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Alla Cittadella dell'Università di Catania "allacciati" impianti per 12.500 mq che garantiranno la produzione del 20% del fabbisogno annuo di energia dell'Ateneo Quasi 2 milioni e mezzo di kilowattora di producibilità attesa in un anno, pari al 20% del consumo totale annuo di energia dell'intero Ateneo e a quanto consumano in media 800 famiglie. Un taglio di emissioni nell'atmosfera di circa 1400 tonnellate di anidride carbonica annue, con un risparmio di circa 450 Tep/anno (ossia Tonnellate equivalenti di petrolio necessarie per la produzione di 1 Megawattora di energia). Con l'allacciamento alla rete di distribuzione da parte di Enel degli ultimi nuovi generatori fotovoltaici situati nell'area della Cittadella, avvenuto nei giorni scorsi, l'Università di Catania può affermare con certezza di aver vinto la propria "scommessa verde". Il parco fotovoltaico realizzato ammonta in totale a circa 1.700 kWp (Chilowatt picco, ovvero la potenza massima (o di "picco") di un impianto fotovoltaico o di un generatore elettrico in generale) con una superficie "attiva" di circa 12.500 mq. Un'avventura, cominciata qualche anno fa con l'avvio del progetto di efficientamento energetico condotto grazie alla proficua partnership con Cofely Italia, azienda del gruppo gdf Suez, che contempla i servizi di fornitura dell'energia elettrica, ottimizzazione energetica e manutenzione impiantistica ai 78 edifici dell'Ateneo per 20 anni; e proseguita attraverso i lavori realizzati dall'Ati Cofely – Maltauro – Esco Sicilia, aggiudicataria del servizio energetico integrato dell'Ateneo, che consente già da oggi l'autoproduzione di energia generata da nove impianti fotovoltaici installati in aree di proprietà. Un progetto di ampio respiro, questo, che ha oltretutto fatto guadagnare all'amministrazione universitaria catanese due prestigiosi riconoscimenti nazionali. Lo scorso anno, nell'ambito del 10° Italian Energy Summit del Sole 24 Ore, l'Ateneo era stato insignita del premio Cofely per l'Efficienza energetica e ambientale nella pubblica amministrazione, dimostrando di essere in prima linea nello studio, nella sperimentazione e nell'adozione di nuovi e più adeguati processi, modelli, strumenti e servizi di "governance" dei patrimoni intesi come "risorse pubbliche strategiche", attraverso l'attivazione di un piano di servizi integrati per l'efficientamento energetico di tutte le proprie infrastrutture. E nel maggio scorso, durante il Forum nazionale per la Pubblica Amministrazione, il premio "Best Practice Patrimoni Pubblici 2011", che segnala all'attenzione nazionale le migliori prassi in tema di valorizzazione dei patrimoni pubblici e dell'aumento di efficienza nella loro gestione. Molto virtuoso il piano di iniziative realizzate in questi anni, seguite costantemente – in ogni fase dell'attuazione dal dirigente dell'Area per la progettazione dello sviluppo edilizio e della manutenzione dell'Ateneo Mario Cullurà e dall'"Energy manager" universitario e responsabile unico del procedimento Agatino Pappalardo, insieme con il progettista e direttore dei lavori del parco fotovoltaico per l'ATI Massimiliano Rinaldi -. Dalla rinegoziazione dei contratti di fornitura energetica elettrica alla razionalizzazione del consumo energetico; dal servizio manutentivo del patrimonio impiantistico "loop elettrico" all'automazione degli impianti di climatizzazione e illuminazione; dall'efficientamento degli impianti di illuminazione esterni (con l'installazione di lampade a led ad alta efficienza energetica) al monitoraggio dei consumi energetici mediante l'installazione di misuratori ed alla gestione centralizzata degli impianti. I tetti degli edifici di facoltà e dipartimenti e perfino gli spazi destinati al parcheggio nell'area della Cittadella universitaria catanese diventano perciò da oggi autoproduttori di energia da fonti rinnovabili, in nome di una cultura amministrativa e manageriale che tiene nella dovuta considerazione il risparmio energetico e il rispetto dell'ambiente, razionalizzando i consumi e migliorando l'efficienza del cospicuo e diversificato patrimonio edilizio universitario.Una volta a regime, con l'installazione ed il collegamento di generatori fotovoltaici per ulteriori 800 kWp e l'ultimazione degli interventi di efficienza energetica, il completamento dell'iniziativa sarà in grado di migliorare il risparmio energetico e ambientale dell'istituzione accademica catanese grazie ad un risparmio energetico stimato in oltre 5 milioni e 600 mila kW all'anno. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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