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Legambiente fotografa 20 isole italiane per capire quanto siano vicine a cogliere la sfida della transizione energetica, considerando gli aspetti dell’energia, economia circolare, acqua, mobilità. Legambiente pubblica la seconda edizione dell’Osservatorio sulle isole minori, che analizza la situazione di 20 piccole isole italiane sui temi della sostenibilità: energia, economia circolare, acqua, mobilità. Emerge che la transizione verso isole 100% rinnovabili è possibile ma serve una “cabina di regia” nazionale che consideri le esigenze e peculiarità di ogni isola. Capraia, Capri, Levanzo, Favignana, Marettimo, l’Isola del Giglio, le Tremiti, Lampedusa, Linosa, Pantelleria, Salina, Lipari, Stromboli, Panarea, Vulcano, Alicudi, Filicudi, Ponza, Ventotene e Ustica. Sono queste 20 le isole italiane abitate e non interconnesse con la rete elettrica, che la seconda edizione del Rapporto Osservatorio sulle isole minori realizzato da Legambiente prende in considerazione, per comprendere quanto siano sostenibili, considerando gli aspettidell’energia, dell’economia circolare, dell’acqua e della mobilità. Si tratta di veri e propri “laboratori” di sostenibilità che possono diventare modelli da riproporre su larga scala rispetto ai sistemi da adottare per l’approvvigionamento energetico, la gestione dei rifiuti e la mobilità a emissioni zero. Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente, sottolinea che le potenzialità offerte dalle isole sono enormi ma è necessario coinvolgere gli abitanti e realizzare una cabina di regia coordinata dal Ministero dell’Ambiente, che consideri le singole peculiarità di questi territori, pianificando interventi che permettano per esempio di “integrare gli impianti nel paesaggio tutelando gli ecosistemi e rafforzando produzioni agricole di qualità”. In questo modo si potrebbe arrivare a un modello energetico basato sulle fonti rinnovabili, che preveda una corretta gestione circolare del ciclo dell’acqua e dei rifiuti. L’indipendenza energetica dalle fonti fossili nelle isole è possibile grazie all’installazione di impianti solari, sistemi efficienti e di accumulo, smart grid e auto elettriche, soluzioni che potrebbero assicurare la chiusura delle vecchie centrali inquinanti e l’approvvigionamento di fonti fossili dalla terraferma. In realtà le isole, da quanto emerge nel Rapporto, sono molto indietro, anche rispetto agli altri comuni italiani: in nessuna attualmente si arriva al 4% dei consumi elettrici soddisfatto da rinnovabili, contro un dato del 32% nel resto del Paese. Rispetto allo scorso anno non ci sono state installazioni di nuovi impianti da rinnovabili. Per le 20 isole, la media della copertura del fabbisogno con fonti energetiche rinnovabili è inferiore all’1%. L’eolico è presente solo a Pantelleria con due micro generatori. Non va bene neanche l’aspetto della gestione dei rifiuti perché ovunque sono molto bassi i dati della raccolta differenziata che si attesta su un valore del 29%, anche se dal 2010 ad oggi la situazione è migliorata. Il rapporto evidenzia che tra le voci più alte dei bilanci dei comuni delle isole rientra il trasporto dei rifiuti indifferenziati verso la terraferma, che si aggiunge ai costi di smaltimento. La situazione è critica anche rispetto alle risorse idriche, le perdite della rete sono in media del 40% e gran parte delle isole è priva di sistemi di trattamento delle acque reflue. Sono il 60% le isole che per il rifornimento di acqua si basano sul sistema costoso e poso sostenibile delle navi cisterna, mentre una valida alternativa è rappresentata dai dissalatori che hanno ormai raggiunto importanti livelli di sviluppo tecnologico e di efficienza, e il cui investimento si ripaga in tempi relativamente brevi. Per assicurare la transizione verso isole 100% rinnovabili, oltre la cabina di regia, Legambiente auspica che il decreto del ministero dello Sviluppo economico di febbraio 2017 di sostegno alle fonti rinnovabili nelle isole minori, possa entrare in vigore: attualmente infatti manca la delibera dell’Autorità per l’energia che definisca le regole per l’accesso agli incentivi. Nel rapporto di Legambiente sono presentate le storie di 32 isole, dal Pacifico all’Atlantico, dal Mare del Nord all’Australia, vicine a raggiungere il 100% rinnovabile grazie alla valorizzazione delle risorse naturali locali e alla collaborazione con le comunità di residenti. Per fare un esempio l’isola danese di Samso, nel Mar Baltico, è 100% rinnovabile per quanto riguarda i consumi energetici e scambia il surplus con il continente. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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