insieme. Inoltre von der Leyen porta avanti la proposta di una nuova legge sull’economia circolare con l’intento di creare le condizioni per un mercato dei materiali secondari e un mercato unico dei rifiuti, soprattutto rispetto alle materie prime critiche, un pacchetto di misure dedicate all’industria chimica, la necessità di riconoscere “un reddito giusto” per chi lavora nell’agricoltura. La conferma di lady Ursula è accolta con favore da chi nel Green deal non ha mai smesso di credere. Le reazioni alla conferma di Lady Ursula Legambiente parla per un verso di “consolidamento” del Green deal europeo, con “la conferma e il pieno sostegno alla rivoluzione ecologica”, per un altro verso si rivolge al governo italiano chiedendo “di garantire pieno appoggio al Patto europeo per il futuro”. La maggiore associazione ambientalista italiana individua tre priorità per la nuova Legislatura europea: riforme e investimenti “per una transizione giusta fondata su un nuovo contratto sociale come motore di un’economia europea decarbonizzata competitiva, inclusiva e resiliente”; l’istituzione di un Fondo europeo per gli investimenti green e sociali post-2026 con una dotazione di almeno 1.000 miliardi di euro; l’introduzione di una Strategia industriale europea. Il Wwf Italia valuta come “positivo il rinnovato impegno per gli obiettivi fissati con il Green deal europeo” anche se ci sono alcune fragilità: “risultano indeboliti, accogliendo le richieste dell’industria dei fossili e del comparto agroindustriale, spesso in contrasto con gli standard ambientali a protezione della salute e della sicurezza dei cittadini”. Inoltre “preoccupa la carenza di impegni concreti su protezione e ripristino della biodiversità e la mancata ambizione per un sistema energetico completamente rinnovabile”. In particolare il Wwf ritiene interessanti gli impegni di von der Leyen per un Piano europeo per l’adattamento al cambiamento climatico e una Strategia europea di resilienza idrica. Chi invece aveva qualche dubbio prima, guarda Confindustria, continua ad averli. Il presidente degli industriali italiani Emanuele Orsini è infatti “preoccupato” non soltanto per la sostanziale riconferma del Green deal targato von der Leyen ma anche per quell’indicazione del 90% di abbattimento delle emissioni: “L’Europa ha un problema di competitività con altri Paesi. Questa decarbonizzazione costerà 1.100 miliardi di euro nei prossimi 10 anni. Questo vuol dire caricare di costi in più le nostre aziende”. E a nulla valgono le rassicurazioni ‘razionali’ sulla neutralità tecnologica. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
18/06/2025 Cleaner Future: i bambini spingono il cambiamento, gli adulti restano indietro A cura di: Raffaella Capritti I bambini guidano la sostenibilità in casa, ma scarsa conoscenza e costi percepiti rallentano l’adozione delle ...
17/06/2025 Giornata Mondiale della lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2025: Restore the land. Unlock the opportunities Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità. Il tema dell'edizione 2025: "Restore the land. ...
16/06/2025 Conferenza Onu sugli oceani, passi avanti per la salvaguardia degli oceani: cosa è stato deciso A cura di: Giorgio Pirani Conferenza ONU sugli Oceani: 90 paesi si sono incontrati per discutere di come salvare gli oceani, ...
12/06/2025 2G Italia: la cogenerazione per un futuro energetico efficiente A cura di: Laura Murgia Attiva in 70 Paesi, 2G è fra le protagoniste mondiali della cogenerazione, e guida la transizione ...
11/06/2025 I rischi climatici influenzano i prezzi degli immobili commerciali. Lo studio della BCE I prezzi degli immobili commerciali reagiscono ai rischi climatici. La BCE lancia l'allarme e analizza gli ...
10/06/2025 Investimenti energetici: nel 2025 a livello globale si toccheranno i 3.300 miliardi di dollari Secondo il rapporto World Energy Investment 2025 dell’International Energy Agency (IEA), gli investimenti nel settore energetico ...
06/06/2025 Elisa a San Siro: anche la musica diventa sostenibile Elisa si fa portavoce della transizione ecologica della musica live con un evento a basso impatto ...
05/06/2025 Il Piano dell'Europa per trasformare e rafforzare le reti elettriche Le reti elettriche non sono più il semplice reticolo invisibile che trasporta energia da un punto ...
05/06/2025 Giornata Mondiale dell’Ambiente 2025: #BeatPlasticPollution A cura di: Raffaella Capritti La Giornata Mondiale dell'Ambiente 2025, organizzata ogni anno delle Nazioni Unite il 5 giugno, si concentra ...
02/06/2025 Il miglior espresso d’Italia? Si realizza con l’acqua della laguna di Venezia A cura di: Tommaso Tautonico Il progetto architettonico Canal Cafè purifica l’acqua attraverso un sistema ibrido naturale-artificiale che mantiene le caratteristiche ...