Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Il progetto è entrato a far parte del Settimo Programma Quadro per la Ricerca (FP7) promosso dalla Comunità Europea. 15 sono le società coinvolte, alcune tra le più importanti realtà europee appartenenti ai settori energetico, industriale e ricerca: le italiane Robur – coordinatrice del progetto – Pininfarina, ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), Politecnico di Milano, D’Appolonia e CF Consulting; le tedesche Bosch, E.ON e il centro di ricerca Fraunhofer Institute; le francesi GDF Suez e Gas Reseau Distribution France. Completano il gruppo l’inglese British Gas, la polacca Flowair e le slovene Primorje e ZAG. Il tutto per un investimento complessivo pari a quasi 10 milioni di Euro. La sfida del progetto, che si concluderà nel 2015, è quella di applicare la tecnologia delle pompe di calore ad assorbimento a gas – attualmente utilizzata per il riscaldamento di edifici condominiali, commerciali, industriali e della pubblica amministrazione – anche nel settore residenziale monofamiliare. Ancor più importante è la volontà di realizzare pompe di calore che possano essere installate negli edifici esistenti, proprio quelli che, secondo recenti studi dell’Unione Europea, sono responsabili per circa il 49% del consumo energetico complessivo, in termini di energia primaria, e del 36% delle emissioni di gas serra. Le pompe di calore ad assorbimento a gas verranno proposte anche per far evolvere il patrimonio di edilizia residenziale che rappresenta da solo oltre il 60% del costruito nell’Europa allargata. “Non è un caso che molte delle direttive europee in termini di limitazione di emissioni nocive, spingano nella direzione di modernizzare gli impianti e di effettuare riqualificazioni evolute nell’ottica di rendere gli edifici energeticamente più efficienti, soprattutto là dove è più difficile intervenire con soluzioni di maggiore isolamento termico.”, spiega Luigi Tischer, Strategic Business Director di Robur e coordinatore del progetto internazionale HEAT4U. La tecnologia delle pompe di calore ad assorbimento applicata all’esistente permetterebbe di aumentare di oltre il 40% l’efficienza energetica degli edifici, grazie all’utilizzo delle energie rinnovabili provenienti dall’ambiente (dall’aria, dal terreno, dall’acqua). Ogni pompa di calore ad assorbimento a gas applicata al residenziale monofamiliare annualmente risparmierebbe 0,8 tonnellate equivalenti di petrolio e eviterebbe l’emissione di 2,1 tonnellate di CO2, equivalenti a quanto viene assorbito da 300 alberi. Con l’applicazione di questa tecnologia ogni famiglia potrebbe neutralizzare la CO2 emessa dalla propria automobile. Inoltre, tale tecnologia consentirebbe di utilizzare i sistemi di riscaldamento esistenti (radiatori) e l’esistente rete del gas, di fornire acqua calda sanitaria rispettando gli standard anti-legionella e di mantenere efficienze elevate anche in caso di temperature esterne molto rigide (efficienza del 144% anche a -7°C). I vantaggi della tecnologia delle pompe di calore a gas sono già ampiamente certificati nella versione esistente per il mercato del light-commercial. Oltre seimila pompe di calore ad assorbimento già installate in tutta Europa fanno risparmiare ogni anno novemila e seicento tonnellate equivalenti di petrolio ed evitano l’emissione di oltre venticinquemila tonnellate di CO2. La risoluzione delle sfide tecnologiche poste da questa progetto e che dovranno essere affrontate dal gruppo di ricerca HEAT4U consentirà di portare la tecnologia delle pompe di calore ad assorbimento a gas nella fascia di potenza tipica delle applicazioni residenziali monofamiliari (10 e 25 kWth) e di raggiungere un’efficienza globale sull’energia primaria calcolata tra 150 e 170%. I prodotti che scaturiranno dagli sviluppi di HEAT4U saranno quindi perfettamente in linea con le direttive europee e gli obiettivi al 2020. Uno dei pregi della tecnologia delle pompe di calore ad assorbimento a gas è quella di utilizzare direttamente l’energia primaria (gas metano), evitando la costosa e inefficiente conversione in energia elettrica. Inoltre, utilizzeranno come fonte energetica rinnovabile l’aria esterna e saranno “idronici”, cioè integrabili con i caloriferi e con fonti energetiche rinnovabili aggiuntive, come pannelli solari e caldaie a biomasse. Rappresentano inoltre una valida soluzione per il mercato degli edifici di nuova costruzione, con una versione bassa temperatura per terminali radianti. Secondo gli obiettivi del progetto HEAT4U, l’investimento necessario per un’unità termica destinata all’edilizia residenziale renderà la tecnologia delle pompe di calore a gas una delle più competitive sul mercato del riscaldamento. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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