Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Giornata Internazionale della Luce: illuminare il futuro con efficienza e per il benessere 16/05/2025
Se il vertice ONU di Copenaghen non ha dato gli sperati, virtuosi risultati che si volevano, sfavillanti notizie arrivano da noi: abbiamo, infatti, una pagina sublime, scritta integralmente in italiano, che accresce di molto il patrimonio scientifico a nostra disposizione. Passata sbalorditivamente quasi sotto silenzio, la notizia è di pochi giorni fa. Si tratta di una nuova tecnica, il cui coefficiente di innovazione è altissimo. Pensata per la prima volta in Italia, e messa a punto dalla Dichroic Cell, in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara e col CNR-INFM (Consiglio Nazionale delle Ricerche-Istituto Nazionale per la Fisica della Materia), consente di “trasformare un elemento fotovoltaico in un altro, per ottimizzare le sempre più rare e preziose materie prime disponibili e per snellire i tempi e i costi di produzione”. C’era una mutua influenza tra la rarità e il costo degli elementi base che costituiscono le celle fotovoltaiche – cioè Silicio, Arseniuro di Gallio (GaAs), Fosfuro di Indio e Gallio (InGaP) e Germanio (Ge). C’era, per l’appunto, sino a quando la Dichroic Cell ha pensato di cambiare strada. Il cambiamento di rotta ha giovato enormemente: Dichroic Cell ha iniziato a sviluppare una metodologia del tutto innovativa, che mira a convertire un elemento costoso e raro come il Germanio in un altro elemento, il Silicio, più reperibile e meno dispendioso. Il procedimento si serve dell’uso di un macchinario avanguardistico, il reattore L.E.P.E.C.V.D. (Low Energy Plasma Enhanced Chemical Vapor Deposition), che lavora come una sorta di forno in grado di depositare il Germanio sul Silicio e che consente così che avvenga la ‘trasformazione’ di un elemento nell’altro. L’influenza di questa nuova tecnologia sui costi del substrato delle celle fotovoltaiche, stando alle previsioni, sarà sensibile: oltre il 60% in meno. Una riduzione dei costi che scende al 30% nel caso delle celle fotovoltaiche più costose, cioè con substrato in puro Germanio. L’intuizione formidabile alla base dell’innovazione della Dichroic Cell è stata quella di trasferire dall’ambito aerospaziale a quello terrestre una tecnologia elaborata e costosa (è da lì, dall’ambito aerospaziale, infatti, che, dagli anni Novanta, questa tecnologia fu sfruttata commercialmente). Gli esiti di considerevole importanza di questa ricerca sono stati tenuti secretati fino ad oggi. Dallo scorso settembre, Dichroic Cell ha iniziato a produrre e a vendere i primi Substrati Virtuali. Le considerazioni di alcuni protagonisti. Federico Allamprese Manes Rossi, Amministratore Unico della Dichroic Cell: “Coraggiosi imprenditori, soprattutto veneti, hanno investito negli studi e nella ricerca applicata dell’Università di Ferrara. I laboratori messi a disposizione da CNR-INFM hanno portato alla realizzazione di una tecnologia strategica e all’avanguardia, valida non solo per il settore fotovoltaico, ma anche per quello aerospaziale e dell’automotive. La lungimiranza dello scorso e dell’attuale governo sta consentendo di portare all’industrializzazione questa iniziativa, che è patrimonio esclusivo della nostra nazione.”. Il prof. Luciano Maiani, Presidente del CNR, ricorda ciò che il CNR propugna da anni: “Energie rinnovabili ed efficienti, oltre che alla portata di tutti: con questo obiettivo il Consiglio Nazionale delle Ricerche si cimenta da anni. Ogni progresso in tal senso costituisce un passo in avanti verso un traguardo tanto ambizioso quanto strategico per il Paese. La scoperta di una tecnica in grado di ottenere una maggiore efficienza delle celle fotovoltaiche, risparmiando sui materiali, rappresenta in tal senso un successo di cui i ricercatori del CNR-INFM, in collaborazione con quelli dell’Università degli Studi di Ferrara e della Dichroic Cell, possono andare orgogliosi”. Sul sito del Consiglio Nazionale delle Ricerche si legge: “La tecnica, del tutto rivoluzionaria e messa a punto per la prima volta in Italia, consente realmente al team di scienziati di guidare l’innovazione tecnologica del fotovoltaico nel nostro Paese e nel Mondo”. La nostra chiosa: questo successo tutto italiano va scolpito come memorabile anche per la rara, fruttuosa e vitale sinergia, per il progresso e il successo della ricerca, tra impresa, istituzione universitaria e Ente pubblico. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
20/05/2025 Giornata mondiale delle api, tutti noi dipendiamo dalla loro sopravvivenza A cura di: Raffaella Capritti Il 20 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Api, istituita dall'ONU per sensibilizzare l'opinione pubblica ...
19/05/2025 A The smarter E Europe il futuro dell'industria energetica globale A cura di: Laura Murgia The smarter E Europe si conferma epicentro del comparto energetico globale e fondamentale appuntamento per il ...
16/05/2025 Firmato dal MASE il Decreto che modifica gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili Firmato dal MASE il nuovo decreto che amplia gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili, favorendo ...
16/05/2025 In Italia l'energia più cara d'Europa. Prezzi da record e transizione rallentata In Italia l'energia è molto cara. Emissioni in calo lento e dipendenza estera alta: il report ...
15/05/2025 Decreto aree idonee, arriva la sentenza del TAR: cosa cambia per le Regioni coinvolte A cura di: Adele di Carlo Il TAR Lazio ha accolto i ricorsi di diversi operatori del settore annullando parte del Decreto ...
12/05/2025 ANIE Rinnovabili: rallentano le rinnovabili, frenata fotovoltaico ANIE Rinnovabili: il primo trimestre 2025 segna un -19% per il fotovoltaico. Necessario un cambio di ...
07/05/2025 Aree idonee Lombardia, cosa prevede il progetto approvato: investimenti e obiettivi A cura di: Adele di Carlo Spinta al fotovoltaico in Lombardia, la Giunta ha individuato le aree idonee per l'installazione di impianti ...
05/05/2025 Energia fotovoltaica e cybersecurity: nuove sfide per la stabilità della rete Un nuovo rapporto di SolarPower Europe mette in luce le vulnerabilità informatiche del settore fotovoltaico e ...
02/05/2025 SolarEdge: il futuro è nella gestione integrata dell’energia A cura di: Raffaella Capritti Intervista a Giuliano Orzan di SolarEdge: dalla gestione integrata all’AI per il fotovoltaico, le strategie per ...
30/04/2025 Le megalopoli asiatiche tra sfide climatiche e demografiche Cambiamento climatico e urbanizzazione: le megalopoli asiatiche tra rischi e opportunità per l'UE.