Se l’edilizia è sostenibile si fa bene all’ambiente e la casa aumenta valore

E’ sempre più conveniente investire nell’edilizia sostenibile, a fronte di una spesa iniziale maggiore si avranno incrementi di valore dell’abitazione, canoni più alti e tempi di vendita ridotti

Quanto si guadagna investendo nell'edilizia green

Scenari Immobiliari e Johnson Controls hanno presentato, in occasione della 25esima edizione del Forum Scenari, il Primo Osservatorio sulla sostenibilità in edilizia che conferma che è sempre più conveniente spendere di più per l’acquisto di una casa green o investire nella riqualificazione sostenibile. A beneficiarne il portafoglio di chi acquista e l’ambiente.

Se infatti i costi di costruzione o di ristrutturazione sono più alti del 5/10% sul totale rispetto all’edilizia tradizionale, d’altra parte l’edilizia sostenibile assicura aumenti di valore tra il 2 e il 10%, canoni più alti tra il 2 e l’8% e una riduzione dei tempi di vendita che va dagli 8 ai 4 mesi.

Quanto vale di più un edificio green

Lo studio “Il costruito per gli uomini del domani; osservatorio sulla sostenibilità ambientale: focus sull’efficienza energetica e sulla sicurezza” mette in evidenza il ruolo delle famiglie che negli ultimi anni, grazie anche alle detrazioni fiscali del 65% confermate anche per il 2017, hanno realizzato importanti interventi di efficientamento energetico delle proprie abitazioni, stimolando un comparto come quello edilizio che ha vissuto anni di profonda crisi.

Francesca Zirnstein, Direttore Generale Scenari Immobiliari presentando l’osservatorio ha commentato che nel caso di una ristrutturazione il costo degli interventi green è mediamente di 40 euro al metro quadrato. “Nelle sole città italiane, con un patrimonio costruito dopo il 1946 di circa 18 milioni di abitazioni, ciò comporterebbe un investimento aggiuntivo di 40 miliardi di euro e un incremento del valore non inferiore a 100 miliardi”.

Il Direttore Generale di Johnson Controls Building Technologies & Solutions Italia – Johnson Controls sottolinea che dagli interventi di efficientamento del patrimonio edilizio esistente, che in Italia è particolarmente vecchio considerando che il 70% del totale degli edifici esistenti ha più di 40 anni e necessiterebbe di interventi di riqualificazione, si genererebbero benefici per l’economia e l’ambiente. Partendo da questi dati l’Osservatorio conferma i vantaggi che la tecnologia può offrire nell’ambito della ripresa immobiliare, considerando la crescita del fatturato nazionale annuo (+2,5%) nel 2016 e l’aumento del 4% stimato per il 2017.

Gli edifici green sono certamente in grado di migliorare la qualità degli ambienti e il benessere delle persone che li abitano. Ma l’Osservatorio evidenzia anche il ruolo sempre più importanze delle persone stesse nel condizionare la qualità degli ambienti in cui si trovano. Nei prossimi anni la grande sfida del settore sarà quella di riuscire a mettere a sistema di tutte le informazioni rese disponibili da ogni componente al fine di migliorare la safety, ovvero la sicurezza intesa come salvaguardia e prevenzione di possibili danni alla salute delle persone. Ciò grazie allo sviluppo di nuove tecnologie e alla crescita dell’Internet of Things con le enormi possibilità che porta con sé su come tecnologie nate per rispondere a problematiche molto diverse tra di loro, possano collaborare e contribuire a rendere sempre più efficiente l’edificio, integrando le varie componenti, grazie anche tecniche e professionalità, abili nel cogliere opportunità ancora nascoste già presenti sul mercato.

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