Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Giornata Internazionale della Luce: illuminare il futuro con efficienza e per il benessere 16/05/2025
Giornata Internazionale della Biodiversità 2025: armonia con la natura e sviluppo sostenibile 22/05/2025
A cura di:La Redazione Le barriere coralline rischiano di scomparire presto in tutto il mondo. Questo l’allarme lanciato da un recente rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) Projections of Future Coral Bleaching Conditions, che evidenzia i legami tra lo sbiancamento del corallo e il cambiamento climatico e sottolinea che, se non ci saranno azioni urgenti e ambiziose per cambiare la traiettoria, non ci sarà più tempo. Le barriere coralline sono estremamente importanti e garantiscono la sopravvivenza di molte specie marine. Inoltre proteggono le coste dall’erosione delle onde e dalle tempeste, assorbono il carbonio e l’azoto. La loro perdita avrebbe conseguenze devastanti non solo per la vita marina, ma anche per oltre un miliardo di persone in tutto il mondo che ne beneficiano, direttamente o indirettamente. I coralli sbiancano e rischiano di morire Quando la temperatura dell’acqua sale, i coralli espellono le microscopiche alghe che vivono nei loro tessuti e subiscono il fenomeno dello sbiancamento. Se le condizioni migliorano, i coralli sbiancati sono ancora vivi e possono recuperare le loro alghe, ma, se lo sbiancamento persiste, i coralli muoiono. L’ultimo evento globale di sbiancamento, che è stato anche il più lungo e distruttivo di sempre, è stato tra il 2014 e il 2017 e si è diffuso negli oceani Pacifico, Indiano e Atlantico. Il Rapporto ipotizza due possibili scenari per i prossimi anni, uno “peggiore” in cui l’economia mondiale sarà fortemente trainata dai combustibili fossili, e uno “intermedio” in cui i paesi riusciranno a rispettare l’impegno di limitare le emissioni di carbonio del 50%. In base allo scenario “pesantemente alimentato da combustibili fossili”, il rapporto stima che tutte le barriere coralline del mondo sbiancheranno entro la fine del secolo, segnando un punto di non ritorno per le scogliere, compromettendo la loro capacità di fornire una serie di servizi ecosistemici, tra cui cibo e protezione delle coste. Inoltre si verificherebbe entro il 2034 un grave sbiancamento annuale che, nello scenario intermedio, potrebbe essere ritardato di undici anni, fino al 2045. Ruben van Hooidonk, autore principale del rapporto e ricercatore di coralli presso l’americana National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAAA), ha spiegato che le proiezioni sono peggiorate e “dobbiamo cercare di ridurre con più urgenza le nostre emissioni di carbonio per salvare le barriere coralline”. Il rapporto analizza la possibilità dei coralli di adattarsi al cambiamento di temperatura, ipotizzando un riscaldamento tra 0,25 gradi Celsius e 2 gradi Celsius. Emerge che ogni quarto di grado di adattamento porta a un possibile ritardo di sette anni nello sbiancamento annuale previsto: adattandosi a 1° di riscaldamento si potrebbero guadagnare 30 anni. Tuttavia, se continueranno le attuali emissioni di gas serra, i coralli non sopravviveranno nemmeno con 2 gradi Celsius di adattamento. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
20/05/2025 Giornata mondiale delle api, tutti noi dipendiamo dalla loro sopravvivenza A cura di: Raffaella Capritti Il 20 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Api, istituita dall'ONU per sensibilizzare l'opinione pubblica ...
19/05/2025 A The smarter E Europe il futuro dell'industria energetica globale A cura di: Laura Murgia The smarter E Europe si conferma epicentro del comparto energetico globale e fondamentale appuntamento per il ...
16/05/2025 In Italia l'energia più cara d'Europa. Prezzi da record e transizione rallentata In Italia l'energia è molto cara. Emissioni in calo lento e dipendenza estera alta: il report ...
30/04/2025 Le megalopoli asiatiche tra sfide climatiche e demografiche Cambiamento climatico e urbanizzazione: le megalopoli asiatiche tra rischi e opportunità per l'UE.
28/04/2025 HeySun: presentata la seconda edizione dell'expo della transizione energetica A cura di: Laura Murgia Presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stata presentata la seconda edizione ...
23/04/2025 Il settore energetico dell'UE guida la riduzione delle emissioni di gas serra nel 2023 Il 2023 ha rappresentato un anno di svolta per l’Unione Europea nella sua ambiziosa corsa verso ...
22/04/2025 22 aprile, Earth Day 2025: Our Power, Our Planet Il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra 2025 con il tema "Our Power, Our ...
16/04/2025 Europa e crisi climatica: il report Copernicus 2024 conferma un continente sempre più fragile A cura di: Raffaella Capritti Il report Copernicus 2024 rivela un’Europa sempre più esposta alla crisi climatica: caldo estremo, alluvioni e ...
15/04/2025 Le città europee accelerano sugli investimenti per transizione ecologica e infrastrutture sociali Le città europee aumentano gli investimenti per transizione ecologica, edilizia sociale e infrastrutture resilienti.
14/04/2025 Tecnologie energetiche emergenti: tra slancio innovativo e incertezze di mercato Analisi delle tecnologie energetiche emergenti secondo l'IEA, tra progressi, rischi e necessità di investimenti.