Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
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Indice degli argomenti: Quali sono le cause dell’aumento del costo dell’energia? Dove si dovrebbe intervenire a livello nazionale per contenere il più possibile questi aumenti Cosa possono fare i consumatori? È quanto emerge dall’analisi annuale di Selectra (selectra.net), il servizio gratuito che confronta le offerte di luce, gas e internet, che ha realizzato uno studio sull’andamento del mercato energetico nel 2021, anno in cui l’aumento dei prezzi dell’energia sui mercati all’ingrosso ha portato – trimestre dopo trimestre – a bollette sempre più salate anche per molti consumatori. Abbiamo chiesto al co-fondatore di Selectra Italia Antoine Arel di spiegarci meglio i motivi di questo aumento, ma anche di raccontarci in che modo possano difendersi i consumatori. Dopo lo “stop” del 2020 il mercato energetico e il costo dell’energia hanno subito un’impennata negli ultimi mesi. Quali sono le cause di questo aumento? Gli aumenti del costo dell’energia sono stati alimentati da una serie di fattori, che sommati insieme hanno provocato una tempesta perfetta sui mercati del gas. C’è stato un calo globale della produzione per la pandemia (con investimenti ritardati, difficoltà tecniche legate al lockdown) seguito da un boom di domanda mondiale che non è stata soddisfatta, portando a stoccaggi molto più bassi della norma all’arrivo dell’inverno in Europa. Tutto questo ha portato ad un’ulteriore crescita dei prezzi del gas e, visto che sono le centrali elettriche a gas a fissare il prezzo dell’energia in Europa, i prezzi della luce sono logicamente aumentati a seguito. A questo si è aggiunta una crescita del costo della CO2, che a sua volta ha contribuito alla crescita dei prezzi dell’energia elettrica, anche se in una misura decisamente minore. Cosa dobbiamo aspettarci dal 2022? Domanda difficile ma se dovessimo basarci sulle aspettative del mercato, ossia sul prezzo Forward all’ingrosso che si applica ai contratti per le forniture future, nel corso dell’anno i prezzi dell’energia elettrica e del gas dovrebbero scendere, tuttavia senza tornare ai livelli del 2020 o dell’inizio del 2021. Un sollievo dovrebbe arrivare già da aprile, con la fine della stagione fredda. Dove si dovrebbe intervenire a livello nazionale per contenere il più possibile questi aumenti? Il Governo è già intervenuto con una serie di misure per contenere gli aumenti in bolletta dei consumatori domestici, in particolare per le famiglie economicamente fragili, ma purtroppo è difficile contrastare un aumento così importante sui mercati globali: nel 2021, da gennaio a dicembre il prezzo del gas all’ingrosso (il TTF) ha subìto un aumento del 540% (considerando le medie settimanali), così come il PUN (Prezzo Unico Nazionale) ha subìto un aumento del 510%, sempre in media settimanale. C’è da dire che i consumatori comunque hanno avuto soltanto una visione parziale di questo aumento: il prezzo medio del gas e dell’energia elettrica per i clienti finali si è infatti moltiplicato di due o tre volte, a seconda della tipologia di mercato (Libero o Tutelato) o delle offerte cui si aderiva. Si è trattato in ogni caso di un aumento importante, ma minore rispetto a quello incontrato nei prezzi all’ingrosso, anche perché la componente energia è solo una delle voci della bolletta, e per altre voci sono stati effettuati interventi del governo come per gli oneri di sistema o l’IVA, per il gas. Gli interventi hanno coinvolto anche il bonus sociale per le famiglie in difficoltà, che è stato potenziato per compensare gli incrementi in bolletta per 2,5 milioni di famiglie che usufruiscono del bonus elettrico e 1,4 milioni che hanno il diritto al bonus sociale per il gas. Oltre alle misure già applicate, l’Autorità potrebbe dare un ulteriore supporto ai consumatori togliendo il canone Rai, e realizzando campagne di comunicazione sull’utilizzo ragionevole dell’energia. Ma soprattutto spetta ai consumatori, oggi più che mai, informarsi in prima persona sulle proprie forniture e cercare alternative più convenienti sul mercato. Cosa possono fare i consumatori per correre ai ripari? Dal 1 gennaio sono arrivate ulteriori brutte notizie per gli utenti che si affidano ancora al Servizio di Maggior Tutela: per il primo trimestre dell’anno la bolletta mensile della luce aumenta del 55% salendo da 67 a 104 euro per una famiglia tipo, mentre quella del gas cresce del 41,8%, da 111,5 a 158 euro. Nonostante questo notevole aumento della tariffa regolata dall’Autorità, per il Mercato Libero, invece, non prevediamo forti variazioni nell’immediato: ci aspettiamo che nelle prossime settimane le offerte più vantaggiose sul mercato rimarranno notevolmente più basse della tariffa del Mercato Tutelato, sia per la luce, che per il gas. Successivamente, le offerte sul Libero potrebbero adeguarsi alla crescita del Tutelato, ma oggi gli utenti hanno la possibilità di bloccare per tempo un’offerta a prezzo fisso. Chi invece ha un’offerta del Mercato Libero a prezzo bloccato attivata di recente non subirà alcun tipo di aumento: dovrà però tener conto della data di scadenza e valutare la convenienza dei nuovi termini contrattuali proposti dal fornitore. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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