Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Riqualificazione energetica: tipologie di interventi, soluzioni ed esempi di retrofit edilizio 17/06/2025
Cool Roof e pavimentazioni riflettenti: come ridurre l’effetto isola di calore e risparmiare energia 13/06/2025
Schindler presenta la nuova sede italiana: un progetto tra innovazione, benessere e sostenibilità 06/06/2025
La commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha approvato, con 44 voti favorevoli, 20 contrari e 1 astenuto, la parte più rilevante del pacchetto sul clima ed energia dell’Unione Europea, riguardante la nuova “Borsa delle emissioni” di gas serra (Ets) che funzionerà dal 2013 al 2020. La misura adottata prevede l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 20% entro il 2020, percentuale che passerebbe automaticamente al 30% nell’eventualità di un accordo internazionale alla conferenza sul periodo post-Kioto, che si terrà a Copenaghen nel dicembre 2009. Il risultato raggiunto è stato comunque nei giorni scorsi bersaglio di numerose critiche, alcune anche veementi, da parte di quei governi e settori industriali che sono in forte ritardo nelle riconversione verde: contro il pacchetto Ue si erano schierati sia il ministro per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi, sia il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, accompagnati dai governi dei paesi appartenenti all’ex blocco comunista, Polonia su tutti. La decisione presa in mattinata inoltre rafforza la posizione iniziale della Commissione Europea riguardo ai permessi di emissione, che prevede dal 2013 il dovere per il settore energetico di acquisire all'asta il 100% delle emissioni attribuite a ciascuna installazione (per il momento le quote di anidride carbonica sono assegnate gratis, e si paga solo in caso di superamento dei tetti previsti). Dal 2013 invece gli altri settori industriali dovranno acquistare solo il 15% dei loro permessi di emissione, percentuale che salirà di anno in anno, fino a raggiungere il 100% nel 2020. La parte più controversa e spinosa del testo approvato è quella che ha come soggetto il futuro del carbone, la fonte energetica che ha il maggior impatto sul clima. Un emendamento approvato esplicita che dal 2015 sarà vietato erigere centrali termoelettriche che emettano più di 500 grammi di CO2 per kilowattora generato, una disposizione che nei fatti elimina la possibilità di costruire centrali a carbone. L’unica via alternativa sarà quella di dotare le centrali della tecnologia Ccs (carbon capture and storage), ossia un congegno di "cattura" delle emissioni e di stoccaggio in un deposito geologico. Innovazione quest’ultima ancora agli albori che viene tra l’altro ritenuta poco sicura dagli ambientalisti. Ma proprio col pacchetto clima ed energia è stata adottata una misura che prevede di destinare il ricavato derivante dalla messa all'asta dei permessi relativi a 500 milioni di tonnellate di CO2 (pari a circa 10 miliardi di euro agli attuali prezzi di mercato), come finanziamento, a 12 progetti pilota di impianti Ccs, nel periodo 20013-2020. Dura la replica di Greenpeace, la cui mancata totale soddisfazione è dovuta proprio alla battaglia sul carbone: “Il Parlamento ha confermato che l'obiettivo unilaterale per la riduzione dei gas serra scatterà al 30% in caso di raggiungimento di un accordo internazionale per la seconda fase di Kyoto. Tuttavia “ si legge sempre nella nota diramata dall’associazione ambientalista “sono stati stanziati nuovi sussidi all'industria del carbone, concedendo crediti di CO2 per 10 miliardi di euro a progetti di cattura e sequestro della CO2. La patata bollente passerà ora nelle mani del Consiglio europeo dell'energia il prossimo 10 ottobre". Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
17/06/2025 Giornata Mondiale della lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2025: Restore the land. Unlock the opportunities Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità. Il tema dell'edizione 2025: "Restore the land. ...
16/06/2025 Conferenza Onu sugli oceani, passi avanti per la salvaguardia degli oceani: cosa è stato deciso A cura di: Giorgio Pirani Conferenza ONU sugli Oceani: 90 paesi si sono incontrati per discutere di come salvare gli oceani, ...
12/06/2025 2G Italia: la cogenerazione per un futuro energetico efficiente A cura di: Laura Murgia Attiva in 70 Paesi, 2G è fra le protagoniste mondiali della cogenerazione, e guida la transizione ...
11/06/2025 I rischi climatici influenzano i prezzi degli immobili commerciali. Lo studio della BCE I prezzi degli immobili commerciali reagiscono ai rischi climatici. La BCE lancia l'allarme e analizza gli ...
10/06/2025 Investimenti energetici: nel 2025 a livello globale si toccheranno i 3.300 miliardi di dollari Secondo il rapporto World Energy Investment 2025 dell’International Energy Agency (IEA), gli investimenti nel settore energetico ...
06/06/2025 Elisa a San Siro: anche la musica diventa sostenibile Elisa si fa portavoce della transizione ecologica della musica live con un evento a basso impatto ...
05/06/2025 Il Piano dell'Europa per trasformare e rafforzare le reti elettriche Le reti elettriche non sono più il semplice reticolo invisibile che trasporta energia da un punto ...
05/06/2025 Giornata Mondiale dell’Ambiente 2025: #BeatPlasticPollution A cura di: Raffaella Capritti La Giornata Mondiale dell'Ambiente 2025, organizzata ogni anno delle Nazioni Unite il 5 giugno, si concentra ...
02/06/2025 Il miglior espresso d’Italia? Si realizza con l’acqua della laguna di Venezia A cura di: Tommaso Tautonico Il progetto architettonico Canal Cafè purifica l’acqua attraverso un sistema ibrido naturale-artificiale che mantiene le caratteristiche ...
29/05/2025 Temperature record fino al 2029: cosa ci aspetta secondo l’OMM Le previsioni dell’OMM indicano caldo estremo, temperature record, ondate di calore, impatti globali e scenari preoccupanti ...