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Le turbine eoliche offshore, realizzate cioè in mare aperto, potrebbero garantire il 13-17% dell’elettricità necessaria all’Europa nel 2030, se i progetti di energia eolica ottenessero sufficiente sostegno. Lo ha affermato l’Associazione Europea dell’Energia Eolica (Ewea). Le attuali installazioni eoliche in mare aperto rappresentano attualmente solo lo 0,2% della richiesta elettrica europea, secondo un rapporto dell’Ewea. “L’energia eolica offshore è vitale per il futuro dell’Europa”, dice l’associazione in uno studio pubblicato in occasione di una conferenza del settore a Stoccolma. Nel rapporto è scritto che in Europa sono in corso di sviluppo o sono stati proposti progetti per una capacità di 100 gigawatt. “Se realizzati, tali progetti produrrebbero il 10% dell’elettricità dell’Unione europea evitando al tempo stesso ogni anno l’emissione di 200 milioni di tonnellate di anidride carbonica”, dice l’associazione. Gli obiettivi dell’Ewea indicano una capacità di crescita dell’energia eolica offshore fino a 40 gigawatt entro il 2020, rispetto agli 1,9 Gw del 2009, e a 150 Gw entro il 2030. L’obiettivo del 2020 implica una crescita media annua del mercato del 28% nei prossimi 12 anni, dice il rapporto. “Il mercato Ue per l’eolico di terra è cresciuto in media del 32% l’anno nel periodo di 12 anni compreso tra il 1992 e il 2004: quello che il settore dell’eolico ha ottenuto sulla terraferma può ripetersi in mare”. Raggiungere i 150 gigawatt di energia eolica operativa offshore necessiterà di un’azione coordinata da parte della Commissione europea, dei governi Ue, delle authority di settore, degli operatori di rete e del settore eolico, spiega l’associazione. La Commissione di Bruxelles stima la richiesta totale di elettricità Ue tra 4,279 e 4,408 terawattora nel 2030. L’associazione è convinta che la risorsa del vento non rappresenterà mai un fattore limitante: “C’è abbastanza energia sui mari d’Europa per assicurare la domanda totale di elettricità europea di diverse volte”. Per assicurare la richiesta totale di elettricità Ue ci vorrebbero otto zone di 10mila chilometri quadrati, vale a dire meno del 2% dei mari europei senza tenere conto dell’Atlantico, dice il rapporto. Fonte https://it.reuters.com Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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